domenica 3 giugno 2012

CICCIA E FIORI

Sono i primi giorni di mare, i primi giorni di "nudo", l'attimo fatale dell'incontro con le amiche e con gli amici, dopo un lungo inverno trascorso abbondantemente vestite. Arrivano sotto l'ombrellone con fare indifferente, sorridenti, borsone al braccio con tutto l'occorrente ma in verità, nel cuore e nell'anima con un vago timore di confronto, di giudizio, di non riuscire a farcela. Le amiche sono tutte lì intorno, anch'esse certe che tanto , minuto più, minuto meno, dovranno percorrere lo stesso calvario. Certo, sono consapevoli di aver faticato mesi e mesi sia in palestra sia al centro estetico, per dimagrire, per rassodare, per ...tenere sù quel che, irrimediabilmente con gli anni, tende paurosamente a scendere verso terra, sia davanti sia di dietro.Hanno corso nella pista di atletica nelle ore più impensate per essere sole e non fare sgraditi incontri con i conoscenti, sono andate in bicicletta, le più attrezzate hanno anche fatto ginnastica in casa ma tutto quel lavoro ora, di settimane e settimane di sudore, ha i secondi contati. Perchè non appena avranno tolto i jeans e la camicetta o la gonna e maglietta e saranno con indosso solo il due pezzi:lì suoneranno o le trombe dell'inferno o le fanfare del paradiso.Ma intanto chiacchierano, sorridono e ridono ad alta voce, si danno un contegno mentre le amiche- feroci e attente- puntano i loro occhi addosso per il verdetto finale.
Sanno che non c'è scampo, che è un cosa che va fatta ed anche in fretta così da togliersi quel duro peso di dosso. Tocca a lei.Accenna a slacciare i jeans e...silenzio di tomba! improvvisamente, attorno guardano solo lei, esclusivamente lei, TUTTI!. Mamma che fatica! Ma bisogna pure andare avanti come dice la canzone del Piave. E allora ...giù più in fretta possibile senza guardarsi intorno. Via jeans, via camicetta, via tutto quello che deve essere tolto e così, pressochè nuda, pronta al sacrificio. Occhi bassi verso la sabbia, afferra il lettino con furia, lo apre, stende il telo firmatissimo ( comperato nella bancarella di piazza XX Settembre) e si lascia cadere stremata e senza più fiato. Le amiche intorno, che sono false come i cavadenti, la coprono di complimenti, di grida di ammirazione, di ohohohohoh " ma come stai bene, ma come sei in forma, sembri una ragazzina..." e lei sa che sono false e bugiarde ma abbozza perchè non ha neanche la forza di parlare. Comunque sia è andata. Chiude gli occhi..e così sia. Tanto sa che appena lascerà l'ombrellone per tornare a casa, le dolci compagne di spiaggia sfogheranno tutto il loro dire e criticare. Pazienza. Il più è fatto e domani sarà lei ad aspettare la gallina di turno che arriverà per la prima volta e le toccherà uguale sorte.

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