i fiocchi di neve
che scendevano lenti
sulle case e sulla strada
in un silenzio irreale.
Per ore ed ore
avrebbe nevicato,
soprattutto la notte
e il giorno dopo
nessuno sarebbe
uscito di casa
se non per togliere
davanti al portone d'ingresso
quel bianco muro.
Noi fanciulli sapevamo
che non ci sarebbe stata
la scuola
e ci preparavamo
ad affrontare ore di giochi
e di risate.
Nella grande cucina
il fuoco del camino
tingeva di rosso i muri
e la legna bruciava
spandendo
un confortevole calore
per tutto il giorno.
Si andava a letto presto
mentre il buio
sommergeva il paese.
Noi stanchi
sognavamo di giocare ancora
su quelle montagne di neve
mentre fuori continuavano
a scendere
nel silenzio
le bianche farfalle.
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