Noi fanesi lo sapevamo già da tempo ma ce lo siamo sempre tenuti nel cuore, un pò per timidezza e un pò per riservatezza ma ora la cosa è ufficiale e possiamo gridare di gioia: con documenti firmati e bollati ( accettati anche dall'ONU) Fano è stata riconosciuta CITTA' DEL CARNEVALE e di conseguenza tutti noi fanesi PUPI DI CARNEVALE DOC! Beh, è una bella soddisfazione. Ma non crediate che sia stato facile, tutt'altro! Una commissione di esperti provenienti da carnevali internazionali ha girato nella nostra città in lungo ed in largo, per mesi e mesi, prima di emettere la sentenza. Poi... si sono dovuti arrendere all'evidenza. E ti credo. Sentite. Una città che ha vocazione marinara da sempre, oltre 6 secoli, ha un porto dove le barche non riescono ad entrare e ad uscire perchè si arenano all'imboccatura. E qui i marinai hanno imparato a scendere da bordo, portarsi le cose in spalla ed arrivare alla banchina camminando tranquillamente sulla sabbia fangosa. Anzi, ora hanno chiesto anche loro le strisce pedonali! E ancora sempre nella vocazione marinara. Fano è l'unico centro del mondo dove i natanti non vengono realizzati in riva al mare ma... in collina , cioè a cinque chilometri nell'interno. Abbiamo inventato le barche di montagna! E per farle venire al mare dobbiamo spendere milioni per realizzare una strada. L'unico dato positivo è che dai cantieri danno loro una bella spinta e lo scafo viene giù di corsa a 80 all'ora e sbarca direttamente in acqua con pochissimi danni ( qualche palo della luce, alberi e cartelli stradali, niente di che...). Fano a vocazione turistica, altra leggenda locale. Guardate le spiagge, guardate le attrezzature, guardate le organizzazioni. Il mare è arrivato oramai sotto la ferrovia e con qualche fermata in più dei treni, i turisti possono gettarsi in mare direttamente dai finestrini già in costume da bagno, ciambella e maschera. A Sassonia sud: le onde arrivano sin dentro l'ex pista di go kart dove presto si potranno organizzare gare di nuoto e di serf. La commissione dei giudici ha girato anche in centro naturalmente. E qui forse ha raccolto le prove più tangibili. I marciapiedi sono diventati piste ciclabili dove passa di tutto e il pedone deve camminare sulla nazionale: le piste ciclabili portano invece ... nel nulla, finiscono improvvisamente contro un palo, un muro, una rotatoria. Nell'isola pedonale sfrecciano furgoni, auto, motorini, bici elettriche, senza distinzione. Esistono più di 2000 permessi per invalidi, come in una immensa clinica medica. Qualcuno risale addirittura alla prima guerra mondiale. E sempre su questo tema. Qualche giorno fa l'imberbe e giovane assessore responsabile del settore ci ha fatto sapere che si è recato ad Ancona per chiedere alle autorità di concedere permessi in deroga agli artigiani per far girare in centro anche i vecchi mezzi a diesel, i cosi detti CA-GA( Camere a Gas); purtroppo (!!!) gli hanno risposto di no e lui era tanto tanto, tanto dispiaciuto. Chiedetelo alle mamme che portano a spasso i bimbi piccoli...
Finiamo con le strade. A Fano non ci sono le strade con le buche ma...le buche con un pò di strada intorno, tanto per gradire. Contorte, strette, impossibili da percorrere, una scommessa. E la circonvallazione? Ma...boh, forse, è probabile. E la piscina nuova? Ma... boh, forse, è probabile. La commissione giudicante ha dato a Fano pieni voti: è veramente la città del carnevale, ci conoscevano in pochi ora lo sa l'Italia intera. E noi fanesi, naturalmente: tutti pupi di carnevale D.O.C: ti pare niente?
