Volevo scrivere la mia storia,
ho preparato tantissimi fogli bianchi
perchè ci sarebbe stato tanto da dire.
Mi sono seduto con la penna in mano
lo sguardo sulla prima pagina da riempire.
I minuti passano lenti, tic...tac...tic...tac
azzardo qualche parola:
" sono nato in Arcevia, il paese più bello..."
forse è troppo banale, meglio pensarci bene.
E penso, penso... stranamente la mia mente
divaga, cerca strade diverse,percorsi inusuali,
ma poi mi concentro:
la mia storia, la mia vita
non sono mica cose da poco!
Ricominciamo.
Ma la penna resta in aria, la mano ferma.
E le lancette dell'orologio sottolineano
il passare dei quarti, delle mezzore...
Poi finalmente capisco.
La mia storia è uguale a tante altre storie:
si nasce, si cresce, si spera, si vive,
si lavora, c'è fortuna e sfortuna,
riso e pianto, gioie e dolori,amori e abbandoni,
amicizie vere e false, delusioni e sorprese,
mentre si cammina nella strada della vita
le scarpe si consumano
e non ce ne accorgiamo.
A chi potrebbe interessare la mia storia?
Solo a me.
Raccolgo i fogli bianchi, ripongo la penna,
ci proverò un'altra volta...
chissà quando.
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