I primi giorni di settembre,
l'estate che se ne va
e l'autunno che avanza
facendo già pensare
all'inverno.
I giorni dei saluti
degli"arrivederci"
almeno per quanto
mi riguarda.
Da ragazzo, in Arcevia,
a salutare gli amici
della compagnia, dopo
aver trascorso insieme l'estate
tra passeggiate, feste,
amoretti giovanili.
Tornavo a Fano,dove abitavo
per riprendere la scuola.
"Arrivederci" a Paolo,Gilberto,
Silvano,Enzo...mentre
mio zio metteva in moto l'auto.
Qualche anno dopo,
gli studi nel Veneto, vicino
Vicenza.
Alla riapertura del'anno
scolastico,"Arrivederci"
a mio padre, mia madre
le mie sorelle.
Ci saremmo rivisti dopo
diversi mesi.Mi accompagnavano
alla stazione, cambio treno
a Bologna.
E poi?
"Arrivederci" alle amiche,
agli amici conosciuti al mare
o al Florida o nelle scorribande
notturne.
Ricordo un arrivederci molto
particolare.
Con una ragazza di Roma,
flirt estivo.
Giunge il giorno della partenza,
lei avrebbe lasciato Fano
nelle primissime ore del mattino
e mi chiede di vederci
in cima al porto, alle 6.
Temperatura fresca e dico poco,
quasi congelato, lei arriva alle 6,30,
pochi secondi perchè ha fretta.
Ma non sarebbe andato bene
lo stesso se ci fossimo salutati
la sera prima?
E ancora "Arrivederci" negli anni,
....fino ai giorni nostri.
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