mercoledì 20 giugno 2012

UN GIORNO DI SOLE

Il sole infuocato brucia i mattoni
della casa che mi sta di fronte,
una piccola lucertola sguscia veloce
e sparisce dietro un  ciuffo d'erba,
nel piccolo giardino, sotto un albero
è sdraiato e dorme un cane ansimando
non c'è nessuno per strada, nessuno
è un silenzio irreale, incomprensibile,
come se quel che vedo
fosse solo una fotografia.
Anche i passeri, i merli 
hanno smesso di volare
mentre nel cielo, lontane
non si riposano le rondini
che tracciano lentamente segni
nell'azzurro, lasciandosi andare
senza battere le ali.
All'improvviso, da un finestra socchiusa
rompe quel silenzio irreale
un annoiato pianto di bimbo
sommesso, pacato, come un sospiro.
E una voce di donna sussurra
con dolcezza una filastrocca,
di quelle che non hanno tempo nè età,
ripetuta di generazione in generazione,
per far prendere sonno ai piccoli.
"Ninna nanna, ninna nanna,
dormi bimbo della mamma..."
Il pianto diventa sempre più flebile,
poi ritorna il silenzio;
si chiudono del tutto le persiane
della vecchia casa piena di sole
e la foto si ricompone.
Avranno cantato anche a me
quella dolce filastrocca,
quella sommessa cantilena
per farmi entrare 
nel mondo dei sogni?







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