giovedì 27 gennaio 2011
domenica 16 gennaio 2011
SONO UN EMARGINATO: NON HO IL CANE
Mi sento un isolato, un emarginato, uno fuori da mondo, dalla realtà: NON HO IL CANE. Purtroppo, per mia disgrazia e per mia scelta non il quattro zampe a disposizione, non ho modo di esibirlo, di mostrarlo al mondo, agli amici, alle amiche, di parlarci a tu per tu, di coccolarlo, di passeggiarci per il corso e nei luoghi di maggior traffico umano. NON HO UN CANE. E al giorno d'oggi, lasciatemelo dire, è come avere la rogna, la lebbra, meglio il suicidio. La popolazione canina, nel giro di pochissimi anni, anzi! mesi, si è moltiplicata, centuplicata, rasenta la presenza umana. Figli uno, come sempre, ma cani anche due, tre, del tutto personali, poi ci sono quelli dei figli, dei nipoti, degli zii e via per tutta la filiera di parentela. Non esiste, oggi, esserne privi. Sei guardato con commiserazione, con disprezzo, con sufficienza; quando due si incontrano non si chiedono" come stai?" che non conta nulla ma:" come sta Pillo? come sta Fuffina?" E via dialoghi per ore sulla qualità dei bocconcini, delle vitamine, della bravura del veterinario, delle spazzole per il pelo, dei bagnetti con i sali minerali e la messa in piega del pelo dall'esperto parrucchiere di turno. Si badi bene, però, in massima parte non si adottano poveri cagnolini abbandonati o bastardini sfigati ma si acquistano cani con il petigree altisonante, di razze purissime ed esclusive, di grande figura esteriore e di maggior presenza fisica, tale da impressionare i cretini della concorrenza: il vicino di casa che ha quello con gli occhi azzurri ed il pelo dorato, il cognato che ha il levriere, l'altro che sfoggia il lupo, quello vero e via di questo passo, tutti pagati a peso d'oro, naturalmente. E il quattro zampe è al centro di ogni dialogo, di ogni incontro, di ogni discussione. Se ne parla in prima persona, come se fosse un umano, si magnificano le virtù e la bellezza, i passatempi, l'intelligenza, " abbaia come se parlasse" dicono le giovani signore fighette che passeggiano per il corso tenendo al guizaglio il loro capolavoro. E poichè il cane si è oramai umanizzato anche tutto il resto ne tiene conto. E quindi vestono i quattro zampe con sciarpe, scarpette ai piedi, impermeabili, cappelli, ciondoli vari, forse anche il cellulare, catenelle , fiocchetti colorati nella coda. Animale da compagnia? Forse una volta, secoli fa o forse per qualche vecchio pensionato o pensionata che non hanno oramai più nessuno con cui parlare ma per il resto sono diventati solo un trofeo da esibire per mostrare la propria appartenenza sociale: come il fuori strada, il vestito figo, le scarpe di moda, l'abbronzatura fuori stagione, la crociera a Natale e la montagna a febbraio. Ed in tutta questa stupidità chi ci guadagna? Naturalmente chi vende... prodotti per i cani. Destinati alla fame sino a qualche anno fa i negozi specializzati ora fanno milioni. Vendono di tutto e di più, costi quel che costi. Recentemente ho visto la pubblicità di una famosissima ditta di " bocconcini" che non solo parla di "carni scelte,pesce allevato in vasca, vitamine, ecc." ma l'ultima novità è "il cibo per i cani sterilizzati" cioè quelli resi infertili, maschi o femmine che siano. Perchè, dice la pubblicità, questi hanno bisogno di un cibo particolare, mirato, ricco di... privo di..., bilanciato per.... Ma ci rendiamo conto? E il fesso compera, paga, non si pone domande, non si guarda intorno. Basta apparire!!!
Dialogo di questa mattina, nei pressi del caffè centrale. Una signora ha al guinzaglio un cane lupo grosso come un vitello, ammirato naturalmente da tutte le amiche e lei racconta " eravamo a ( cita una località dell'entroterra) per il pranzo. Lui ( il cane) ha fatto amicizia con un altro lupo ( aggiunge:" di razza" tanto per essere chiari) ed hanno giocato sempre insieme. Pensate, senza mai litigare!!! Ad una certa ora dovevamo andare via ma... come fai, si divertiva tanto che siamo rimasti anche a cena". Qualche giorno fa, lungo viale Ruggeri in Sassonia. Una piacente, giovane elegante signora in tuta d'alta classe cammina ai margini della strada mentre nel bel mezzo della carreggiata procede con passo annoiato un cane Hasky dagli occhi azzurri; non si sposta e le auto procedono lentamente,aumentano di numero, qualcuno dal finestrino abbassato invita la signora a richiamarlo e lasciare il passo. La fighetta, con fare scocciato risponde:" non ci posso far niente, non ho il guinzaglio". E cosi abbiamo( perchè naturalmente c'ero anch'io in macchina) dovuto aspettare che il cane dopo molta strada fatta insieme, si decidesse a spostarsi. Cosi va il mondo.
