mercoledì 27 maggio 2015

IL DESTINO

Come un esile filo di seta
attraversa, brillando al sole,
rami , foglie e petali di rosa
gira intorno in un tenero abbraccio
e si muove al vento leggero
come in un tenero sospiro.
Il piccolo ragno, immobile,
all'estremo del filo d'argento
aspetta con pazienza
che arrivi il piccolo insetto;
non ha fretta, non ha paura,
ha solo una certezza,
prima o poi soddisferà la sua fame.
Il filo brilla come un raggio di sole,
avvolge rami, foglie e fiori,
come in una festa di natale.

domenica 24 maggio 2015

IL TEMPO CHE PASSA

Forse è un segno
del passare del tempo
ma le piccole cose,oggi,
diventano importanti
quando fino a ieri
non erano nulla.
La foto sgualcita
con gli amici di scuola,
il quaderno delle elementari,
il libro di storia,
il biglietto del treno
per andare in gita
a Firenze, a Roma,
il diario con la cronaca
della festa da ballo
dove ho conosciuto
il primo amore, 
il 33 giri dei Platters,
suonato di continuo,
"only you "ballando stretti
ma senza esagerare;
una pietra bianca
trovata ricordo bene dove,
l'immancabile fiore appassito
tra le pagine di un romanzo.
E poi biglietti, lettere,
frasi timide per dire
che mi voleva bene,
le mie risposte in" brutta copia"
per non dimenticare.
Forse è un segno
del tempo che passa
o,forse,il bisogno di ricordare.


venerdì 22 maggio 2015

ADDIO O ARRIVEDERCI ?

Era dunque arrivato il momento dell'addio?
Quegli attimi durante i quali senti un nodo in gola,
vorresti sorridere ma non puoi
e per dimostrarti forte non vuoi neanche piangere.
E pensi : " non è detto che tutto sia finito",
quando sai benissimo che invece è così.
Stringi forte le mani, le dita, ti guardi intorno,
 uno sguardo fuori dalla finestra,
un sospiro che sembra un lamento
ancora un sorriso: ma poi ti chiedi " perchè?
non c'è niente di male se scende qualche lacrima";
gli addii sono sempre commoventi comunque sia,
tanto peggio se c'è la certezza che le strade
non torneranno ad incontrarsi ,per sempre.
Un ultimo sguardo, un saluto con la mano,
" ci rivedremo ancora, ne sono certo...
 ci saranno di nuovo momenti felici";
e la bugia è come un pianto.
Non  hai il coraggio di guardare l'auto che se ne va,
non hai il coraggio di seguire una parte della tua vita
che giorno dopo giorno andrà a far parte
del mondo triste e sfuocato dei ricordi.
E quando finalmente ti giri...
l'auto è già lontana.
Sei  rimasto solo.Adesso puoi piangere.




domenica 17 maggio 2015

COM'ERA BELLO IL MARE

Vedi...com'era bello il mare
le barche che andavano a vela
e dovevano seguire il vento
i pesci che arrivavano sino a riva
e i granchi sugli scogli al sole;
i ragazzi che camminavano a piedi nudi
anche sulla pietra e sull'asfalto
inseguivano le lucertole sui muri
e attraversavano la ferrovia
sfidando pericolosamente la sorte.
Al porto l'odore acre dei motori
e del catrame, del pesce, dei rifiuti,
le reti da pesca stese al sole
e la gente che andava a veniva
senza fermarsi mai.

Lo so,nonno, me lo racconti ogni volta
che veniamo al mare, 
tu parli bene...ma io non ti capisco...




lunedì 11 maggio 2015

PER SEMPRE

Insegui quella farfalla
prima che sia troppo tardi
accarezza i tuoi pensieri
i tuoi ricordi
ascolta il sussurro del vento
che sfiora l'erba alta dei prati
ascolta il silenzio della sera
quando il mare si accende di rosso
segui con lo sguardo
quella nuvola bianca
che ha la forma di un aquilone
lasciati guidare dal cuore
mentre segui con lo sguardo
lei che ti viene incontro sorridendo
ed il sorriso non diventerà mai lacrime.
Per sempre.





