venerdì 5 agosto 2016

IL RUSCELLO

Era una vena d'acqua quasi invisibile
che correva tra erba e piccoli alberi,
in una campagna di mezza collina,
 chissà da dove veniva
 e chissà dove andava
eravamo in pochi a conoscerla
e per notarla bisognava 
quasi metterci i piedi dentro.
Sedendosi però sulla riva
e stando in ascolto,
nel silenzio profondo dell'estate
con i campi  bruciati dal sole,
il ruscello emetteva note e suoni
che sembravano musica.
Lo scorrere dell'acqua
sulle pietre del fondo
lo trasformavano 
in uno strumento musicale.
Da fanciullo, quando con la famiglia
si andava in quel piccolissimo paese
composto da quattro case
sparse nelle vaste campagne,
senza dire nulla
io andavo dove c'ero il ruscello
mi sedevo tra l'erba
e assorbivo attento quelle note
che sapevano di fresco,
di pulito,di affetto
come la voce di una persona cara.


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