Era come passeggiare
tra le nuvole
in un pomeriggio d'estate
dopo un temporale
e l'elettricità dell'aria
faceva muovere
i nostri corpi
come gabbiani che volano
spingendosi verso il cielo.
C'era musica portata dal vento,
note che se ne andavano libere
in un pentagramma
che stavamo scrivendo
minuto dopo minuto
e l'orchestra eseguiva con maestrìa
il concerto dedicato solo a noi.
Ritornerà il temporale,
torneranno le nuvole
e l'orchestra suonerà
ancora per noi, solo per noi.
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