lunedì 21 febbraio 2011

CARNEVALE A GO GO

Carnevale benedetto, carnevale maledetto, carnevale da buttare, non si sa più che cosa pensare.I laudatores parlano sempre in " issimo": bellissimo, divertentissimo, nuovissimo, affollatissimo, seguitissimo,ecc. Idee nuove, dicono gli interessati, abbiamo spremuto i cervelli come limoni( poco succo?), ne abbiamo inventate di tutti i colori e di tutti i sapori e giù lodi, soprattutto a se stessi, naturalmente. Pista di ghiaccio( di fronte al Politeama)- che è stata l'idea più balzana e fuori posto che si sia mai adottata a Fano sin dai tempi dei romani-; paladivertimenti in Sassonia- una struttura di plastica come quelle delle feste paesane-; lotteria di carnevale con premi originalissimi e cioè: auto, scooter, bicicletta elettrica, bici,... insomma tale e quale alla sagra dei garagoi! Poi il boom: ci sono quattro carri nuovi!!! Quattro carri nuovi... un sogno, una chimera, una cosa dell'altro mondo. E gli anni scorsi? e le edizioni passate? Evidentemente un bluff.  Da non credere: al carnevale di Fano ci sono i carri allegorici, i colossi in cartapesta: che novità. Ma... ci sono sempre stati, e grandi e belli e geniali e colorati e gustosi ed originali; sempre per decenni. E allora? Basta solo riempirsi la bocca di immenso. Novità! Forse la vera novità è stato il dj Francesco. E giù consentiteci mille fragorose risate. DJ Francesco. Almeno DJ Francesco ce lo potevano risparmiare. Fa il passo- devo dire per obiettività- con altrettante baggianate che sono state rifilate negli anni passati con la Marini (5 secondi di presenza) ed un certo avvocato Marazzita, allora molto in voga ed illustre sconosciuto ai più, naturalmente pagati salatissimi.Le comiche finali poi arrivano con i conteggi fatti da cronisti benevoli e da dirigenti interessati sulle presenze numeriche del pubblico. Talmente inventate e sballate ( penso, per il freddo, a qualche bicchierino di grappa bevuto in più) che discordano tra loro non per qualche decina o per qualche centinaia ma addirittura per migliaia. Quarantamila presenze, sessantamila, ottantamila, ognuno spara la sua cazzata senza ritegno, senza vergogna tanto...La città del carnevale- Fano- sopporta rassegnata, indifferente, apatica, accetta come accetta qualsiasi altra baggianata, qualsiasi  altra trombonata, ingoia e manda giù tutto. Oramai non ci si ribella più a nulla, si accetta purchè siano gli altri a proporre. Ed il brutto è che purtroppo c'è sempre qualche fesso che propone, che ha da offrire. Offrire che cosa? Non importa, basta che offre.

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