sabato 30 luglio 2016

LA FARFALLA COLORATA

Il leggero palpitare
di una farfalla
accompagnava
i battiti del mio cuore
mentre gli occhi
socchiusi
vedevano orizzonti
in un deserto
dalle sabbie rosse.
Piccole gocce di sudore
scendevano
dalla fronte
accarezzando le guance
per finire chissà dove.
La farfalla
poi aveva preso il volo
e di lei ricordo
solo i colori delle sue ali
a strisce bianche e blu
come il vestito
di una notte d'estate.



sabato 23 luglio 2016

IL PALLONCINO

Avevo desiderato tanto
quel palloncino colorato
e quando mia madre
me ne aveva fatto dono
legandomelo con un filo
nel polso della mia piccola mano,
io ero cosi felice 
che avrei scavalcato
anche le montagne.
 Camminavo a piccoli passi
vicino a lei in riva al mare
serio e timoroso
per paura che se ne volasse via
magari al primo colpo di vento.
Tenevo stretto il filo tra le dita
e per niente al mondo
 avrei lasciato andare quel sogno.
E' passato il tempo
sono passati gli anni
i sogni sono cambiati
ma anche oggi 
tengo ben stretto il filo tra le dita 
perchè il palloncino 
resti legato a me, per sempre.




giovedì 21 luglio 2016

CALA IL SIPARIO...

Calerà il sipario sul finir dell'agosto
quando nell'aria c'è già odore di mosto
quando le farfalle muoion tra i fiori
.......
e chi è dentro è dentro,
chi è fuori è fuori.

La bimba di pezza e il bel soldatino
riprenderanno tristi il loro cammino
lei sola e nel buio di una soffitta
lui col fucile nella garitta.

Non si vedranno più o...
si rivedranno ancora?
Solo può dirlo il cieco destino
se entrambi faranno lo stesso cammino.

venerdì 15 luglio 2016

ODORE DI PIOGGIA

L'odore della strada bianca
e della polvere
appena bagnate dalla pioggia
che inizia a cadere
è nella memoria
con altri ricordi
incancellabili
della mia infanzia.

Ed ogni volta che si ripete,
(oggi assai più raramente
perchè strade bianche
e polvere sono quasi scomparse)
mi rivedo  bambino al mio paese
d'estate
camminare insieme a mia madre
in un viale che esce
dal centro e costeggia
il fianco di pietra
del grande giardino.
"La strada nova"
percorsa lentamente
per andare alle fonti
da dove sgorgava acqua fresca
e si riposava senza fretta.
Qualche volta,improvvisa,
cadeva la pioggia
e le gocce, nella strada arsa dal sole,
sollevavano piccoli soffi di polvere
e nell'aria si spandeva
quell'odore che è ben segnato
nella mia memoria,incancellabile.

(nella foto: LA STRADA NOVA,a quei tempi).





martedì 12 luglio 2016

LO SPECCHIO

Uno sguardo nello specchio,
riflesso vedo il mio passato
cerco di ricordare com'ero
tanti anni fa...
senza i segni del tempo,
la stanchezza di una vita
la battaglia quotidiana.

Forse solo gli occhi
sono gli stessi
o forse lo sguardo
ma perchè invecchiamo?

E l'oggi mi obbliga a pensare
anche se l'illusione
vorrebbe che fossi generoso
con me stesso.

E dietro il mio viso,
nello specchio
vorrei tanto trovare 
la tua dolce immagine
che mi sorride
come se il tempo
non fosse mai passato.

Spengo la luce.

lunedì 11 luglio 2016

LE LUCCIOLE

SUL FIANCO DELLA COLLINA
UN MARE D'ERBA
DOVE DANZANO
MIGLIAIA DI LUCCIOLE
NELLA NOTTE D'ESTATE
UN VESTITO DA SERA
ORNATO DI DIAMANTI
CHE BRILLANO
AL CHIARO DI LUNA.
L'ORCHESTRA SUONERA'
SENZA MAI FERMARSI
FINO A CHE LA LUCE
DEL SOLE COPRIRA'
CON UN DORATO VELO
TUTTI I SOGNI DELLA NOTTE.

IL VICOLO ...

La notte delle falene
che cercano luce
mentre le stelle
stanno a guardare.
Il vecchio lampione
illumina stanco
lo sconnesso selciato
del vicolo 
sul quale si muove lento
un gatto bianco e nero
indeciso se proseguire
o tornare a casa.
Dall'osteria escono
ridendo e parlando
ad alta voce
alcuni anziani
amici da sempre,
frasi pesanti
e riferimenti scurrili,
qualcuno barcolla
strisciando
 il muro delle case.
Coloratissimi gerani
ornano le finestre 
poste ad altezza d'uomo
occhieggiando dalle inferriate
che hanno sapore di antico.
Poi, il paesaggio cambia...
gente, luci, confusione.






venerdì 8 luglio 2016

NELLA NOTTE...

Nel buio della notte
lampi di fuoco sul mare
per qualche attimo
ad illuminare i contorni
di una spiaggia e del porto
poi di nuovo il nero
di un cielo senza stelle
si poteva solo immaginare
cosa c'era intorno a noi
camminavamo sulla sabbia
sentendoci felicemente soli
in quella inattesa intimità
ed i tuo impercettibile profumo
sembrava un sogno
in un prato fiorito.
 Le onde leggere
sfioravano i nostri piedi
mentre i lampi si allontanavano
verso orizzonti lontani.

domenica 3 luglio 2016

PAPAVERI E GINESTRE

Come erano rossi i papaveri
sui fianchi della collina,
una ferita di sangue appena aperta,
e gialle e profumate le ginestre
lungo tutta la lunga e tortuosa strada
che portava in cima al monte.
Volavano sopra di noi le allodole
e qualche volta dall'erba,all'improvviso,
al nostro passare, spiccavano il volo
staccandosi da terra
e allontanandosi dal nido
per difendere i piccoli appena nati.
Quanta fatica per salire
in quella interminabile passeggiata
fino a raggiungere 
uno spazio aperto verso il cielo
dove avremmo finalmente riposato,
mangiato e poi giocato.
E un passaggio obbligato
era quello di fronte ad una cappella sacra
che aveva la forma di uno scaldino
e questo era il nome con il quale,
in paese, tutti identificavano
il luogo sacro.
Alla sera, stanchi e soddisfatti,
riprendevamo la strada per tornare a casa,
in discesa,ripida e veloce
e si andava in fretta per rivedere
genitori e fratelli.
E un abbraccio infinito
segnava l'incontro.

venerdì 1 luglio 2016

UN SOGNO D'ESTATE

Un sogno, nella notte d'estate
profumata da tenui sensazioni
di fiori e di erbe di campo
un fruscio lieve e lento
lo scorrere di un piccolo ruscello
o forse una pioggia leggera
che scivola sui vetri
sottili tracce di luce
entrano attraverso la serranda
e formano, nel muro, disegni
che sembrano scacchiere
o linee parallele
o segni di fari d'auto accesi.
Una voce prima lontana
e poi sempre più vicina
ripete il malinconico ritornello
di una canzone assai nota
non sono chiare le parole
e allora provo a ricordare
e sussurro anch'io
quel che mi viene in mente
 della canzone.
Nella notte, forse,
è qualcuno che torna a casa
 dal lavoro in bicicletta
e si fa coraggio per raggiungere
presto  le mura amiche.
Poi, il silenzio.
Ma è stato veramente un sogno?