giovedì 30 giugno 2016

ERA IL TEMPO...

Era il tempo di mietere il grano
nelle vaste colline che circondano
il mio paese a perdita d'occhio.
poi, arrivavano i giorni della trebbiatura
sotto il sole cocente dell'estate.
A Ripalta di Arcevia
 tutte le famiglie dei contadini
si aiutavano a vicenda, spostandosi
da un podere all'altro
e si radunavano decine di persone,
ognuna con un suo preciso compito.
Il trattore rombava per ore
facendo girare una grande cinghia
che azionava la trebbiatrice
e l'alzipaglia che serviva 
a fare il pagliaio.
Polvere, sudore e ancora polvere
mentre i sacchi del grano 
venivano pesati  e poi riposti
in un grande capannone.
Poi arrivava l'ora del pranzo
mentre veniva azionata 
la sirena che,ululando,
chiamava al riposo.
Che mangiate!!! 
All'ombra,nelle sale della casa,
noi che eravamo "cittadini" e pallidi,
i contadini intorno a lunghe
stese di tela bianca poste in terra:
vino, acqua e limone, polli, conigli,
contorni, e ancora vino
e pasta al sugo e ancora arrosti.
Così fino a sera.
E i saluti, i sorrisi per il buon risultato
dell'annata e la partenza
in auto per il ritorno ad Arcevia.
Noi ragazzetti stanchi morti
a dormire sino all'arrivo in paese.

domenica 26 giugno 2016

SCROCCONI A VITA !

Tantissime volte, nel corso della mia vita  e della mia attività giornalistica( invitato a mille conferenze stampa quasi sempre tenute nei ristoranti e ad altrettante inaugurazioni sempre ricche di buffet) mi è capitato di incontrare gli immancabili "scrocconi" che-senza titolo alcuno-si intrufolavano del tutto indifferenti al tema dell'incontro e puntavano direttamente ai vassoi carichi di ogni ben di dio, alle pietanze, alle paste, ai gelati, al mangereccio in generale purchè commestibile e gratis.
Tra tutti si distingueva per l'assiduità e per la innocente faccia tosta che usavano, una felice coppia di dipendenti statali che non ne mancavano una, ma una che è una.Arrivavano puntuali, eleganti, tutti in tiro, si intrufolovano tra i presenti, aspettavano qualche minuto e poi...giù di corsa a quattro ganasce credo sino all'impossibile della capacità dello stomaco.
Poi se ne andavano,insalutati ospiti così come erano venuto.
Ebbene da allora sono passati molti anni ma...

L'altro ieri una Banca locale ha inaugurato la sua sede totalmente restaurata, che ha sede nel viale che porta alla stazione ferroviaria ( viale XII settembre) ed ha offerto a tutti i presenti un ricchissimo buffet.
Passo a bordo del mio scooter, lentamente perchè c'era molta gente e...meraviglia delle meraviglie !!! chi ti vedo che sta per entrare nei locali aperti alla mangiata ?
La stessa, medesima coppia lasciata vent'anni fa.
Stessa tecnica, stessi vestiti, stessa fame.
Che costanza!!! Ancora sul campo, sempre presenti, moglie e marito, fedeli nei secoli, ai buffet e allo scrocco.


venerdì 24 giugno 2016

IL VENTO CALDO DELLA SERA

Il vento caldo della sera
portava sapore di mare
profumi di erbe e di creme,
mille passi sino a riva
per bagnarsi i piedi 
nell'acqua salata
e poi camminare sulla sabbia
lasciando segni nel tempo.
Nell'aria note di musica
proveniente da un locale
pieno di gente allegra,
era il sogno di tutti
poterci andare almeno una volta
con le ragazze 
appena truccate in viso,
scarpe basse,camicetta
 e pantaloni stretti alla caviglia.
La pista stracolma di coppie,
un caldo infernale,
occhi languidi e,nel più bello,
il treno che passa fischiando
e cancella ogni sogno.
Camminando,gli zoccoli di legno,
calzati ai piedi,
rintoccano sul selciato
con un suono secco e duro,
un rumore fastidioso
nella calda serata
ma noi ridiamo 
e continuiamo ancora più forte.
Quando andremo a ballare
in quel locale? 
Speriamo che le ragazze vengano
purtroppo
accompagnate dai genitori
ma tanto... meglio di niente.
E la mattina dopo, sulla spiaggia,
distesi sulla sabbia,in circolo
con gli zoccoli in mano
e la filastrocca:
" sal vin, sal pan,
sal vin de san Giulian..."
e via di corsa a fare il bagno.

mercoledì 22 giugno 2016

VORREI ADOTTARE...

