sabato 25 giugno 2011

PIAZZA AMIANI: TRESSETTE COL MORTO

Quando si dice che non c'è mai fine al peggio si dice una grandissima verità,purtroppo. L'ultima dei nostri amministratori comunali ( perchè comunque sia la responsabilità è di loro) è l'aver concesso nei giardini della bella piazza Amiani, mediateca Memo, corso Matteotti,  la collocazione di lapidi marmoree e busti scolpiti di tre ignari nostri concittadini benemeriti quali: gli scrittori Giulio Grimaldi e Luciano Anselmi e l'attore Ruggero Ruggeri. Non bastava, dall'altra parte del giardino, aiuola davanti al caffè centrale, la presenza recente di un'altra statua commemorativa, quella dello scrittore Fabio Tombari, che già nelle sue proporzioni e nella sua ubicazione  aveva riempito ottimamente i vuoti di secoli di indifferenza ( ottima). Non bastava e allora...dato che ci siamo, facciamo le cose in grande, abbondiamo, facciamo i grassi, dimostriamo la nostra generosità: perchè- si saranno chiesti- aggiungerne solo una, due...mettiamone tre!!! Tre è il numero perfetto come immagino sia anche l'indice di intelligenza di qualche nostro concittadino. E tre sia...e tre è stato. Inagurazione venerdì sera, lutto cittadino per l'occasione, folla minima, da "roba pursìa" come dicono i fanesi.Ma...colpo di scena! Si registra l' assenza totale di rappresentanti dell'amministrazione comunale. Finalmente, si saranno vergognati, penso. Invece no, era solo una ripicca per una lapide di un metro quadrato di marmo che è stata posta nella stessa aiuola delle tre teste contenente non frasi elogiative per i personaggi immortalati o brani di pagine particolarmente toccanti ma... un lunghissimo elenco degli SPONSOR. Le lapidi sono state sponsorizzate!!!!!!! Roba da rabbrividire, da far ridere anche i morti.  Ma c'è di peggio. I professorini sempre pronti ad alzare il ditino per criticare, i giornalisti, i poeti, gli scrittori, gli ingegneri poeti, gli architetti severi, gli avvocati tutori d'arte e di cose illustri non hanno detto A sullo scempio, NULLA DI NULLA, perchè non toccare il potere che è pericoloso.
Il fatto è che poi lì dove sono stati posti i busti esistono da sempre numerose panchine dove durante il giorno riposano le loro stanche membra numerose frotte di anzianotti che approfittano del verde e dell'aria buona per trascorrere le ore calde della giornata e che ora si ritrovano a parcheggiare in una atmosfera cimiteriale da costringere i più a toccarsi in continuazione per fare i debiti scongiuri.Insomma una succursale del famedio del cimitero urbano di cui si poteva fare benissimo a meno. Unico lato positivo: sarà il posto ideale per giocare il tressette col morto, mangiare le fave dei morti, ricordati che devi morire,ecc. ecc.Memento mori
NELLA FOTO: la bella e antica piazza Amiani che ora sarà chiamata Piazza Ulivo due Memento mori

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