Piccole cose, cose da nulla ma vorrei ricordare questa fine estate, dal sapore settembrino ma caldo e invitante, vorrei ricordare il mare così calmo e la spiaggia senza più folla e rumori, i gabbiani che si inseguono gridando e che si fanno ogni giorno più invadenti e impertinenti, passando a basso volo tra gli ombrelloni rimasti ,sfiorando i pochi bagnanti che ancora godono di questa atmosfera d'altri tempi. Qua e là c'è ancora qualcuno che si avventura in acqua e fa il bagno o cammina lentamente lungo la riva . Le voci arrivano distinte anche se molto lontane e qualche volta si afferra chiaramente, per il parlare, che sono gli ultimi villeggianti che allungano il soggiorno per vivere ancora l'inattesa lunga coda di agosto. E pensare che solo qualche giorno fa il lungomare formicolava di gente allegra, chiassosa, festaiola e bande di ragazzetti e ragazzette davano il loro abbondante contributo. E su tutti e su tutto la fastidiosa ma inevitabile colonna sonora delle suonerie dei cellulari tenuti in mano, nelle borse, dentro il costume, a penzoloni dal collo, sotto gli ombrelloni, sulle sdraio, in acqua, persino mentre fanno il bagno; e dopo il trillo ( di svariate musiche e tonalità sino all'abbaiare del cane) la tragedia delle conversazioni che tutti sono costretti a sentire senza poter sfuggire alla condanna. Ne ascolti di tutti i colori e di tutti i sapori e più ti allontani e più ti inseguono, inesorabili e mortaccini. Per fortuna , almeno questa condanna, è finita. Sino a qualche giorno fa ci sono stati gli ultimi saluti tra amici di spiaggia, tra parenti che ripartivano per le loro città di residenza e quelli di Fano, tra giovani che si sono conosciuti questa estate e che hanno legato bene per qualche giorno o per qualche settimana, tra vicini di ombrellone. Abbracci e baci, scambio di promesse ( che non verranno mai mantenute), scambi di numeri telefonici, qualche lacrimuccia.
Ma io desidero ricordare solo piccole cose, cose da nulla, questa bella fine estate che ci accompagna ancora in un settembre che vorrei non finisse mai.
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