Dialogo di questa mattina, nei pressi del caffè centrale. Una signora ha al guinzaglio un cane lupo grosso come un vitello, ammirato naturalmente da tutte le amiche e lei racconta " eravamo a ( cita una località dell'entroterra) per il pranzo. Lui ( il cane) ha fatto amicizia con un altro lupo ( aggiunge:" di razza" tanto per essere chiari) ed hanno giocato sempre insieme. Pensate, senza mai litigare!!! Ad una certa ora dovevamo andare via ma... come fai, si divertiva tanto che siamo rimasti anche a cena". Qualche giorno fa, lungo viale Ruggeri in Sassonia. Una piacente, giovane elegante signora in tuta d'alta classe cammina ai margini della strada mentre nel bel mezzo della carreggiata procede con passo annoiato un cane Hasky dagli occhi azzurri; non si sposta e le auto procedono lentamente,aumentano di numero, qualcuno dal finestrino abbassato invita la signora a richiamarlo e lasciare il passo. La fighetta, con fare scocciato risponde:" non ci posso far niente, non ho il guinzaglio". E cosi abbiamo( perchè naturalmente c'ero anch'io in macchina) dovuto aspettare che il cane dopo molta strada fatta insieme, si decidesse a spostarsi. Cosi va il mondo.
venerdì 14 gennaio 2011
LA FINE DEL MONDO ?
Ma che sta succedendo in giro per il mondo e in Italia e a Fano? Piovono dal cielo uccelli morti, stecchiti senza che nessuno sappia il perchè, ovunque, anche da noi; dal mare approdono in terra pesci senza vita, fulminati chissà da che cosa; anche in qualche fiume sono venuti a galla pesci putrefatti,a centinaia. Ma peggio ancora stanno gli esseri umani, in America, in Australia, in Brasile, in Europa. Catastrofi naturali(???) che mietono vittime e distruggono paesi interi, città, regioni. Alluvioni, inondazioni, terremoti, gelo e neve, frane, carestie,malattie senza un attimo di sosta. E' terribile! E l'uomo, che si è sempre illuso di essere l'elemento più potente di questa terra, capace di asservire tutto e tutti, si ritrova a piangere, a gridare, a mostrare le proprie incapacità e le proprie debolezze. Andiamo sulla luna, partiamo per marte, arriviamo in fondo agli oceani, buchiamo la terra da parte a parte, pompiamo gas e petrolio succhiando sino all'ultima goccia, armiamo gli eserciti di armi di distruzione allucinanti ma poi... siamo nudi ed inermi di fronte alla rivolta della natura ( se la vogliamo chiamare così). E' forse la fine del mondo di cui tanto si parla in questi ultimi tempi? Ci stanno per portare il conto ( salato, direi) ? O forse siamo noi uomini ad essere i colpevoli diretti ed indiretti di tutto ciò? Perchè se abbattiamo le foreste, se facciamo diventare aridi i terreni, se deviamo i fiumi, se costruiamo e gettiamo cemento dappertutto, se dal sottosuolo rubiamo e trafughiamo tutto ciò che ci fa comodo ( danaro), se uccidiamo la flora, la fauna, se pretendiamo di dettare noi le leggi naturali che hanno sempre governato il nostro piccolo pianeta perchè tutto ci resta utile...beh! Prendiamocela con noi stessi. Ed il pianto, ne sono certo, non durerà a lungo. Appena tornerà un pò di calma, un pò di tranquillità torneremo tranquillamente a fare i nostri comodi. Almeno sino alla prossima tragedia.
