Com'era bianca quella strada
e piena di luce,
gli antichi muri screpolati
che cingevano gli orti
erano coperti di erba murella
e le lucertole
si scaldavano pigre al sole.
Noi andavamo a frotte
lungo la discesa
per raggiungere un punto preciso
dal quale, gridando,
ritornava sonoro l'eco.
Prima urlavamo il nostro nome,
Marcello, Enzo, Gilberto, Paolo,
poi, da allegri monelli,
le parolacce e le " offese ":
scemoooo! Ciccioneee ! Tappooo!
e giù a ridere, senza malizia.
E tornando a casa,
strappavamo le foglie
dell'erba murella
e le attaccavamo sui vestiti
e sulle braccia...
e via di corsa per non fare tardi.
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