venerdì 25 novembre 2011

CHI TROPPO IN ALTO SAL CADE SOVENTE

Non è di oggi nè di ieri ma è male antico: sentirsi gonfi e tronfi, pieni di se stessi perchè si occupa un posticino nella società, anche minimo ma ritenuto superiore a coloro che stanno ( o si immagina che stiano) un gradino un pochino più sotto. Quando Totò diceva " siamo uomini o caporali" faceva proprio riferimento a questo. Il caposcala si sente più importante dell'inquilino, il caporale più di un soldato semplice, un bidello più dello studente, l'infermiere più del dottore e via di questo passo. E' l'assoluta mancanza di conoscenza dei propri limiti, dei propri compiti, delle proprie capacità: è la voglia innata nell'uomo ( in buona parte non totalmente per fortuna) di  sentirsi qualcuno, di contare qualcosa anche se nello stretto limite dei metri di casa o del posto di lavoro. Oggi però si sono superati tutti i limiti e la mediocrità dell'individuo e di contro la sua ambizione stanno soffocando il vivere civile della nostra società mettendo a dura prova la nostra pazienza e la  nostra sopportazione. Tutti sono convinti di poter comandare, di imporre, di decidere anche per gli altri senza un briciolo di ritegno e di giusta misura. " Io"..."io ho detto che...", " io ho deciso...". " ho creduto bene di fare questo..." e così si fa mentre il cittadino, l'individuo non conta più nulla. Consiglieri comunali, assessori, sindaci, presidenti di qualcosa, vice presidente di qualcos'altro, responsabili di... ,membri di... purchè abbiano una carichetta pubblica da imporre, si gonfiano e partono in volo verso le cime di una mediocrità esasperante che quotidianamente ci cade addosso, opportunamente proposta e riproposta dai giornali, dalle TV, dai mezzi di informazione sempre pronti a dare il loro interessato appoggio sino a che ...dura, per poi cambiare rotta quando il pallone troppo gonfio, inesorabilmente scoppia. Nel linguaggio-che spesso fa a lite con l'italiano- usano ininterrottamente quattro o cinque termini di cui non conoscono l'esatto significato ma che fa tanto moda:" assolutamente si, assolutamente no", " location", " territorio", " trend", e poc'altro. Parlano di se stessi e delle cose che fanno come se stessero sempre lì per volere divino a salvare il mondo: e pensare che se stessero zitti ne guadagnerebbero e ne guadagneremmo tutti. E invece parlano, parlano, parlano, conferenze stampa, comunicati, riprese TV . E guai se si alza una voce a contraddire! Allora sono dolori. Non sopportano il contraddittorio, non sopportano la critica, non accettano il dibattito. " Se l'ho deciso io vuol dire che va tutto bene" e non si può avere pensiero contrario. E già qui casca l'asino. E' duro usare la testa specie se questa contiene poco cervello. E' vero, sono cambiati i tempi ed è cambiato il modo di vivere la società; tutti vogliono tutto senza faticare, senza fare gavetta, senza capire e studiare, non solo le materie di scuola ma soprattutto ciò che va fatto e ciò che non va fatto, in qualsiasi campo o lavoro, anche il più umile. Persino per piantare chiodi bisogna avere mestiere, figuriamoci per piantare buone idee. Da tempo anche a Fano i palloni si sono moltiplicati a dismisura, hanno riempito il cielo e l'orizzonte volando a chiacchiere. La politica è nettamente in crisi, esponenti di qualità non ce ne sono, i partiti sono stati soppiantati dai singoli  che fanno cricca e qualche funzionario pubblico ne approfitta e prende decisioni e potere che non gli spettano e Fano...paga questa mediocre situazione. Due giorni fa, naturalmente in una TV locale che da ampio spazio ai " vulon", ho sentito un assessore provinciale , presente ad una fiera nazionale di prodotti mangerecci ( salumi, formaggi, vini, tartufi ...) sostenere che più si pubblicizzano tali prodotti, più si vendono, più gli operatori ci guadagnano, più si salva l'economia non solo della nostra provincia, ma dell'intera Regione e addirittura dell'Italia. Non più industrie, quindi, ma salumifici, pecore, vigne e apparato digerente di ferro! Ma ci pensate?E intorno a queste teste vuote ruotano, per interesse, decine di personaggi che devono guadagnare e quindi suggeriscono, sponsorizzano, propongono, lodano,  complimentano, ruffianeggiano, spingono il pallone gonfiato verso la catastrofe con il sorriso sulle labbra.Sarebbe ora di fare basta: i mediocri restino tali senza coinvolgere gli altri ( i cittadini),i responsabili della cosa pubblica paghino per i loro sbagli, e i cittadini abbiano il coraggio di prendere a calci nel sedere gli inetti. Ma questo è un sogno.
Invece è realtà che i pallincini gonfi e tronfi, non sapendo più cosa dire e cosa fare, adesso litigano tra di loro, inveiscono ed infieriscono come vecchie suocere( senza offesa per queste ultime). Il capo tace, il capo è in difficoltà, il capo non sa più cosa dire; l'orizzonte per lui è sempre più nebuloso ed oscuro, delega persino i funzionari a prendere decisioni al posto suo. Siamo alla canna del gas. Ma tiriamoci su: la serata di Andrea Bocelli, dai prezzi scandalosi e fatta solo per persone facoltose, verrà trasmessa al popolo attraverso un maxi schermo. Pagato da noi, immagino. Ma che vogliamo di più!

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