E qualcosa di innaturale ,seppure in più modeste proporzioni, è accaduto anche a Fano. Dal cielo non sono caduti uccelli stecchiti ma...assessori e dirigenti. Uno qua, uno là, uno a destra, uno a sinistra, da un giorno all'altro, da un secondo all'altro...paffff! Fatti secchi. E' anche questo un probabile segno della fine del mondo? No. Almeno in questo caso possiamo stare tranquilli. E' solo la fine di qualche modesta ambizione, di qualche velleità politico amministrativa di ometti fatti per essere controfigure e comparse. Roba pursìa, dicono i fanesi, roba da poco. Nessuno se ne è accorto e nessuno se ne accorgerà se non il solo diretto interessato. Polvere. Fano è sempre Fano: è indifferente, è esageratamente tollerante per pigrizia, per egoismo. La città è molto mal ridotta: strade, traffico, aria, commercio, turismo, industria, artigianato, sanità, scuola, lavoro, cultura. Avevamo nei decenni passati tanto, oramai non abbiamo più nulla. E' rimasto il carnevale a rappresentarci: cioè una cosa tutta da ridere.
E qualcosa di innaturale ,seppure in più modeste proporzioni, è accaduto anche a Fano. Dal cielo non sono caduti uccelli stecchiti ma...assessori e dirigenti. Uno qua, uno là, uno a destra, uno a sinistra, da un giorno all'altro, da un secondo all'altro...paffff! Fatti secchi. E' anche questo un probabile segno della fine del mondo? No. Almeno in questo caso possiamo stare tranquilli. E' solo la fine di qualche modesta ambizione, di qualche velleità politico amministrativa di ometti fatti per essere controfigure e comparse. Roba pursìa, dicono i fanesi, roba da poco. Nessuno se ne è accorto e nessuno se ne accorgerà se non il solo diretto interessato. Polvere. Fano è sempre Fano: è indifferente, è esageratamente tollerante per pigrizia, per egoismo. La città è molto mal ridotta: strade, traffico, aria, commercio, turismo, industria, artigianato, sanità, scuola, lavoro, cultura. Avevamo nei decenni passati tanto, oramai non abbiamo più nulla. E' rimasto il carnevale a rappresentarci: cioè una cosa tutta da ridere.
domenica 9 gennaio 2011
AMICO
Pensavo di scrivere tanti pensieri
tanti ricordi, scavare nella memoria
per tornare indietro nel tempo
e riempire spazi mai chiusi.
Legami forti, amicizia sincera,
tanta strada insieme
tra Arcevia e Fano; dai monti
al mare dicevamo ridendo.
Siamo diventati adulti
passo dopo passo
su strade quasi parallele
per interessi e conoscenze.
In silenzio, per non disturbare
ora hai preso il volo
ed io non trovo altro da dire.
Dai monti al mare , immagino
vivrai la tua pace.
tanti ricordi, scavare nella memoria
per tornare indietro nel tempo
e riempire spazi mai chiusi.
Legami forti, amicizia sincera,
tanta strada insieme
tra Arcevia e Fano; dai monti
al mare dicevamo ridendo.
Siamo diventati adulti
passo dopo passo
su strade quasi parallele
per interessi e conoscenze.
In silenzio, per non disturbare
ora hai preso il volo
ed io non trovo altro da dire.
Dai monti al mare , immagino
vivrai la tua pace.
mercoledì 5 gennaio 2011
MACERIE
Macerie da cellulare
Questa mattina, poco dopo le ore 11; cade qualche goccia di pioggia( una ogni metro quadrato, cosi rare da non essere percepite), sono su corso Matteotti, qualche pedone, soprattutto femminile, apre comunque l'ombello forse per riparare i capelli appena fatti dal parrucchiere,. Un signore sui cinquanta, impaurito dalla pioggia inesistente, entra di corsa nel portico di palazzo Gabuccini, con la mano destra tiene il cellulare all'orecchio, con la sinistra tiene sopra il capo un giornale aperto (???). Cammina e parla, parla e cammina facendo diverse volte il giro del porticato ; guardo stupìto. Lui imperterrito seguita il suo dialogo telefonico reggendo il giornale sopra il capo. Da matti!!! Non piove ma anche se piovesse...lì starebbe al sicuro persino con un diluvio. Niente. E seguita a girare, a girare...
