giovedì 15 settembre 2011

SPIGOLATURE DI FINE ESTATE

Come ho già detto, scrivo per ricordare questa splendida fine estate nè prevista nè immaginata. Ieri, 14, è stata sicuramente la giornata più bella di tutta la stagione, almeno per coloro che hanno potuto godere il piacere di stare al mare e al sole. Acqua mai vista, temperatura piacevolissima, lungomare tranquillo, un piccolo sogno per noi poveri provinciali.
Sembrerà strano ma il giorno prima, bello e comunque gradevole, nel giro di poco più di mezz'ora, ho fatto tripletta con i miei amici rompiminchioni, nel senso che tutti e tre sono riusciti a raggiungere il mio ombrellone e ad accostarsi pericolosamente. Per fortuna che qualche santo ci ha messo benevolmente le mani ed alla fine me la sono cavata poi non tanto male. Perchè? Perchè nell'incrociarsi dalle mie parti si sono annullati a vicenda. Spiego. Il primo ad arrivare e colpire alle spalle è stato ( per fortuna il meno pericoloso ed il più simpatico) l'amico che ha sempre problemi di gnocca. Mi ha salutato, ha cominciato a parlare- naturalmente del solito tema- si è seduto sul mio lettino poi visto che ce n'erano altri liberi, si è sistemato comodamente vicino a me, sotto l'ombrellone. E via fiumi di parole. Pochi minuti e vedo da lontano il pittore fallito che già punta nella mia direzione e fa cenni con la mano. " Due insieme no! "dico tra me già disperato. E cerco scampo. Comincio a parlare fitto( non so neanche che cosa ho detto)  con l'amico che mi sta accanto, faccio vedere che siamo in piena discussione. Funziona perchè il pittore, arrivato nei pressi, rallenta, tentenna, non sa se attaccare o girare l'angolo, accenna un saluto al quale io rispondo appena. Si gira e se ne va. Tiro un sospiro di sollievo e mi rimetto in posizione distesa. Passano pochissimi minuti che torna il terrore. Questa volta è il pessimista, il rompiminchioni per eccellenza. Lo vedo subito perchè porta in testa un berretto con la visiera e gira in canottiera. So che con lui far finta di discutere non serve ma non so proprio cosa fare. Lentamente mi giro di spalle, mi faccio piccolo e spero in Dio. Niente da fare. Pochi secondi dopo è già vicino a me, mi chiama, mi giro, vede che sono in compagnia, sicuramente non lo conosce e allora non azzarda i soliti piagnistei apocalittici. Ma apre bocca:" viene ancora al mare?"  " No, sono in montagna"  avrei voluto rispondergli ma sono troppo educato e allora" Caspita, con queste belle giornate! Guarda oggi che bellezza". Coglie l'occasione per sparare la sua sfigata:" si ma può darsi che stasera cambia, sento qualche dolore alla schiena". Ma vaffanc...!!  Ho sulla punta della lingua questo che non ho detto:" ma ci arrivi fino a domani? Perchè cosi mi organizzo". Ma ho taciuto. Non ha osato andare oltre ed ha girato i tacchi. Mi è andata bene. Ma ho una fortuna: che i tre rompiballe li incontro solo al mare; d'inverno tiro il fiato ( e non solo).

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