domenica 6 novembre 2011

AMICI SCONOSCIUTI

Sicuramente è frutto dei tempi; andiamo di corsa, facciamo tutto in fretta, non ci guardiamo intorno, non vediamo, non ascoltiamo. Sono convinto che se chiedete ai più di dirvi cosa c'è nella strada in cui abitano non sanno rispondevi, non ricordano neanche l'albero dove portano a fare pipì il cane, forse non ricordano neanche il nome della via. Si consuma, si spende, si brucia. Basta parole, basta dialogo: si usa solo il cellulare per mandare messaggini, corti, cortissimi, spesso  con i "segnetti" e le "faccine", null'altro. E i giovani crescono in questa atmosfera marziana, conosco sempre di meno la lingua italiana, conoscono sempre di più l'ignoranza e la piattezza delle idee. E i genitori, volenti o nolenti, si adeguano e si comportano allo stesso modo. Dico questo per riprendere un discorso fatto già a suo tempo quando aveva appena iniziato le prime esperienze di Facebook  ed oggi ne posso parlare con più esperienza. Intendo riferirmi alle famose amicizie richieste, cercate, disperate, assommate, sbandierate, presentate su punta di lancia come tanti trofei: cinquecento, mille, duemila, cinquemila, raccattate in ogni dove pur di avere qualche numeretto in più degli altri. Lo svilimento totale del significato di amicizia- che è per fortuna tutt'altra cosa- tanto da far coniare il famoso" chi trova un amico trova un tesoro". Queste amicizie fesbuchiane( mi si permetta di chiamale così)sono spesso nascoste dietro immagini fasulle dell'individuo ( maschio o femmina che sia) : maschere, figurine, personaggi dei cartoni animati, animaletti vari , attori ed altro; tu quindi non sai chi hai di fronte perchè, salvo le rare eccezioni di richieste fatte da persone che tu già conosci, per il resto scaturiscono o dalla furia selvaggia di superare gli altri nel numero degli amici o dalla pubblicità che i richiedenti vogliono utilizzare per propri interessi(anche se a volte innocenti). Quindi sono bar, sono ristoranti, sono esercizi commerciali, saloni di auto e moto, profumerie, erboristerie, pizzerie, venditori di prodotti vari e via di questo passo. E l'amicizia? Non conta nulla , è solo puro e semplice interesse. Poi ci sono anche le note simpatiche, le note senza senso, le stupidaggini più clamorose spedite dall'uno all'altro senza badare nè ai contenuti nè all'intelligenza di chi invia e di chi riceve. E' insomma una specie di festival dove tutti si esibiscono ma senza badare agli altri: ognuno per sè, come in un mondo di sordi, un girone infernale. E le amicizie? Come nascono muoiono, credo. Senza senso e senza un perchè. Ad un certo momento spariscono, non ti considerano più, sei un numero già superato e sfruttato. Si diradano i saluti, i ciao, i segnettini, le parentesi, le virgolette, i puntini, le faccine. Piomba il silenzio, l'indifferenza ma la bolgia rimane perchè ai tanti che se ne vanno subentrato tanti altri che ti chiedono di diventare amici. Amici di chi? Amici di che? Ma chi sei? Chi si nasconde dietro quell'animaletto peloso, dietro quella figurina da cartone animato, dietro Zorro, dietro la foto di una bimba sorridente? Non lo sapremo mai. E l'amicizia, quella vera? Quella fatta di rapporti umani, di voglia di ascoltare, di parlare, di confrontarsi, di capire; sta perdendo molti punti in borsa, sta rischiando il fallimento, la catastrofe, il default, come si dice di questi tempi. Ma credo che non interessi proprio a nessuno. A proposito: c'è qualcuno che potrebbe darmi la sua amicizia? Il mio numero è scarso, in bacheca.

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