venerdì 2 dicembre 2011

VIALE DEL TRAMONTO

E' un pò irriverente usare questo titolo " Viale del Tramonto" copiandolo da un famosissimo e bellissimo film degli anni 50 ma serve allo scopo. Nella pellicola il tramonto è quello di una affascinante attrice in là con gli anni e che non vuole arrendersi al ciclo mortale della vita, qui mi serve per essere più terra terra ma per parlare di un tramonto oramai vicino ( almeno secondo me) per alcuni amministratori pubblici che dovranno anch'essi-seppure contro le loro intenzioni ed i loro desideri-arrendersi alle vicende della vita ed anche e soprattutto alle disgrazie della politica.Certo è e sarà dura ed essi useranno unghie e denti per non mollare la presa ma gli sforzi saranno inutili perchè il tramonto-così come è stato per l'attrice del film-quando è nella storia non c'è modo di evitarlo, con una diffenza in particolare, che il personagio cinematografico aveva sulle spalle un bel pò di anni, mentre le nostre comparse sono ancora "giovani" e piene di ambizioni. Ma la strada , anzi il viale, è questo. Stefano Aguzzi, ad esempio, tra due anni, allo scadere del mandato, non potrà più ricandidarsi sindaco ( e questa è una bella cosa perchè dopo dieci anni, dicasi 10 anni non se ne può più) e per non perdere il treno e le buone abitudini, se vuol restare in pista dovrà optare per incarichi diversi, come ad esempio candidarsi in provincia presidente o  assessore. Mirco Carloni, consigliere regionale del PdL ed alleato del sindaco operaio lo ha già proposto proprio in questi giorni. Ma per essere eletto Aguzzi dovrà prendere tantissimi voti e soprattutto far fuori i rivali del PD che ricoprono quella carica ( giunta di centro sinistra) dai tempi di Noè. Certo a Carloni parlare non costa nulla  ma io credo che per Stefano sia impresa assai ardua se non impossibile. Ed allora, cosa farà il nostro amico? Si ritirerà in campagna come ha detto una volta? Speriamo.
E gli altri? A sostituire Aguzzi si propongono in tanti: tra i primi ad alzare il ditino è stato Santorelli( PdL) attuale assessore al turismo e alle feste allegre, poi la Cucuzza ( PdL), poi Severi ( lista civica la Tua Fano), poi Giancarlo D'Anna ( ex PdL e poi lista ribelli e affini) poi ci sono quelli del PD che sperano di tornare in sella alla poltrona: tra gli altri Renato Minardi ( assessore provinciale), Davide Rossi ( ass. prov.), Massimo Seri ( ass.prov.) e via di questo passo. Ma a guardare bene si capisce che sono sempre gli stessi che fanno il girotondo: da Fano a Pesaro, da Pesaro a Fano, tutti sul viale a passeggiare in attesa di... Ma, appunto, il viale per molti di loro sarà proprio quello del tramonto perchè nell'intero paese si sta verificando un cambiamento che inevitabilmente peserà anche sulle politichette locali. I partiti tradizionali si stanno sfaldando perdendo voti e identità, perdono figli e mogli e amici, si dividono in mille scheggie, ciò che era vero ieri non lo sarà più domani. I divetti che ci assillano e ci soffocano con le loro piccole cose fanesi ( che a loro paiono immense) dovranno fare i conti con la realtà. Ed il VIALE DEL TRAMONTO è vicino per tutti, o almeno, per molti.E allora nel frattempo facciano il pieno con le feste, le conferenze stampa, le riprese televisive, le apparizioni alle sfilate, le serate mondane a teatro ( di lusso), di belle arie cantate da Bocelli perchè...finirà la cuccagna, finirà: e chi si salverà da questa lunga passeggiata nelle buie strade della vita cittadina?

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