Quando le nuvole si stancheranno
di rincorrersi in cielo,
quando il vento smetterà di spingere
il mare contro gli scogli,
quando le rondini partiranno
per cercare nuove terre e nuovi nidi,
noi cammineremo all'infinito sulla sabbia
lasciando orme che il tempo cancellerà
ma che resteranno nella nostra memoria
per ricordarci che noi siamo vissuti
e siamo passati nel tempo e nello spazio
e che pensieri e sogni ci hanno aiutato a vivere
lasciandoci qualche volta senza forze
ma più sicuri nel percorrere la nostra strada.
Chissà se ci incontreremo ancora,
se i tuoi capelli resteranno biondi
ed il tuo sguardo sempre dolce e mite;
ma che importa. Nella memoria
niente si potrà cancellare
e ciò che è domani,forse,
potrebbe essere ancora ieri.
martedì 29 settembre 2015
lunedì 28 settembre 2015
E PU ME DEI ( E POI MI DAI...)
Piccolo negozio di generi alimentari di periferia:" dalla Maria" dove c'è frutta buona e la comodità di averlo vicino casa.
Mi scuso in anticipo per il dialetto" a modo mio" usato da un non fanese.
Locale piccolo, in cinque già stiamo stretti; è passato mezzogiorno, tutti-più o meno-abbiamo fretta.
La Maria sta già servendo una anziana cliente, fanese al cento per cento, vestita di scuro, magra e rugosa."Allora Gina, pane, zucchero, due mele...vuoi nient'altro?"
Gina sta pensierosa, almanacca in testa, per qualche minuto non parla; noi che siamo dietro immaginiamo che abbia fatto e che se ne vada.
Neanche per niente !
Sta ancora qualche attimo zitta e:
" en el so' manca ji !.....E pu me dei ( e poi mi dai)...damm un pò un con de murtadela, na feta tajata fina fina..."
La Maria sistema la mortadella nell'affettatrice e va: una fetta che sembra la carta velina.
15 grammi! " A posto così Gina?"
La Gina non risponde...riflette, si guarda intorno, occhieggia verso lo scaffale della frutta e verdura.Pensa...
noi dietro cominciamo a fremere, il tempo passa inesorabile.
Avrà finito?
" En el so'...e pu me dei na carotina e na foja de sedano per fa el brod dumenica.Una !!!"
La Maria ci guarda, abbiate pazienza sembra dire con gli occhi. Prende la carotina ed una foglia di sedano.Incarta e dice " questa Gina te la regalo. Allora ti faccio in conto?"
La Gina tace, non risponde: noi in attesa siamo sul filo del rasoio, una signora si sente anche poco bene, impallidisce e si siede nell'unica sedia a disposizione.
" Faccio il conto?"
" Si, si-dice la Gina".Tiriamo un sospiro di sollievo.
"Aspeta Maria !!! Me so scurdata la cosa più impurtant:e pu me dei na scatula de orz per fa clasion!( colazione)".
In tre usciamo di fuga senza salutare mentre la Maria diventa rossa come un pomodoro.
E mentre me ne vado e sono fuori della porta sento ancora la Gina che dice:" e pu me dei...".
Mi scuso in anticipo per il dialetto" a modo mio" usato da un non fanese.
Locale piccolo, in cinque già stiamo stretti; è passato mezzogiorno, tutti-più o meno-abbiamo fretta.
La Maria sta già servendo una anziana cliente, fanese al cento per cento, vestita di scuro, magra e rugosa."Allora Gina, pane, zucchero, due mele...vuoi nient'altro?"
Gina sta pensierosa, almanacca in testa, per qualche minuto non parla; noi che siamo dietro immaginiamo che abbia fatto e che se ne vada.
Neanche per niente !
Sta ancora qualche attimo zitta e:
" en el so' manca ji !.....E pu me dei ( e poi mi dai)...damm un pò un con de murtadela, na feta tajata fina fina..."
La Maria sistema la mortadella nell'affettatrice e va: una fetta che sembra la carta velina.
15 grammi! " A posto così Gina?"
La Gina non risponde...riflette, si guarda intorno, occhieggia verso lo scaffale della frutta e verdura.Pensa...
noi dietro cominciamo a fremere, il tempo passa inesorabile.
Avrà finito?
" En el so'...e pu me dei na carotina e na foja de sedano per fa el brod dumenica.Una !!!"
La Maria ci guarda, abbiate pazienza sembra dire con gli occhi. Prende la carotina ed una foglia di sedano.Incarta e dice " questa Gina te la regalo. Allora ti faccio in conto?"
La Gina tace, non risponde: noi in attesa siamo sul filo del rasoio, una signora si sente anche poco bene, impallidisce e si siede nell'unica sedia a disposizione.
