lunedì 22 gennaio 2018

UNA VITA IN DISORDINE

Ne ero certo
avrei trovato quella foto
nel cassetto
 dove avevo riposto
tutta la mia vita.
Ho cercato, frugato,
per minuti,per ore.
Chiavi, biglietti,
lettere, fogli di carta
con appunti,due santini,
una scatola di cerini,
monete,un vecchio quaderno
dove scrivevo il mio diario,
alcune foto di famiglia,
sparse e in disordine,
qualche cartolina 
in bianco e nero,
spiegazzate e macchiate.
Niente.
Eppure ero certo,
quella foto che cercavo
oramai con affanno
doveva essere lì.
Riprovo ancora e poi decido.
Rovescio  sul tavolo
e spargo il contenuto del cassetto.
Tutto ritrovo, tutto
meno che la foto.
E allora capisco
che è giunta l'ora 
di mettere ordine
alla mia vita.



lunedì 15 gennaio 2018

IO, IL RESTO DEL CARLINO, IL CONCITTADINO URLATORE...

PREMESSA.NESSUNA INTENZIONE DI RACCONTARE LA MIA STORIA GIORNALISTICA.E' SOLO PER NARRARE UN EPISODIO CHE ALLORA MI FECE TREMARE MA POI...
Giovanissimo( facevo ancora le superiori) fui chiamato a collaborare con il quotidiano più diffuso dalle nostre parti- e non solo-il famoso Resto del Carlino.A fare il mio nome alla redazione di Pesaro, diretta dal bravissimo Sauro Brigidi,era stato un amico che conosceva bene il "capo".
Era stato sempre il mio desiderio perchè scrivere mi è sempre piaciuto,sin da ragazzino.
Bene.Dopo qualche anno divenni ufficialmente "il corrispondente da Fano" gestendo lo spazio che Fano aveva nelle pagine comunque riservate genericamente alla provincia di Pesaro.
Sotto la direzione di un grande di allora Giovanni Spadolini,il Resto del Carlino, tra le altre cose, decise di dedicare a Fano pagine separate da Pesaro , potenziare giornalisticamente la redazione pesarese ed aprire un Ufficio di corrispondenza a Fano con sede, telefono e tutto il resto.
Per lanciare queste iniziative il direttore Spadolini decise di venire a Pesaro per incontrare amministratori, politici, imprenditori,lettori, gente comune e per questo venne organizzata una serata addirittura al Teatro Rossini.
Io, ero tra gli invitati, posti riservati alla Redazione pesarese.
Naturalmente gran folla e bellissima gente, elegante e sorridente.
Confesso che mi sentivo un pò a disagio anche se onoratissimo di ricoprire comunque quel piccolo posto nella grande famiglia del Carlino.
Poco prima dell'ingresso di Spadolini,platea pronta all'ascolto,vedo avvicinarsi alla mia fila un signore fanese che conoscevo perchè abitava nella mia stessa via e famoso perchè parlava sempre a voce altissima che girava la testa da tutte le parti come se cercasse qualcuno poi alla fine mi vede e grida:" Franculini!!!!! Franculini!!!!!"
Io faccio finta di non vederlo e cerco di arrangiarmi come posso ma lui insiste "Franculini"  ed io allora, molto ma molto ma molto imbarazzato dico " Si! Dica ....."
E lui, sempre gridando :" MO DU E' BRODOLINI CHE NEL VEGG INVEL ?"
Aveva confuso, nella sua fede socialista, il direttore ed onorevole repubblicano SPADOLINI con l'onorevole socialista BRODOLINI.
Una vergogna che mi sarei scavato una buca nel pavimento del teatro!!!Dopo qualche anno,però sono stato anche capace di riderci sopra.

Nella foto:un giovane Marcello nel nuovo ufficio del Resto del Carlino a Fano, appena aperto.

sabato 13 gennaio 2018

MARE DI SERA

Mi sussurra parole, suoni,
note musicali
il mare che lentamente
accarezza la riva
in una soffusa luce
che invita ai sogni,
alle speranze.
Serpeggia l'onda
tra pietre e sassi
e nascono figure, profili,
immagini di animali
sconosciuti e immensi,
scintille di luce
come da pietre focaie.
Verso l'Arzilla invece
 il treno corre
 veloce e rumoroso
sulle rotaie 
che sovrastano il torrente
lanciando un fischio possente
che lacera il silenzio
e riporta alla realtà
che disperde sogni e pensieri.







venerdì 5 gennaio 2018

VORREI REGALARTI...

Ti regalo...
anzi no! 
...Vorrei regalarti
una piccola storia
che porto sempre con me
da quando sono nato.
Parla di sogni
di  speranze
di qualche delusione
ma anche di gioia
di allegria 
e di momenti spensierati
qualche volta 
spezzati e calpestati
da dolori e dispiaceri.
Non è facile essere sereni,
accontentarsi di poco,
guardarsi intorno
per godere di un albero fiorito
o del canto degli uccelli
che fanno il nido
 chissà dove.
Vorrei regalarti
questa piccola storia
perchè in alcune righe
parla anche di te,
del tuo sorriso,
del tuo bel viso,
del tuo sguardo dolce
che mentre parli
segue chissà quali pensieri.
Passano i mesi, le stagioni,
gli anni si inseguono
senza fermarsi mai
neanche per fare un sospiro
e per me diventa
sempre più difficile
restare al passo.
E' una piccola storia
che spero tu leggerai
prima o poi
se troverai il tempo 
per farlo.