C'era odore di mosto e di vino
quando si tornava a scuola
ed i carri tirati dai buoi
portavano carichi pesanti
di uva bianca e rossa
inerpicandosi nelle dure salite
del paese; andavano lenti
verso le grandi cantine
dei ricchi proprietari
poste negli antichi palazzi
dove senza riposo si pigiavano
nei torchi i pesanti grappoli.
In alcune cantine, assai più
piccole e modeste,
i contadini spremevano l'uva,
posta in grandi recipienti di legno,
saltandoci sopra a piedi nudi
e cantando senza fine
forse per farsi coraggio
e superare la fatica.
Per giorni nell'aria del paese
si sentiva quell'odore dolce
di mosto e nelle case le donne
impastavano dolci e biscotti
che duravano tutto l'inverno.
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