" Faccio il conto?"
" Si, si-dice la Gina".Tiriamo un sospiro di sollievo.
"Aspeta Maria !!! Me so scurdata la cosa più impurtant:e pu me dei na scatula de orz per fa clasion!( colazione)".
In tre usciamo di fuga senza salutare mentre la Maria diventa rossa come un pomodoro.
E mentre me ne vado e sono fuori della porta sento ancora la Gina che dice:" e pu me dei...".
domenica 27 settembre 2015
SE NE VANNO...
Se ne vanno le rondini
come i pensieri,
come i sogni al sorgere del sole.
Gli alberi perderanno le foglie,
i petali dei fiori cadranno
facendo scomparire i colori dai prati,
l'orizzonte cambierà immagine
ed il mare non accarezzerà più la riva
ma colpirà con forza le pietre e gli scogli.
Tutti gli anni si ripete il rito
eppure ogni volta
mi appare come una scena nuova
come un atto di teatro
che non conosco
e di cui voglio conoscere
presto la storia.
Se ne andranno le rondini
e con loro se andrà
anche un battito del mio cuore;
non posso farci niente,
è lui che comanda e decide.
come i pensieri,
come i sogni al sorgere del sole.
Gli alberi perderanno le foglie,
i petali dei fiori cadranno
facendo scomparire i colori dai prati,
l'orizzonte cambierà immagine
ed il mare non accarezzerà più la riva
ma colpirà con forza le pietre e gli scogli.
Tutti gli anni si ripete il rito
eppure ogni volta
mi appare come una scena nuova
come un atto di teatro
che non conosco
e di cui voglio conoscere
presto la storia.
Se ne andranno le rondini
e con loro se andrà
anche un battito del mio cuore;
non posso farci niente,
è lui che comanda e decide.
martedì 22 settembre 2015
OLTRE LA SIEPE
Dopo aver tanto camminato
cosa ci sarà oltre la siepe
che copre e vela l'orizzonte?
Prima di fare gli ultimi passi
un attimo di respiro,
una breve sosta prima di scoprirlo.
Tutto ci potrebbe essere...
o nulla.
Paesaggi magnifici,
prati e colline fiorite,alberi
e uccelli che volano felici
oppure terra bruciata, erba secca,
alberi spogli e perduti.
Ma anche un piccolo paese,
piccole case, animali liberi,
gatti distesi al sole,
una fontana che canta
versando acqua nella pietra.
Chissà...
Per saperlo bisogna superare
la siepe, ancora qualche passo...
cosa ci sarà oltre la siepe
che copre e vela l'orizzonte?
Prima di fare gli ultimi passi
un attimo di respiro,
una breve sosta prima di scoprirlo.
Tutto ci potrebbe essere...
o nulla.
Paesaggi magnifici,
prati e colline fiorite,alberi
e uccelli che volano felici
oppure terra bruciata, erba secca,
alberi spogli e perduti.
Ma anche un piccolo paese,
piccole case, animali liberi,
gatti distesi al sole,
una fontana che canta
versando acqua nella pietra.
Chissà...
Per saperlo bisogna superare
la siepe, ancora qualche passo...
domenica 20 settembre 2015
UN SALUTO...
Un saluto che non ha tempo
un sorriso che non ha storia
il trillo di una allodola che vola
sui campi prima di partire
le rondini che si preparano
per il lungo viaggio
e attraversano il cielo
per l'ultimo sguardo
ad una casa amica.
Un saluto, un ciao,un sorriso,
una parola mai detta
ma tenuta nel cuore;
tutto questo sarà la nostra vita,
se noi lo vorremo...
se gli altri ce lo permetteranno.
un sorriso che non ha storia
il trillo di una allodola che vola
sui campi prima di partire
le rondini che si preparano
per il lungo viaggio
e attraversano il cielo
per l'ultimo sguardo
ad una casa amica.
Un saluto, un ciao,un sorriso,
una parola mai detta
ma tenuta nel cuore;
tutto questo sarà la nostra vita,
se noi lo vorremo...
se gli altri ce lo permetteranno.
domenica 13 settembre 2015
ATTESA
Nella stazione
vuota
attendere un treno
che forse
non passerà
mai,
eppure certi
nella speranza
che prima o poi
spunterà dalla curva
e scivolerà
sui lucidi binari.
C'è silenzio
intorno,
solo il cinguettio
degli uccelli
ed il fruscio sommesso
delle foglie
di alcuni alberi
ne smorza
la solitudine.
Arriverà?
Non arriverà?
L'attesa
e la speranza
ci tengono in vita.
vuota
attendere un treno
che forse
non passerà
mai,
eppure certi
nella speranza
che prima o poi
spunterà dalla curva
e scivolerà
sui lucidi binari.
