venerdì 31 dicembre 2010

ANNO NUOVO VITA VECCHIA

Eccoci dunque giunti all'ultimo appuntamento dell'ultimo giorno dell'anno; non dico atteso, non dico desiderato, è il tempo che passa e che segna, con certe date, lo scorrere del tempo. Salterà il tappo( Brunetta "a prescindere "come direbbe Totò),si mangerà a crepapelle, nessuno rinuncerà alla lenticchia con lo zampone ed il cotechino - salute permettendolo- nessuno rinuncerà "ai botti" ( che spaventano a morte gli animali di casa ma tutti se ne fregano), alla foto di gruppo, ai brindisi e -perchè no!- alla rimpatriata con le tombole ed i numeri estratti con battutina di sottinteso ad ogni estrazione: " 47....23....69....77... e via di questo passo; i modernissimi hanno poi quella elettronica, pensate un pò.
Insomma tutto scontato, tutto già saputo, tutto già programmato ma...facciamo finta di credere alle sorprese, come se fosse nulla. Natale  con i tuoi, dice un vecchio adagio ed infatti  migliaia di fanesi hanno affollato ristoranti , agriturismo, pizzerie, mangiasano ecc. tra tavoli strapieni di gente sconosciuta e rumorosa, con i vecchietti messi in un angolo ed i bimbi lasciati a correre tra le gambe dei commensali ma..." mica siamo matti a mangiare a casa nostra e preparare per quindici, venti persone!! E no! E poi chi pulisce, chi rimette tutto a posto? Natale con i tuoi è finito da un pezzo caro mio! E mamma e babbo e tua zia rompipalle che non è mai contenta?" Si va al ristorante. E l' ultimo dell'anno? Più o meno è lo stesso ma con meno scrupoli. Si va, si va, dove? Dove capita capita, ma costa, purtroppo il cenone costa. Settanta, ottanta, cento, centocinquanta a testa, bimbi a metà prezzo ma non sempre. Addio tredicesima,addio compere ai saldi ma, come si fa, è tradizione. E giù a mangiare, a sudare, ad aspettare i camerieri lenti, a ridere non si sa bene di cosa, chiasso infernale fino a che.... meno cinque, meno quattro, meno tre, meno due, meno uno...bummmmmmm!! Auguri, auguri, auguri, bacino sulla guancia, abbracci, qualche palpata di troppo, cellulari in mano per mandare i salutini ai parenti, agli amici che sono in crociera, a tutti pur di girare con il telefonino a destra e a manca. I bimbi si sono rotti le palle, i vecchietti non ne possono più e ciondolano da tutte le parti con il rischio di cadere dalla sedia, i camerieri e le cameriere sbandano pericolosamente con i vassoi pieni di bicchieri e di bottiglie, il capo famiglia comincia a fare i conti di quanto deve sborsare per pagare il tutto e si pente amaramente masticando amaro tra i denti e sputacchiando parolacce e maledizioni. Buon anno, buon anno, buon anno, si raccologono le ultime cose, qualcuno ha infilato nella borsa gli avanzi del cenone, qualche fetta di cotechino è caduta in terra e si spalma sotto le scarpe delle signore che rischiano il capitombolo ( i parenti pensano che siano ubriache e sorreggono la malcapitata con un sorrisino di sopportazione), i visi sono rossi e infuocati, le cinte dei pantaloni sono all'ultimo buco, le pellicce sono infilate alla rovescio, i saluti sono biascicati tra parole incomprensibili. Si va finalmente verso le auto. Tutti a casa? Quasi tutti..  C'è ancora chi tenta di tirarla per le lunghe: magari un salto in piazza  per vedere la festa, magari al caffè centrale perl'ultima brioche alla cioccolata, magari al mare...no. forse no. E giù fuochi d'artificio, e botti, e castagnole e luminarie. Poi... la fine. 1 gennaio 2011: ci sarà da incazzarsi di brutto, non è una previsione, è una certezza!!!

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