martedì 4 agosto 2015

ANDAVA..ANDAVA...

E andava, andava,
senza fermarsi mai,
senza riprendere fiato,
camminava con i piedi
in fiamme, le gambe stanche,
vedeva lucciole negli occhi,
aveva sete, aveva fame,
la strada era polverosa,
sporca, senza ombre
sotto un sole ardente,
non voleva parlare
non voleva pensare
perchè si era ridotto così?
Avrebbe dovuto riflettere,
pensare, ragionare,
confrontare le sue idee
con qualche amico
o qualche amica ed invece
si era fatto prendere
dalla rabbia e poi
 dalla disperazione senza pensare...
si era messo in cammino
per chiudere la porta
dietro le sue spalle
definitivamente.
Ma ora dove sarebbe andato?
Con chi avrebbe stretto
nuove amicizie,nuove conoscenze.
Forse avrebbe dovuto riflettere
ritrovare un po' di calma
per immaginare certezze
e non dubbi.
Aveva deciso di fermarsi
di sedere in terra
di riprendere fiato.
Per quanto tempo
 era stato così?
Non lo sapeva
e non lo voleva sapere;
ragioniamo aveva detto
a se stesso
e aveva ripreso la strada
del ritorno, verso la città,
incontro agli amici,
alle chiacchiere,alla noia.
Chissà perchè si era lasciato
andare alla rabbia
ma per il momento
non aveva risposte.
Se avesse avuto
ancora energie
si sarebbe messo a ridere. 
Si era guardato i piedi:
le scarpe era coperte di polvere
e tagliate in più punti.
Ecco,ora aveva un interesse:
doveva subito comperarne
un paio nuovo, belle, di lusso.
Diamoci da fare-si era detto-
prima che i negozi chiudano.


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