giovedì 31 maggio 2012

IL VIALE E LE MURA

Gli alberi in fila uno dietro l'altro
come soldatini in parata
proiettano lunghe ombre
sulle antiche mura
le cui pietre poste l'una sull'altra
sembrano la pagina a scacchi
di un vecchio quaderno d'aritmetica.
Mi  par di vedere tra le ombre
degli alberi comparire e poi scomparire
una figura, come di persona
che gioca a nascondino.
In cima al torrione diroccato
una tortora solitaria
ripete all'infinito il suo noioso verso
come un monocorde lamento.
All'improvviso da dietro le mura
sbuca veloce una ragazza in bicicletta,
sorride e saluta con la mano
e poi via pedalando.
Passandomi accanto
avrà capito e miei pensieri?
Resto fermo per un attimo
poi rispondo al saluto con la mano
non so nemmeno io perchè
quando già lei non c'è più.



martedì 29 maggio 2012

LA STANZA BUIA

La stanza buia,quattro lame di luce
segnano il muro, come una scritta
vorrei leggerne le parole
ma preferisco chiudere gli occhi
per scomparire in un sogno.
Dalla finestra chiusa
filtrano i suoni della strada
rumori di traffico e di voci;
note di una musica lontana
rimbalzano sui vetri
mi sembra di conoscere la canzone
provo a ricordarne le parole
 e sussurro il motivetto
una vecchia, famosa melodia
che accompagnava sempre
feste da ballo e serate.
Motori, voci, note, un vero concerto
avrei voglia di riaprire gli occhi
prima che il sogno svanisca;
tra le palpebre socchiuse
rivedo le quattro lame di luce nel muro
forse sono veramente parole
a formare una frase, un verso
dovrò capire,prima o poi,
 e intanto la musica svanisce
fuori dalla finestra chiusa.





lunedì 28 maggio 2012

LA CORSA DEI SACCHI

Per capire bene l'immagine aiuta molto aver assistito veramente ad una corsa dei sacchi, lì dove i concorrenti sono infilati sino alla cintola in un bel saccone di iuta legato alla vita e così imprigionati devono correre ( si fa per dire) verso un traguardo che, per lo sforzo appare lontano, lontanissimo. Sballottolano, inciampano, cadono, si rialzano, camminano a fatica e poi ricadono, sudano, rossi in viso, fanno una fatica del diavolo e magari alla fine-dopo tutta quella sudata- non arrivano neanche alla meta. Bene: se teniamo in mente questo abbiamo l'immagine esatta della corsa alla quale stiamo per assistere da adesso sino alle attese ed agognate elezioni comunali del 2014, quando dovremo eleggere ( se andiamo a votare) la nuova giunta ed il nuovo sindaco.I piedi nei sacchi ce l'hanno già infilati in diversi, a cominciare dal consigliere regionale Giancarlo d'Anna, al vice presidente della Provincia Davide Rossi, all'assessore provinciale Renato Minardi, all'assessore comunale Riccardo Severi, all'assessore alle feste Santorelli,  e qualche altro sognante personaggio più o meno sconosciuto ma che sogna...sogna. Per esempio: l'uscita pubblica di qualche giorno fa dell'ex sindaco PD Cesare Carnaroli, sulle cui ceneri è sorta la fortunata carriera di primo cittadino dell'attuale capo Stefano Agussi, che ha tenuto a farci sapere che loro (PD) sono pronti e ci saranno ( io fossi qualche suo compagno  mi toccherei tanto per  fare i debiti scongiuri) che significato può avere se non quello di mettersi già in fila, prima degli altri? Non vorrà mica partecipare anche lui alla corsa dei sacchi? Però...sai, forse, è probabile...Poi in lista di attesa  ci sono anche i nuovi fenomeni paranormali: ad esempio gli amici di Beppe Grillo, i 5 stelle super star che si sentono già investiti di compiti da Messìa; a noi la sedia di sindaco che siamo la novità! E via via anche i rappresentanti di tante altre piccole formazioni esistenti a Fano che sperano sempre nel miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ne sentiremo delle belle, strada facendo e ne dovremo subire di cotte e di crude, nelle pagine dei giornali, nella TV locale, nei manifesti, nelle radio perchè ognuno avrà da dire la sua e pontificare inventandosi battaglie per Fano e per i fanesi che non arriveranno mai a nessuna conclusione. Ultima annotazione: il sindaco uscente Agussi chi appoggerà con i suoi voti ? Chi sarà il suo candidato a primo cittadino o la sua candidata? Perchè io ho una mia idea in proposito: non aiuterà nessuno della lista " La tua Fano"( da cui egli stesso proviene) ma piuttosto spingerà fortemente per far eleggere la consigliera regionale Elisabetta Foschi. Provare per credere. Sarò certamente smentito a fischiate ma...staremo a vedere.

