Camminando negli stretti vicoli
che intrecciano il centro cittadino
come fili di lana
sfioravo con la mano le pietre
degli antichi palazzi
che ancora resistono al tempo
e alle rovine degli uomini
e mi sembrava che al tocco
vibrassero sulle mie dita
appena sussurrate
struggenti note musicali e parole
che avevano la dolcezza
della tua voce.
Avrei voluto che il vicolo
non avesse mai fine
e che i passi seguissero
i passi che avevo appena fatto
per ascoltare ancora parole e musica.
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