Non faccio bilanci non tiro conclusioni non prometto nulla nè a me stesso nè agli altri resterò quel che sono nel bene e nel male. Non metterò ai piedi scarpe da ginnastica non indosserò una tuta grigia e il berretto di lana in testa e non andrò girovagando senza meta con lo sguardo perduto nel nulla aspettando che passi il tempo. Non rifiuterò le novità che la tecnologia ci porta e ci offre... ma senza esagerare. Sarò sempre io, anno dopo anno, con me stesso, con i miei familiari, con coloro ai quali voglio bene. Così prometto...
Se potessi tornare sui miei passi, rifare la strada a ritroso e ad ogni passo un giorno in meno, un mese, un anno, rivedere il film con la storia della mia vita, sorridere, ridere o meravigliarmi di momenti che non ricordo o piangere -perchè tutti abbiamo abbiamo pianto- non so quale scena, quale inquadratura, quale colonna sonora preferirei rivivere adesso. Quel che è stato è stato, la vita è stata avara o è stata generosa con me? Prima o poi risponderò a questa domanda... forse.
Se nella veglia della notte ti muovi in cerca di luce non fare come la falena che poi ne resta bruciata. Basta un sottile raggio di luna che attraversa la stanza passando da una serranda semichiusa per segnare il percorso che deve fare il tuo pensiero. Un pensiero piccolo,leggero che sfiora la parete bianca in una carezza da bimbo perchè in fondo sempre bambini restiamo.