martedì 28 novembre 2017

STUKAS DUE . IL SECONDO LIBRO DI SERGIO SCHIAROLI

Sono passati appena sei mesi dall'uscita del primo libro
"Nonostante gli stukas, grazie al mantello..."
i miei ricordi di Fano di ieri...
Sergio Schiaroli esce di nuovo in pubblico con un "seguito"
( se cosi posso chiamarlo) perchè-come dice più o meno lui-
appena finito di stampare già pensi che potevi metterci qualche cosa di più, qualche altro particolare, altri racconti, altri ricordi.E cosi ha fatto.
Più consistente del primo e con molte più pagine Sergio ha naturalmente allargato anche l'orizzonte, affrontando temi come la politica,i giochi dell'infanzia, il bar e dedicando anche ampio spazio ad un giornale locale, IL GIORNALE DI FANO,uscito negli anni '70, molto diffuso e seguito ed al quale egli stesso ha collaborato con passione, pubblicandone per intero gli articoli in questo nuovo volume.
Un periodico che ha avuto la sua storia, i suoi lettori, i suoi sostenitori e soprattutto i suoi collaboratori che affrontavano con molta forza i tanti temi e problemi che affliggevano Fano, più o meno come oggi e lo sport, non secondario.
Tanto per citarne alcuni:Franco Battistelli, Paolo Bonetti, Aladino Mencarelli, Aldo Darvini, Paolo Carboni,Fulvio Sorcinelli e...Marcello Francolini. Sono costretto a citare anche il mio nome perchè Sergio ha inserito nel libro diversi miei articoli e sarebbe sciocco far finta di niente.
Moltissime le foto che corredano necessariamente i "ricordi" di Sergio.
Sul filo della memoria, dei ricordi, degli anni che sono passati, che passano, che passeranno, con noi e senza di noi.Una storia che riguarda Fano ma con un contenuto ed un significato che sono universali.
Siamo stati bimbi, poi ragazzi, poi uomini, poi...uomini maturi.
Abbiamo vissuto immersi in questo piccolo mondo fanese ma che per noi è stato molto, forse tutto.
Sergio narra e cammina su questo filo sottilissimo ma indistruttibile, perchè qualche ricordo si potrà anche dimenticare ma le cose più importanti restano e possono essere offerte e godute anche da altri.
Questo credo sia il messaggio di Sergio.

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