Macerie da ignoranza
Domenica ,tardo pomeriggio.Attraverso la piazza che sta di fronte all'ex cinema Politeama. Di fianco alla colonnina per pagare il parcheggio c'è un giovane sui 25 anni ,con i soldi in mano. Prima di introdurli accende il cellulare e chiama qualcuno, immagino i genitori, visto che faccio in tempo a sentire questa domanda." ma oggi è giorno feriale o festivo?". Poi spegne e si gira ma forse non soddisfatto della risposta che gli hanno dato rivolge a me la stessa domanda.
Via Arco d'Augusto:un signore cammina spingendo a mano una bici; è un pò smarrito e chiede informazioni ai passanti. Vedo da lontano che tutti scuotono la testa e tirano diritto.Arriva il mio turno, si avvicina e mi chiede gentilmente dove si trova via " DAMICI' " con l'accento sulla i. Interpreto dentro di me che voglia intendere De Amicis e cerco di spiegare. Era sicuramente italiano e immagino che pinocchio si sia rivoltato...
Questa mattina, poco dopo le ore 11; cade qualche goccia di pioggia( una ogni metro quadrato, cosi rare da non essere percepite), sono su corso Matteotti, qualche pedone, soprattutto femminile, apre comunque l'ombello forse per riparare i capelli appena fatti dal parrucchiere,. Un signore sui cinquanta, impaurito dalla pioggia inesistente, entra di corsa nel portico di palazzo Gabuccini, con la mano destra tiene il cellulare all'orecchio, con la sinistra tiene sopra il capo un giornale aperto (???). Cammina e parla, parla e cammina facendo diverse volte il giro del porticato ; guardo stupìto. Lui imperterrito seguita il suo dialogo telefonico reggendo il giornale sopra il capo. Da matti!!! Non piove ma anche se piovesse...lì starebbe al sicuro persino con un diluvio. Niente. E seguita a girare, a girare...
Macerie da ignoranza
Domenica ,tardo pomeriggio.Attraverso la piazza che sta di fronte all'ex cinema Politeama. Di fianco alla colonnina per pagare il parcheggio c'è un giovane sui 25 anni ,con i soldi in mano. Prima di introdurli accende il cellulare e chiama qualcuno, immagino i genitori, visto che faccio in tempo a sentire questa domanda." ma oggi è giorno feriale o festivo?". Poi spegne e si gira ma forse non soddisfatto della risposta che gli hanno dato rivolge a me la stessa domanda.
Via Arco d'Augusto:un signore cammina spingendo a mano una bici; è un pò smarrito e chiede informazioni ai passanti. Vedo da lontano che tutti scuotono la testa e tirano diritto.Arriva il mio turno, si avvicina e mi chiede gentilmente dove si trova via " DAMICI' " con l'accento sulla i. Interpreto dentro di me che voglia intendere De Amicis e cerco di spiegare. Era sicuramente italiano e immagino che pinocchio si sia rivoltato...
sabato 1 gennaio 2011
MENU DI CAPODANNO PER LA GIUNTA FANESE
Di seguito il menu di capodanno per il pranzo dei componenti la giunta fanese, sindaco in testa; gli chef hanno preparato portate singole .
SINDACO AGUZZI: pappardelle alla lepre in faccia alla carloni, polpettine avvelenate ai funghi santorelli, insalatina tricolore forza italia con peperoncino verde zaffo, affogato e 'moriammazzato alla fanese, marocchina per addolcire la bocca ( buona).
VICE SINDACO CUCUZZA: maccheroncini al gelo di fossa e orecchiette da mercante adagiate su delicato asfalto di buche e di pietre; aragosta d'allevamento alla brace ed ai fanghi di porto condita con olio combusto alla pescatora, faccio tutto io alle fregole zuccherate.
ASSESSORE FALCIONI :sciuppa alla fanese, bidoncini fritti ai quattro minardi, mattoncini in deroga con salsa piccante, licenze alla panna e digestivo mister muscolo.
ASSESSORE SILVESTRI: semaforini fantasma allo scottadito, pizzette rotatorie alla baby park,sardoncini alla figuraccia con rimangiata, banana flambè da mettere dove vuoi te.
ASSESSORE MAIORANO(ex).: pizzetta a una sola stagione, trombata ai quattro suonatori con contorno di concorsino d'oro mantecato, filetti di suonate, pannolini alla baby e nutella, digestivo frullato e rifrullato ma senza risultato.
