Non faccio bilanci
non tiro conclusioni
non prometto nulla
nè a me stesso
nè agli altri
resterò quel che sono
nel bene e nel male.
Non metterò ai piedi
scarpe da ginnastica
non indosserò una tuta grigia
e il berretto di lana in testa
e non andrò
girovagando senza meta
con lo sguardo
perduto nel nulla
aspettando che passi
il tempo.
Non rifiuterò le novità
che la tecnologia
ci porta e ci offre...
ma senza esagerare.
Sarò sempre io,
anno dopo anno,
con me stesso,
con i miei familiari,
con coloro ai quali
voglio bene.
Così prometto...
Se potessi tornare
sui miei passi,
rifare la strada a ritroso
e ad ogni passo
un giorno in meno,
un mese, un anno,
rivedere il film
con la storia della mia vita,
sorridere, ridere
o meravigliarmi
di momenti che non ricordo
o piangere
-perchè tutti abbiamo
abbiamo pianto-
non so quale scena,
quale inquadratura,
quale colonna sonora
preferirei rivivere adesso.
Quel che è stato è stato,
la vita è stata avara
o è stata generosa con me?
Prima o poi risponderò
a questa domanda...
forse.
Se nella veglia della notte
ti muovi in cerca di luce
non fare come la falena
che poi ne resta bruciata.
Basta un sottile raggio di luna
che attraversa la stanza
passando da una serranda
semichiusa
per segnare il percorso
che deve fare il tuo pensiero.
Un pensiero piccolo,leggero
che sfiora la parete bianca
in una carezza da bimbo
perchè in fondo
sempre bambini restiamo.