sabato 26 maggio 2012

E' GIA' DOMANI

Profumo di donna,
l'ombra che accarezza il muro,
c'è silenzio nell'aria
conto nella mente
i passi che ci separano.
Alle mie spalle
il profumo è il tuo profumo
di sempre, indimenticabile
la tua mano afferra la mia
i tuoi capelli mi sfiorano
ed è già domani.


giovedì 24 maggio 2012

IL TEMPO CHE PASSA

In quella lunga strada bianca e polverosa
non tornano più a giocare i bambini
non volano in cielo gli aquiloni
le rondini sono sempre più rare e silenziose
gli insetti e i fiori vivono solo in piccole aiuole
prigioniere di muri, mattoni, reti,cemento
anche l'aria sembra avere orari e limiti
e non c'è più respiro negli alberi e nei prati.
Quanto appariva grande quella strada,
 lunga e senza fine tanto da toccare le nuvole
c'era spazio per i nostri sogni ad occhi aperti
l'universo di una età che arriva e va
così veloce e così curiosa a capire
la voglia di fare e non sapere
che essere adulti vuol dire stare
soli con se stessi e che nulla vale
quanto la carezza ed il sorriso di un genitore.
In quella lunga strada bianca e polverosa
resteranno solo ricordi e sogni.




domenica 13 maggio 2012

L'INCANTO

Aghi di pino
tappeto di foglie
profumo di resina
i passi muti
voci lontane
oltre la siepe,
un filo d'erba in bocca
per sentire
il sapore della terra.
Disteso sul prato
ad ascoltare
 il leggero ronzìo
di un'ape
che corteggia il fiore.
Un angolo di giardino
che confina
con l'universo
e le antiche pietre
sono segni
 di tempi lontani.
Sembra un sogno
fino a che il richiamo
della madre,
ripetuto più volte,
rompe l'incanto.







venerdì 11 maggio 2012

MUSICA

Come è triste
questa musica
che sa di pioggia
e di polvere.
Le note
attraversano
il cielo
scendono tra i rami
e scorrono
nelle cortecce
rigati di lacrime.
Un lampo
e il tuono, forte
fa tremare la terra
come trema
il nostro cuore
scosso dal dolore.
I fari sono raggi di luna,
 tagliano la strada
e seguono le note
che si perdono
 non si sa dove.
Come è triste
quella musica
che si allontana
lasciando segni
sulla  pelle
come ferite
tracciate nel muro.


giovedì 10 maggio 2012

LE SCALE DELLA VITA

Prendiamoci per mano
e saliamo insieme le scale
che nel tempo
sono sempre più ripide
e  dure a salire.
Erano veloci i passi
all'inizio
e saltavamo gli scalini
a due a tre per volta
in una gara di giovinezza
che ci donava la vita.
Dieci, venti, cento volte
salire e scendere senza fatica.
Le scale sono sempre le stesse
ma ora noi saliamo lentamente
gradino dopo gradino
tirando fiato al ogni passo
e per non mostrare
la nostra stanchezza
troviamo scuse
per fermarci un attimo.
" Ti ricordi quando..."
" c'era anche la zia di Roma"...
" il cane si chiamava.."
le gambe sono stanche
e nella pausa
appoggiamo le mani
alla vecchia ringhiera di ferro.
Ci guardiamo negli occhi
 sappiamo di fingere
ma sorridiamo alla bugia.
Prendi la mia  mano,
 saliamo insieme le scale
e non avremo bisogno
di fingere ancora.

lunedì 7 maggio 2012

INFANZIA

Il bimbo
sfida il temporale,
la barchetta di carta,
fatta con un foglio di giornale,
prende velocità
sul rigagnolo d'acqua
a lato della strada,
piove a dirotto
e il selciato è grigio
come il cielo.
La pioggia
schiaffeggia la barchetta
che barcolla e si piega
gira su stessa,si adagia
l'acqua scorre veloce
porta lontano il sogno.
Il bimbo
segue con lo sguardo
finchè non sparisce
e il suo viso
è bagnato di pioggia
 e di pianto.

