Una piccola strada ricoperta di ghiaia
un vecchio muro basso e contorto coperto d'erba
un grande cancello di ferro che cigola al vento
grandi alberi che puntano al cielo,
incrociando tra loro rami e piante di edera,
qualche volta, nelle notti chiare, spunta la luna
proiettando lunghe ombre tutt'intorno
come in un paese fantasma.
Su quel muro malandato e sconnesso
nei giorni di sole si scaldavano le lucertole
e noi ragazzi andavamo furtivi
sognando i cacciatori nella giungla
armati solo di un lungo filo d'erba
con un cappio nella cima
e tentavamo di catturarle senza mai riuscirci.
Ritrovo quel muro dopo tanti anni
ogni volta che percorro la stradina di ghiaia
e sempre mi tornano in mente
la giovanissima età, gli amici di giochi,
la caccia inutile alle lucertole,
il tempo che passa
e le pagine del libro della vita
che si accavallano e si inseguono
anche nei ricordi.
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