martedì 17 gennaio 2012

VECCHI TROMBONI

Hanno fatto la loro parte, sono stati anche qualcuno nel potere politico amministrativo locale( assessori comunali, provinciali, anche sindaci, anche in Regione)si sono poi costantemente riciclati in seconda linea occupando posti nei consigli di amministrazione, nelle presidenze di Enti, nelle strutture di partito, sempre ben pagati, sempre ben sistemati,sempre- a detta loro- per il bene della città, dei cittadini, del territorio ( quanto usano questo termine!!!), del Paese. Mai fandonia fu più spacciata per verità!  Ma i partiti hanno sempre vissuto spesso su questo ed i funzionari di questo hanno vissuto. Conosco persone che sono andate in pensione , con una buona buonissima pensione, senza aver mai fatto un giorno di lavoro- diciamo cosi- tradizionale, senza mai aver timbrato un cartellino, senza mai aver dovuto rispettare un orario. Vivere di politica è diventato un mestiere che rende se sei capace, furbo e qualche volta anche intelligente; rende.Hanno cominciato ( e cominciano) da giovani, facendo per lo più i portaborse a personaggi già navigati e maturi, sposando le cause di questo o quello che in quel momento ha potere e gloria. Hanno poi sgomitato, si sono dati da fare, si sono fatti aiutare, si sono messi in luce all'interno del proprio schieramento, conquistandosi prima uno sgabello, poi una sedia, poi una poltrona. Più o meno questa la strada seguita dai più. E allora sono stati ( o sono) consiglieri comunali ( o consigliere in qualche Ente pubblico), consiglieri provinciali, poi assessori ( naturalmente per quelli che militano nelle maggioranze di governo)  poi se va bene anche sindaci o presidenti. Se va benissimo c'è poi anche il salto in Regione se non addirittura in Parlamento. Passano gli anni, qualche sistemazione si trova comunque, si lascia Fano e si va in qualche altro Comune, si lascia la piccola cittadina e si va in Provincia, si lascia la provincia e si va ....senza interruzione. Questo è mestiere! Ma quando parlano urlano per difendere i precari, poi gridano perchè le nuove generazioni abbiano un lavoro ma loro hanno passato la vita, se vogliamo, a spese nostre, compresi i precari ed i senza lavoro. In questa brevissima e lacunosa carrellata, infine, non vorrei dimenticare i vecchi tromboni: quelli che hanno ricoperto cariche e carichette molti anni fa, che per carenze loro e per manovre sbagliate sono finiti fuori dal giro ma che non vogliono arrendersi all'evidenza del passare del tempo e dell'anonimato ed allora ad ogni cader di stagione intervengono dicendo la loro su questo o quell'argomento aprofittando della generosità dei mezzi di informazione che ospitano i loro interventi  che nessuno legge e che nessuno ( giustamente) considera se non per quello che sono: il niente. Dice qualcuno:lo fanno per sentirsi vivi. Bene! Ma invece di scrivere potrebbero andare in bicicletta o fare volontariato, sarebbero utili per se stessi e per gli altri. Forse però è chiedere troppo.

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