venerdì 30 marzo 2012

POETA: CERCHI CASA?

L'antico bastione Sangallo
L'assessore alla cultura Franco Mancinelli non  finirà mai di stupirci; riesce a condire di sugo anche il nulla. Non è mica da tutti! L'ultima idea che ha sparato ai cittadini fanesi alcuni giorni fa  è questa: per rinvigorire e rinvivire il vecchio e abbandonato Bastione Sangallo ha  deciso di far aprire nelle sue antiche sale un bel punto di ristoro ( immagino con bar, pizzette, piatti caldi e freddi, gelati e beveraggi vari) e...udite! Udite! " La casa del poeta". La casa del poeta...ma vi rendete conto? Erano secoli che i fanesi aspettavano, bramavano, desideravano, chiedevano che si aprisse nella nostra città una cosa di questo genere. Brulicante di poeti e di verseggiatori, patria di illustri rimatori, meta agognata e preferita di tutti i poeti del mondo, Fano non poteva permettersi di esserne priva. E quindi, l'assessore- poeta anch'esso, immagino- ha finalmente voluto soddisfare questo agognato desiderio dei suoi concittadini.
E' facile dire adesso: ma a Fano mancano tante cose, anche importanti ed urgenti, perchè andare ad aprire una casa per i poeti? Embè...qui entra in ballo la delicatezza e la raffinatezza del'assessore e della giunta intera, sempre sensibili ai richiami ed ai desideri dei concittadini: un poeta è un  poeta, non è un affare dove si deve guardare la spesa ed il guadagno. Il poeta...poeta, verseggia, vola con la fantasia, riempe i cuori e l'anima; colmerà un vuoto nel mondo fertile della cultura fanese. Era ora!
Ma...la casa del poeta sarà come la casa del viaggiatore? Ospiterà autori noti, conosciuti, scontati oppure darà ospitalità ed alloggio a chiunque si presenti dicendo di essere un poeta? Perchè in questo secondo caso già immagino quanti senegalesi, libici, turchi, marocchini ecc: ( senza offesa naturalmente) si dichiareranno poeti per avere un tetto sopra la testa ( antico e sontuoso per giunta) ed un bel letto su cui riposare le stanche membra, magari dopo aver mangiato qualcosa nell'attiguo posto ristoro.
Ma diamo tempo al tempo. L'assessore alla cultura Franco Mancinelli ( detto simpaticamente "posapiano") sa quello che fa. E se ha deciso di aprire un sito di tal fatta, vuol dire che ne ha buone ragioni. E immagino già i poeti che si incontrano nelle sale del Bastione, si salutano, si tengono svegli recitando poesie, si incrociano alla luce delle torce accese, si fanno complimenti o si offendono ( perchè i poeti certe volte sono anche incazzerecci) e poi fanno pace. E poi salgono nel giardino del bastione e di notte, a voce alta, recitano alla luna. E immagino anche le cascate di improperi e di parolacce dei vicini di casa che vorrebbero dormire in pace senza tante rotture di balle fra i piedi. Forse potrebbero esserci anche lanci di frutta e verdura...
Ma si sa: il poeta è un incompreso. E l'assessore fa bene a dargli casa. Anzi, mi auguro che non si fermi qui. Poi che seguano anche la casa degli scrittori, dei pittori, dei musicisti,degli attori dialettali, dei cantanti ecc.ecc.ecc. Case per tutti! Ce lo possiamo permettere.

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