Vorrei adottare un cagnolino,
 un gattino e un canarino,
un'ochetta e un porcellino
e se spazio mi rimane
anche le galline nane.
Poi...
vorrei adottare  un'amichetta
e tenerla stretta stretta,
coccolarla nel mio petto
come fosse un coniglietto.
Quante cose vorrei fare
per poter accontentare
le mie amiche animaliste
che hanno l'aria sempre triste.





domenica 19 giugno 2016

RICORDI

Ricordo
 il sussurro leggero del vento
tra rami e foglie argentate
in riva al lento fiume;
ricordo
il profumo dolce e penetrante
degli ombrosi alberi 
che tingono di verde 
il centro città;
ricordo
gli odori del mare, del porto,
le grida dei marinai a bordo
a salutare gli amici nelle banchine,
il grido dei gabbiani
il passare veloce del treno
e le corse sulla sabbia bagnata;
ricordo 
i mille avanti e indietro
senza sosta
lungo i cento metri del corso cittadino,
a ridere con gli amici
ma soprattutto a lanciare sguardi
alle graziose fanciulle
che incrociavamo nel passeggio;
ricordo
 l'emozione del primo amore,
nato durante una timida festa da ballo
con dischi a 45 giri e musiche lente
americane e canzoni italiane di Mina,
Gino Paoli, Vanoni, Nico Fidenco; 
ricordo
tanto altro che fa parte della mia vita
e che ho scritto nel libro della mia esistenza.


sabato 18 giugno 2016

IL FIORE

Era un fiore grande e carnoso
che portavi,fermato con grazia,
 nella tua camicetta
bianca dai ricami rosa.
Eri bella e tu lo sapevi,
dal volto pallido e trasparente
e una cascata di capelli biondi
che facevano da cornice.
I tuoi occhi azzurri
sembravano spicchi di cielo,
ma il tuo sguardo
spesso era lontano e freddo
e non invitavano all'incontro.
Chissà perchè mettevi quel fiore,
dai colori forti, decisi, sanguigni.
Doveva parlare per te?
Essere la tua voce?
Qualche volta sfioravi i petali
accarezzandoli con le dita,
forse a seguire un pensiero,
o per cercare di mettere ordine
nel quaderno dei tuoi sogni.
Poi,un giorno,all'improvviso,
 sei partita
per andare lontano
in una grande città senz'anima.
Nulla è rimasto di te
in questo piccolo paese
se non il ricordo della tua bellezza
 e di quel fiore grande carnoso
che spiccava nel candore
immacolato della tua camicetta.








mercoledì 15 giugno 2016

PAPAVERI

In un mare verde di spighe
 e di cespugli d'erba
spicca sopra ogni altra cosa
una grande macchia rossa
di papaveri aperti sole
simile a gocce di sangue
di una ferita appena violata.
C'è silenzio intorno
e le rondini volano basse 
in cerca di insetti,
forse sentono già la pioggia
che verrà a lavare la ferita
ma i papaveri resteranno
tra le spighe,
fino a che i petali cadranno
e spariranno tra la terra e il sole.





lunedì 13 giugno 2016

TRA UN SECONDO...

Gli aveva detto:
"aspettami,
 arrivo tra un secondo,
giusto un pò di tempo
per un'occhiata intorno...";
lui,senza alcun sospetto,
le aveva detto subito:
" son qui e qui ti aspetto,
fai pure senza fretta,
io intanto nell'attesa
fumo una sigaretta".
Era passata un'ora,
ne eran passate due
poi il mezzogiorno e sera
ma ancora lui ci spera.
E' quando arriva notte
e si fa buio pesto
che a lui, tonto de mamma,
gli viene un gran sospetto:
" avrò capito male?
Lei mi aspettava altrove?
Chissà la poverina
quanto starà piangendo..."
Domani le telefono
e chiederò perdono,
ma non so dove abita
e non conosco il nome,
mi aveva solo detto
che ero il suo grande amore
e per farmi contento
di euro,per un quarto,
solo ne ha chiesti cento.
 Quanto starà soffrendo,
povero amore mio,
adesso che gli manco,
chi paga al posto mio?




giovedì 9 giugno 2016

UNO SGUARDO

A volte uno sguardo
dice più di mille parole
ed io vorrei ancora
incrociare i tuoi begli occhi
tristi e sereni;
sorridono le labbra
ma l'infinito 
del tuo sguardo
chissà dove si trova,
forse oltre le nuvole
oltre il tempo che passa 
e lascia orme nel cuore
che nessun mare in tempesta
potrà cancellare.

martedì 7 giugno 2016

IL PENSIERO

Il pensiero, come un sospiro
mi avvolge nella notte senza stelle
e la luce di una bicicletta 
che taglia la strada è come una lucciola
in un immenso,infinito campo di grano.
Il cielo è buio come è nera la terra,
il mare è così lontano
che posso solo immaginare
le parole che sussurra alla spiaggia.
Il pensiero attraversa la mia mente 
come una lucciola
in una immensa distesa di sogni.