domenica 10 maggio 2015

UN PICCOLO PAESE

Un piccolo paese, poche case,
due strade parallele e qualche vicolo,
una piazza grande quanto un fazzoletto,
le chiese antiche, un convento di frati,
e le mura che lo sorreggono
per non farlo precipitare
dalla cima del monte, dove sorge.
E poi i prati, le pinete, i boschi,
il giardino che non finisce mai,
le fontane, il canto dei grilli e delle cicale.
Una vita che trascorreva lenta,
scandita dal sorgere del sole e dal tramonto.
Un piccolo paese, eppure immenso
visto dagli occhi curiosi di un bambino
che passava le ore a guardare 
le lucertole arrampicarsi sui muri
o le farfalle volare e poi posarsi
sui tronchi dei pini secolari.
Ed una piccola palla di pezza
 a spicchi colorati,
riempita solo di segatura e legata
ad un elastico destinato a rompersi
rappresentava il gioco più bello.
Quegli anni non torneranno più,
i ricordi sfuocati dal tempo saranno
un po' confusi e incerti
ma quel che è stato è stato
e nulla e niente potrà cancellare
quell'infanzia, innocente e serena.




sabato 9 maggio 2015

BALLA ALLA LUNA

Ballavi alla luce dorata della luna
e le falene ti volavano intorno
incantate dalla tua danza.
Ti muovevi lentamente, sinuosa,
come una canna mossa dal vento
ed i tuoi lunghi capelli color del grano
seguivano i movimenti del tuo corpo
accarezzandoti le spalle nude.
Languida era la musica 
come il pianto di un violino,
pallidi erano i raggi della luna,
eri sola in quell'angolo di strada
e le ombre cinesi ti seguivano
rincorrendosi nei muri delle case.
Era bello guardarti dalla finestra,
 seguire quella danza 
che rapiva ogni attimo di energia,
mentre le falene volavano...

mercoledì 6 maggio 2015

MENTRE LA LUCE DELLA NOTTE...

Mentre la luce della notte
via via diventava buio nella stanza
ed il silenzio copriva ogni cosa
ho udito distintamente una voce infantile
che recitava ,quasi cantando,
una dolce filastrocca che diceva:
"viene viene la befana
vien dai monti a notte fonda
come è stanca! La circonda
neve,gelo e tramontana,
viene, viene la befana...".
Possibile che sia ancora conosciuta
questa vecchia nenia 
così lontana nel tempo?
E perchè a quell'ora? E il bimbo ?
Forse era il sonno, il dormiveglia,
un sogno, un ricordo, un desiderio.
Viene viene la befana...
e volava alto l'aquilone dell'innocenza
che credeva a tutto e dormiva serena.





martedì 5 maggio 2015

QUESTA ROSA...

Questa rosa è come il tuo sorriso
questa rosa è come una tua carezza
questa rosa ha il tuo profumo.
Un fiore dai mille ricordi
e da mille promesse,
una rosa che non sfiorirà
perchè il tempo non passerà mai.


venerdì 1 maggio 2015

NON LASCIARMI...TI PREGO

Erano usciti insieme dal bar dove lei aveva preso un frizzantino e lui un gelato allo crema ,mignon , poi si erano incamminati lungo il viale prendendo la via che costeggia le antiche mura romane.
Lei era triste e si vedeva; parlava con  voce a tratti lamentosa, a tratti isterica.Tu non sei più quello di una volta, mi accorgo che c'è qualcosa che è cambiato in te nei miei riguardi, se ho fatto qualcosa dimmelo, non lasciarmi in questi dubbi.
Ma lui non rispondeva e seguitava a camminargli a fianco, a testa bassa, muto.
Ma perchè, perchè fai così? Ti piace forse un'altra? Preferiresti lasciarmi e andare con quella che abita di fronte a noi in quella bella villa con il giardino? Ti attira il giardino, forse? Vorresti sbragarti lì al sole con lei ? Ma a me non pensi? Cosa farei io senza di te, dimmelo!
No, lui non diceva nulla, non apriva bocca, assente e senza voce.
Nel viso di lei erano comparse alle lacrime, asciugare in fretta con un fazzoletto; era al limite del collasso . Ti prego non lasciarmi, non lasciarmi, pensa agli anni belli che abbiamo passato insieme, nel divano, nel letto, in cucina, in piscina, al mare, in auto...non piantarmi qui, ne soffrirei sino alla morte.
Nessuna risposta da parte di lui, neanche una sillaba, un suono.
Lei alla fine del viale si era fermata, lo aveva abbracciato, guardato negli occhi e gli aveva detto: "o tu resti con me o io mi uccido, mi butto sotto una macchina, o dalla finestra, mi uccido, hai capito ?????"
E allora finalmente mosso a pietà,lui aveva risposto:
" bau..bau bau bau...bauuuuuuuu  !!! le aveva leccato la guancia e mosso la coda più volte.
Bau..bau...bau...