lunedì 15 agosto 2011

FERRAGOSTO A TUTTA BIRRA VERSO LA CANNA DEL GAS

Festa di agosto, ferie di agosto , festa di Augusto, ferragosto, chiamatelo come volete perchè comunque hanno tutti un  denominatore comune: la rottura di balle. E' il giorno in cui tutti si sentono geniali, spiritosi, pieni di iniziative, divertenti, magnoni, bevitori, giovanili quasi a sfiorare l'infanzia, imbecilli quel tanto che basta per far ridere tutta la compagnia. E' un pò come nella canzone di Gaber" barbera e champagne"; in questo giorno di solito caldo e afoso da stringerti la gola, diventiamo improvvisamente tutti uguali, tutti amici, tutti colleghi; è abolito per legge il "lei" anche se ci sono distanze chilometriche e conoscenze tanto superficiali ed epidermiche che non valicano i pochi minuti di conoscenza sotto l'ombrellone. Tutti amici: ma si! stiamo tutti insieme in spiaggia a sgolfanarci delle cento e più portate di conigli arrosto, di torte rustiche, di cannelloni, di piadine e prosciutto, di fritti misti, di gelati, di dolci fatti in casa, di vini bianchi e rossi mandati giù a garganella. E più si mangia e più si beve e più si entra in confidenza, si danno battutacce, si raccontano barzellette oscene, si ride a crepapelle, rossi e sudati, spaparanzati sulle sdraio, sui lettini, sui tavoli e sedie gentilmente concessi dal gestore della spiaggia. E il cocomero? Dove lo mettiamo il cocomero? E' una tradizione, serve a pulirsi la bocca. a lavarsi la faccia, a sputacchiare semi neri dovunque, anche addosso alle signore che per questa volta ridono e perdonano e ridono e perdonano ( ma non per molto tempo). Poi c'è la musica, il palchetto in acqua, a pochi metri dalla riva, e quattro poveretti malpagati che si danno da fare per creare l'atmosfera. E lo spiritosone di turno trascina anche gli altri a sbattacchiarsi a destra e a sinistra, signore comprese che ci stanno e fanno finta di godere un mondo mentre il sudore fa tragedie nei visi e nei corpi. E ' ferragosto!!! Diamogli giù a rotta di collo finchè c'è vita. Ma il momento magico di questo giorno da canna del gas è quando arriva l'ora del gavettone .Il gavettone!!! Che goduria generale, che sbragamento da scherzi da caserma. Gavettoni per tutti, nessuno escluso: neanche il signor avvocato, neanche la signora contessa, neanche il medico o la professoressa si salvano. Non c'è pietà nè per grandi nè per piccini. Lo scotto della giornata va pagato in contanti. E ridono i  minchioni, ridono e sparano secchiate dappertutto, sino all'ultimo respiro, quando le forze cedono e li fanno cadere a terra ormai senza forze. Ferragosto: che giornata da non dimenticare. E quando potrebbe essere finalmente giunto il momento della quiete e del riposo...arriva l'ordine perentorio del capo: è ora! Bisogna tornare a casa! Prendete su tutto e andiamo che la macchina è parcheggiata lontana. Avanti! Ce la faranno i nostri simpatici eroi a chiudere con le loro idiozie? Lo sapremo un'altra volta.

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