giovedì 8 settembre 2011

SETTEMBRE: SONO FINITI IL SOLE E LE ILLUSIONI MA ARRIVANO I ROMPIMINCHIONI

Settembre, comunque sia è finita l'estate. Il sole è tiepido, l'acqua del mare è frizzantina se non addirittura fredda, la spiaggia Lido è frequentata solo da pochi nostalgici e da qualche decina di iscritti alla terza età venuti a Fano per " vacanza mare mese settembre 300 euro tutto compreso colazione a parte pranzo ombrellone cena si vedrà". Si ripete, insomma, il rito di tutti gli anni. Fino a pochi giorni fa affollato e chiassoso, pieno di gente e di ragazzini scatenati ( gli italiani si sono rimessi a fare figli ) il lungomare sta tornando territorio quasi esclusivo dei gabbiani che si avvicinano sempre più alla riva, gironzolano prepotenti tra gli ombrelloni, mangiano tutto quello che trovano, si posano sui lettini vuoti, gridano come dannati  e se non ti sposti ti vengono anche addosso . Purtroppo però non ci sono solo loro e qui vengo al punto dolente. Ognuno di noi ha amicizie sia maschili sia femminili che sono un pò rompiballe, un pò insopportabili, noiose, petulanti e quando si incontrano, prima ancora che si avvicinino ti viene già l'orticaria e una fitta allo stomaco. Ed io non faccio eccezione. Non tanti, per fortuna, tre o quattro ma sono  micidiali. Tre amici ed una amica, tanto per restringere il giro. D'estate ( perchè anch'essi frequentano il Lido) riesco in qualche modo ad evitare assai spesso i " faccia a faccia" usando le tecniche che adottiamo tutti: nascondersi  tra i vicini appena li vedi la lontano, far finta di parlare al cellulare e girarsi da un'altra parte, distendersi sul lettino a pancia sotto e cosi via. Ma adesso? La spiaggia è desolatamente deserta, gli ombrelloni sono chiusi,  i vicini se ne sono andati da un pezzo. E i rompiballe ti vedono da lontano, ti puntano già a cento metri di distanza, si avvicinano di corsa. Sei preso dal panico, non  sai cosa fare è già questo ( o questa) ha raggiunto la tua postazione e... sei finito. Porto un esempio per tutti tralasciando gli altri tre ( l'amica mi parla sempre delle sue malattie, un amico ,pittore fallito, sempre dei suoi capolavori e l'altro dei suoi problemi con la gnocca). Questo amico è peggiorato nel tempo. Lo conosco da una vita, simpatico ed accettabile fino a qualche anno fa, ora è sempre più pessimista, sempre più scontento, sempre più convinto di essere alla fine della sua esistenza ( in verità sta benissimo).E perciò, ogni volta:" Marcello, anche questa estate l'abbiamo( mi ci tira sempre in mezzo)  scampolata!!! Speran ben...".  Oppure:" teniamo duro fin che dura!", " Hai fatto il bagno? Ce la fai ancora? Io non mi azzardo neanche", " ci arriveremo a questo inverno?" mi chiede in dialetto e via di questo passo. A giugno ero più disponibile e più paziente, rispondevo con un sorrisino mentre mi allontanavo di corsa con una scusa; a luglio era già un pò meno sorridente e rispondevo con un borbottìo incomprensibile mentre cercavo il modo di non farmi vedere che facevo scongiuri di quelli ad alta efficacia, ad agosto...quando mi ha detto " anche questa estate l'abbiamo scampolata" ho pensato bene di mandarlo a fanc... a tutta birra. Ma non deve aver capito perchè ieri , appena ci siamo incontrati al Lido mi ha detto:" cum va? " ed io educato:" bene, peccato che arriva l'inverno". Non  l'avessi mai detto:" ma.. ci arriveremo ? " mi ha risposto amaro. Penso seriamente al veleno.

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