domenica 16 gennaio 2011

SONO UN EMARGINATO: NON HO IL CANE

Mi sento un isolato, un emarginato, uno fuori da mondo, dalla realtà: NON HO IL CANE. Purtroppo, per mia disgrazia e per mia scelta non il quattro zampe a disposizione, non ho modo di esibirlo, di mostrarlo al mondo, agli amici, alle amiche, di parlarci a tu per tu, di coccolarlo, di passeggiarci per il corso e nei luoghi di maggior traffico umano. NON HO UN CANE. E al giorno d'oggi, lasciatemelo dire, è come avere la rogna, la lebbra, meglio il suicidio. La popolazione canina, nel giro di pochissimi anni, anzi! mesi, si è moltiplicata, centuplicata, rasenta la presenza umana. Figli uno, come sempre, ma cani anche due, tre, del tutto personali, poi ci sono quelli dei figli, dei nipoti, degli zii e via per tutta la filiera di parentela. Non esiste, oggi, esserne privi. Sei guardato con commiserazione, con disprezzo, con sufficienza; quando due si incontrano non si chiedono" come stai?" che non conta nulla ma:" come sta Pillo? come sta Fuffina?" E via dialoghi per ore sulla qualità dei bocconcini, delle vitamine, della bravura del veterinario, delle spazzole per il pelo, dei bagnetti con i sali minerali e la messa in piega del pelo dall'esperto parrucchiere di turno. Si badi bene, però, in massima parte non si adottano poveri cagnolini abbandonati o bastardini sfigati ma si acquistano cani con il petigree altisonante, di razze purissime ed esclusive, di grande figura esteriore e di maggior presenza fisica, tale da impressionare i cretini della concorrenza: il vicino di casa che ha quello con gli occhi azzurri ed il pelo dorato, il cognato che ha il levriere, l'altro che sfoggia il lupo, quello vero e via di questo passo, tutti pagati a peso d'oro, naturalmente. E il quattro zampe è al centro di ogni dialogo, di ogni incontro, di ogni discussione. Se ne parla in prima persona, come se fosse un umano, si magnificano le virtù e la bellezza, i passatempi, l'intelligenza, " abbaia come se parlasse" dicono le giovani signore fighette che passeggiano per il corso tenendo al guizaglio il loro capolavoro. E poichè il cane si è oramai umanizzato anche tutto il resto ne tiene conto. E quindi vestono i quattro zampe con sciarpe, scarpette ai piedi, impermeabili, cappelli, ciondoli vari, forse anche il cellulare, catenelle , fiocchetti colorati nella coda. Animale da compagnia? Forse una volta, secoli fa o forse per qualche vecchio pensionato o pensionata che  non hanno oramai più nessuno con cui parlare ma per il resto sono diventati solo un trofeo da esibire per mostrare la propria appartenenza sociale: come il fuori strada, il vestito figo, le scarpe di moda, l'abbronzatura fuori stagione, la crociera  a Natale e la montagna a febbraio.  Ed in tutta questa stupidità chi ci guadagna? Naturalmente chi vende... prodotti per i cani. Destinati alla fame sino a qualche anno fa  i negozi specializzati ora fanno milioni. Vendono di tutto e di più, costi quel che costi. Recentemente ho visto la pubblicità di una famosissima ditta di " bocconcini" che non solo parla di "carni scelte,pesce allevato in vasca, vitamine, ecc." ma l'ultima novità è "il cibo per i cani sterilizzati" cioè quelli resi infertili, maschi o femmine che siano. Perchè, dice la pubblicità, questi hanno bisogno di un cibo particolare, mirato, ricco di... privo di..., bilanciato per.... Ma ci rendiamo conto? E il fesso compera, paga, non si pone domande, non si guarda intorno. Basta apparire!!!
Dialogo di questa mattina, nei pressi del caffè centrale. Una signora ha al guinzaglio un cane lupo grosso come un vitello, ammirato naturalmente da tutte le amiche e lei racconta " eravamo a ( cita una località dell'entroterra) per il pranzo. Lui ( il cane) ha fatto amicizia con un altro lupo ( aggiunge:" di razza" tanto per essere chiari) ed hanno giocato sempre insieme. Pensate,  senza mai litigare!!! Ad una certa ora dovevamo andare via ma... come fai, si divertiva tanto che siamo rimasti anche a cena". Qualche giorno fa, lungo viale Ruggeri in Sassonia. Una piacente, giovane elegante signora in tuta d'alta classe cammina ai margini della strada mentre nel bel mezzo della carreggiata procede con passo annoiato un cane Hasky dagli occhi azzurri; non si sposta e le auto procedono lentamente,aumentano di numero, qualcuno dal finestrino abbassato invita la signora a richiamarlo e lasciare il passo. La fighetta, con fare scocciato risponde:" non ci posso far niente, non ho il guinzaglio". E cosi abbiamo( perchè naturalmente c'ero anch'io in macchina) dovuto aspettare che il cane dopo molta strada fatta insieme, si decidesse a spostarsi. Cosi va il mondo.

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