Era il tempo delle cicale,
si sentivano da lontano
frinire nei giganteschi alberi
che costeggiavano i vialetti
ricoperti di ghiaia
del grande giardino del paese.
Nell'aria c'era profumo di resina
e nei tronchi dei pini,
alti e maestosi,
sostavano per qualche attimo
grandi farfalle colorate.
All'ombra c'erano panchine di pietra
dove sedevamo per riposarci,
sudati e stanchi,
dopo aver giocato e corso.
Era bello riprendere fiato
e mordere la merenda
che ci aveva dato la mamma.
Ma esistono ancora le cicale?
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