ASSESSORE PAOLINI (ex): poveracce alla poveraccia, assaggio di stagione con sgambetto,calcione nel sedere alla grappa, incazzatura con spolvero di cannella, frittata finale.
ASSESSORE MANCINELLI: poesia di fregnacce alla Rossini, millefogli del nulla, paperette di fondazione e spruzzatina di praline carine carine di cazzatine.
ASSESSORE ANTOGNOZZI: non pervenuto, non c'era, ma se c'era dormiva.
ASSESSORE DEL VECCHIO: miscuglio di non sens, fritto del nulla con erbetta alla pecorina, gelato sono io il bello della compagnia, grappetta possibilmente in bocca.
ASSESSORE SEVERI: orecchiette alla perbenino, salmone tutto tiratino, insalatina pulitina pulitina, bilancio favolina, dolcetto per il bimbetto, pallottoliere e cono gelato.
ASSESSORE SANTORELLI: quattro primi, quattro secondi, quattro terzi, quattro feste, quattro viaggi alla crema, quattro e quattrotto e ha già fatto il botto. Torta alla sindachessa con speranza e con promessa. Gelato doppio gusto santorelli- carloni, tiramisù che io ti spezzo in due, tritatina alle mandorle amare aguzzine. Ha voluto il bis.
ASSESSORE NESSUNO: purtroppo non era stato messo nella lista degli invitati ed ha dovuto accontentarsi degli avanzi di...Maiorano; praticamente ha digiunato.
SINDACO AGUZZI: pappardelle alla lepre in faccia alla carloni, polpettine avvelenate ai funghi santorelli, insalatina tricolore forza italia con peperoncino verde zaffo, affogato e 'moriammazzato alla fanese, marocchina per addolcire la bocca ( buona).
VICE SINDACO CUCUZZA: maccheroncini al gelo di fossa e orecchiette da mercante adagiate su delicato asfalto di buche e di pietre; aragosta d'allevamento alla brace ed ai fanghi di porto condita con olio combusto alla pescatora, faccio tutto io alle fregole zuccherate.
ASSESSORE FALCIONI :sciuppa alla fanese, bidoncini fritti ai quattro minardi, mattoncini in deroga con salsa piccante, licenze alla panna e digestivo mister muscolo.
ASSESSORE SILVESTRI: semaforini fantasma allo scottadito, pizzette rotatorie alla baby park,sardoncini alla figuraccia con rimangiata, banana flambè da mettere dove vuoi te.
ASSESSORE MAIORANO(ex).: pizzetta a una sola stagione, trombata ai quattro suonatori con contorno di concorsino d'oro mantecato, filetti di suonate, pannolini alla baby e nutella, digestivo frullato e rifrullato ma senza risultato.
ASSESSORE PAOLINI (ex): poveracce alla poveraccia, assaggio di stagione con sgambetto,calcione nel sedere alla grappa, incazzatura con spolvero di cannella, frittata finale.
ASSESSORE MANCINELLI: poesia di fregnacce alla Rossini, millefogli del nulla, paperette di fondazione e spruzzatina di praline carine carine di cazzatine.
ASSESSORE ANTOGNOZZI: non pervenuto, non c'era, ma se c'era dormiva.
ASSESSORE DEL VECCHIO: miscuglio di non sens, fritto del nulla con erbetta alla pecorina, gelato sono io il bello della compagnia, grappetta possibilmente in bocca.
ASSESSORE SEVERI: orecchiette alla perbenino, salmone tutto tiratino, insalatina pulitina pulitina, bilancio favolina, dolcetto per il bimbetto, pallottoliere e cono gelato.
ASSESSORE SANTORELLI: quattro primi, quattro secondi, quattro terzi, quattro feste, quattro viaggi alla crema, quattro e quattrotto e ha già fatto il botto. Torta alla sindachessa con speranza e con promessa. Gelato doppio gusto santorelli- carloni, tiramisù che io ti spezzo in due, tritatina alle mandorle amare aguzzine. Ha voluto il bis.
ASSESSORE NESSUNO: purtroppo non era stato messo nella lista degli invitati ed ha dovuto accontentarsi degli avanzi di...Maiorano; praticamente ha digiunato.
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