C'è silenzio
intorno,
solo il cinguettio
degli uccelli
ed il fruscio sommesso
delle foglie
di alcuni alberi
ne smorza
la solitudine.
Arriverà?
Non arriverà?
L'attesa
e la speranza
ci tengono in vita.
sabato 12 settembre 2015
QUANTI ANNI HAI...
Quanti anni hai,quanti anni ho,
ti ricordi come ci siamo conosciuti?
E quando? Si, ne è passato di tempo
ma forse sbaglio, forse...è di meno
in testa ho un pò di confusione;
siamo stati bene insieme,splendidi ricordi
che non dimenticherò mai,
e tu, dimenticherai? Ne ero certo
non si possono dimenticare
episodi che ti hanno riempito la vita,
che ti hanno dato gioia e fatto felice il cuore.
Ma sei certa che parliamo di noi?
Perchè io, sinceramente, navigo a vista,
in certi momenti sono certo,
altri mi sembra di essere avvolto dalla nebbia.
Ricordami: come ti chiami?
Violetta, Miriam, Silvia,Donatella...
devo indovinare? Perchè?
Mi metti alla prova, forse?
Dici che non posso aver dimenticato
dopo tutto quello che c'è stato tra noi ,
(dopo tutto quello che c'è stato tra noi?)
certo, hai ragione si, si, adesso veramente ricordo.
Ma si! Mi torna tutto alla mente.
Scusami se ho tentennato, se ho avuto
qualche incertezza.
Accidenti se ricordo!
Che bellissima esperienza;
e ti posso aggiungere che ricordo
anche il tuo nome. Silvia, giusto?
No?.. Miriam, ti chiami Miriam
ma allora..ho sbagliato tutto, tutto.
Il fatto è che a novant'anni non sei più
un ragazzino. E tu non chiedere miracoli !
Adesso ti saluto, devo andare
a cambiare il pannolone. Ciao Silvia.
ti ricordi come ci siamo conosciuti?
E quando? Si, ne è passato di tempo
ma forse sbaglio, forse...è di meno
in testa ho un pò di confusione;
siamo stati bene insieme,splendidi ricordi
che non dimenticherò mai,
e tu, dimenticherai? Ne ero certo
non si possono dimenticare
episodi che ti hanno riempito la vita,
che ti hanno dato gioia e fatto felice il cuore.
Ma sei certa che parliamo di noi?
Perchè io, sinceramente, navigo a vista,
in certi momenti sono certo,
altri mi sembra di essere avvolto dalla nebbia.
Ricordami: come ti chiami?
Violetta, Miriam, Silvia,Donatella...
devo indovinare? Perchè?
Mi metti alla prova, forse?
Dici che non posso aver dimenticato
dopo tutto quello che c'è stato tra noi ,
(dopo tutto quello che c'è stato tra noi?)
certo, hai ragione si, si, adesso veramente ricordo.
Ma si! Mi torna tutto alla mente.
Scusami se ho tentennato, se ho avuto
qualche incertezza.
Accidenti se ricordo!
Che bellissima esperienza;
e ti posso aggiungere che ricordo
anche il tuo nome. Silvia, giusto?
No?.. Miriam, ti chiami Miriam
ma allora..ho sbagliato tutto, tutto.
Il fatto è che a novant'anni non sei più
un ragazzino. E tu non chiedere miracoli !
Adesso ti saluto, devo andare
a cambiare il pannolone. Ciao Silvia.
mercoledì 9 settembre 2015
PENSIERI E PAROLE
Le parole rincorrono le parole,
i pensieri rincorrono i pensieri,
i sogni invece se ne vanno liberi
non seguono logica e schemi
volano nell'aria
come bolle di sapone,come farfalle,
come petali di rosa portati dal vento
e vanno in attesa di diventare realtà.
O forse no, forse resteranno solo sogni
sospinti da desideri e fantasie.
E facendo ancora un sogno nel sogno
quanto tempo si dovrà aspettare
perchè le ombre prendano corpo?
Attimi, minuti, giorni, mesi...
Aspettare, aspettare,aspettare
mentre nell'aria volano bolle di sapone,
farfalle,petali di rosa.
i pensieri rincorrono i pensieri,
i sogni invece se ne vanno liberi
non seguono logica e schemi
volano nell'aria
come bolle di sapone,come farfalle,
come petali di rosa portati dal vento
e vanno in attesa di diventare realtà.
O forse no, forse resteranno solo sogni
sospinti da desideri e fantasie.
E facendo ancora un sogno nel sogno
quanto tempo si dovrà aspettare
perchè le ombre prendano corpo?
Attimi, minuti, giorni, mesi...
Aspettare, aspettare,aspettare
mentre nell'aria volano bolle di sapone,
farfalle,petali di rosa.
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