Da Arcevia a Fano, per sempre, trasferimento familiare quando avevo appena 10 anni.Ma ogni estate tornavo al mio paese dove avevo il cuore, le amiche e gli amici, la vita.
Poi, come sempre accade, anche a Fano nuove amicizie, la scuola, le giornate che cambiano e soprattutto il mare.
E allora...niente più estate in Arcevia per anni.
Poi, all'improvviso, avrò avuto 18,20 anni, all'inizio estate mi ha preso una grande nostalgia di Arcevia, di rivedere gli amici, il paese, il grande giardino.
Non ho aspettato neanche un attimo e mi sono organizzato per andare.Allora avevo una lambretta 150 D( credo questa fosse la sigla, quello che è nella foto)mi sono caricato in spalla uno zaino con alcune effetti personali e sono partito.
Lungo, lunghissimo il percorso, specialmente a quei tempi:Fano, Senigallia, Ostra ecc. e via a velocità prudente.
Una stretta al cuore quando sulle fine del percorso, con una salita per niente facile e piena di curve,mi è apparso all'improvviso il mio paese.Ho rallentato, sono salito piano piano per gustare il paesaggio, sono entrato in centro, ho parcheggiato in piazza.Mi sono fermato tutto il giorno.Andando al bar dove andavo da sempre, facendo le stradine, arrivando nella grande casa dove avevo abitato sino a quando non siamo venuti a Fano.Nostalgia, qualche rimpianto, molti ricordi.Infine una bella passeggiata nel grande giardino dove d'estate passavamo ore indimenticabili.
E' stato bello, una parentesi della mia vita che si può ricordare e vivere con i sentimenti.
Nel primo pomeriggio...di nuovo in sella, questa volta in discesa e via verso Senigallia-Fano. E di nuovo a casa.
Mi sono spesso chiesto il perchè di quella improvvisa nostalgia senza trovare risposte concrete.
Ma non importa...
Nessun commento:
Posta un commento