domenica 6 maggio 2012

UN CASSETTO DI RICORDI

Credo che ognuno di noi abbia un angolo della memoria e una vecchia scatola o un cassetto dove tiene riposti i suoi ricordi o piccole cose che aiutano a ricordare. Nella memoria forse le storie, gli avvenimenti, gli episodi che nel bene o nel male hanno segnato il nostro passato, negli oggetti riponiamo invece un segno materiale che ci riporta immediatamente al fatto perchè, come li vediamo abbiamo subito la proiezione della storia che esso contiene. Spesso sono cosette da nulla che hanno solo per noi un grande valore ma li conserviamo come se fossero gioielli. Ad esempio qualche pagella della scuola con i voti, le firme dei genitori,  i primi bigliettini ricevuti dalle amichette di classe, i segnalibro, il fiore appassito e irriconoscibile riportato a casa dopo una bella gita in campagna, le lettere scambiate con la fidanzatina andata lontana in vacanza con i genitori, immancabile la stella alpina regalata da chi era stato  in campeggio in alta montagna con il prete e l'Azione cattolica, e tanto altro che ognuno di noi ha messo da parte e conservato gelosamente e sentimentalmente. Chi più, chi meno. Io ho un cassetto strapieno, conservo persino la prima penna stilografica che ho avuto e poi quella che mi è stata regalata per la prima comunione che è di un  gusto assai discutibile e fatte apposta per quella ricorrenza : penna e matita tutte sfaccettate,il fuori sembra quasi madreperla.. Ho  alcuni quaderni a righe , reduci da anni di battaglie tra elementari e medie, con dentro qualche tema e qualche compito. Ancora ben conservati, invece, tre o quattro libri di Salgari, che mi piacevano tantissimo, e Venti mila leghe sotto i mari. E chi non  ha sognato avventure leggendo questi capolavori?  Ho tenuto  da parte persino il mazzetto di cambiali con le quali ho acquistato la mia prima macchina, utilitaria usata, da un salone che stava in via Roma. Non mancano anche le foto, naturalmente, ma per queste vale un  discorso a parte, almeno per me. Le foto " normali", classiche, sono tutte ben sistemate negli album e chiaramente documentano tutto il percorso della vita sino ai nostri giorni, unitamente ai " filmini" quando sono entrate nell'uso comune cineprese e telecamere. Nel cassetto invece conservo foto che da sole hanno rappresentato un momento, un episodio, una conoscenza fugace e niente più ma vissuti tutti con molta partecipazione. Stanno lì consumandosi un pò con il tempo, qualche piega, sbiadite negli angoli, la data segnata nel retro con la penna oramai quasi illeggibile  ma pronte a riportarmi alla mente fatti e cose non appena apro il cassetto e le vedo tra tutte le altre.
Sono contento di avere questo piccolo, grande archivio del mio passato, fatto di ricordi belli ma anche di ricordi tristi; in fondo rispecchia la mia vita. E sono convinto che ognuno di noi ne abbia uno; magari piccolo, magari dimenticato, ma ce l'ha.

venerdì 4 maggio 2012

PAPAVERI

Mille papaveri rossi, all'improvviso
erano apparsi davanti ai nostri occhi
nelle assolate  e morbide colline
che sovrastano il mare,
come se da una ferita della terra
fosse uscita una goccia di sangue.
C'era un piccolo alito di vento
che faceva muovere erba e fiori
e sembrava davvero che fossero onde
di un mare diverso da tutti gli altri.
Quei mille papaveri
sono ancora nei miei ricordi
e mai potrò dimenticare
la meraviglia ed il sorriso
che aveva acceso nei tuoi occhi
quella lunga pennellata di rosso
che colorava così forte
i  grandi prati pieni di luce.
Forse ci saranno ancora
o forse ci saranno case e strade
e gente che passa, auto che corrono
rumori che uccidono, veleni nell'aria.
Ma io li vedo ancora,
come se fosse adesso
il momento felice della scoperta,
e niente, nessuno,potrà cancellare
questo ricordo: mille papaveri rossi.



giovedì 3 maggio 2012

VESTIAMOCI DI PRIMAVERA

Vorrei che il mio cuore
ospitasse i tuoi sogni
perchè i miei sogni
sono già nel tuo cuore.
Vestiamo gli abiti della primavera
prendiamo quel piccolo sentiero
che si perde all'orizzonte
e andiamo verso le colline
o verso il mare
o prendiamo il volo
come le rondini;
due passi, cento chilometri
il tempo senza tempo
 soli con noi stessi
in una bolla di sapone
che non ha bisogno di colori,
 noi e il silenzio.
Il sogno che diventa realtà
e il cuore che batte forte.

martedì 1 maggio 2012

SILENZIO

Fermati un attimo, un solo attimo
ascolta il silenzio che c'è intorno
anche la natura sembra tirare fiato
e aspetta che qualcosa accada
trattenendo il respiro.
Gli alberi, gli uccelli, gli insetti
sono diventati muti per incanto
e i rumori di sempre,
i soliti rumori della vita quotidiana
sono spariti, cancellati dalla scena.
Dura un attimo, un attimo solo
ma se chiudi gli occhi
e ti lasci andare a questa magìa
l'orologio non segnerà il tempo
del pendolo che non si ferma mai
ma batterà le ore del cuore
che non hanno nè inizio nè fine.
E solo un leggero fruscio
di pioggia che cade leggera
metterà fine al sogno
e la natura tornerà
a far vibrare i suoi strumenti
ma tu hai vissuto un attimo
che non si ripeterà più.