Nell'azzurro del cielo
si muove una grande nuvola
che ha la strana forma
di una mano dalle
dite lunghe e affusolate.
Sembra voglia accarezzare
il mare, le piante, le case,
e se chiudo gli occhi
penso che potrebbe
sfiorare anche me;
un leggero tocco nel viso
delicato e affettuoso
come quello che mia madre
lasciava ogni sera
nella mia guancia
prima che gli occhi
si chiudessero al sonno.
lunedì 30 dicembre 2013
domenica 29 dicembre 2013
IL SILENZIO
Il silenzio
che noi riempiamo
di parole
mute
come la sera
sul mare.
Il silenzio
di una strada
bianca
di campagna
nel fuoco
di una mattinata
d'agosto.
Il silenzio
del cuore
che cerca
emozioni
e non trova
risposte
e aspetta
che un sospiro
seppur lieve
rompa l'incanto.
che noi riempiamo
di parole
mute
come la sera
sul mare.
Il silenzio
di una strada
bianca
di campagna
nel fuoco
di una mattinata
d'agosto.
Il silenzio
del cuore
che cerca
emozioni
e non trova
risposte
e aspetta
che un sospiro
seppur lieve
rompa l'incanto.
venerdì 27 dicembre 2013
SCIVOLA VIA IL TEMPO
Mentre l'anno scivola via
consumando le ultime ore
cerco un motivo qualsiasi
per ricordarlo ma non ne trovo.
I mesi si sono portati via i giorni
uno dopo l'altro, ora dopo ora
senza lasciare segni,
neanche un raggio di sole.
Le stagioni hanno cambiato
i colori del paesaggio,delle strade,
degli alberi, primavera, estate,
autunno, inverno,
come in un film muto,senza musica.
Lunedì...e già arrivava sabato
in una corsa sempre più folle.
Sono i tempi, è il ritmo della vita,
le giornate piene di fare/ non fare,
la mente cerca di adattarsi,
immagina, pensa, cerca spiegazioni
ma le settimane filano sui binari
dirette verso un orizzonte
senza ritorno.
Ma era ieri...ed è già domani.
Non ricordo nulla che meriti
di essere ricordato, anche l'estate
se n'è andata volando sulle
onde del mare, mai tranquillo.
E' ora di voltare pagina,
l'anno nuovo scava la fossa
a quello vecchio che verrà sepolto,
in un attimo e con un bicchiere
di spumante.
E il primo giorno
di una nuova speranza/illusione
ha l'inconfondibile gusto e piacere
di una profumata cioccolata amara
e di un bacio sulle labbra
dato alla donna amata
subito dopo averla messa in bocca.
Quanto durerà?
consumando le ultime ore
cerco un motivo qualsiasi
per ricordarlo ma non ne trovo.
I mesi si sono portati via i giorni
uno dopo l'altro, ora dopo ora
senza lasciare segni,
neanche un raggio di sole.
Le stagioni hanno cambiato
i colori del paesaggio,delle strade,
degli alberi, primavera, estate,
autunno, inverno,
come in un film muto,senza musica.
Lunedì...e già arrivava sabato
in una corsa sempre più folle.
Sono i tempi, è il ritmo della vita,
le giornate piene di fare/ non fare,
la mente cerca di adattarsi,
immagina, pensa, cerca spiegazioni
ma le settimane filano sui binari
dirette verso un orizzonte
senza ritorno.
Ma era ieri...ed è già domani.
Non ricordo nulla che meriti
di essere ricordato, anche l'estate
se n'è andata volando sulle
onde del mare, mai tranquillo.
E' ora di voltare pagina,
l'anno nuovo scava la fossa
a quello vecchio che verrà sepolto,
in un attimo e con un bicchiere
di spumante.
E il primo giorno
di una nuova speranza/illusione
ha l'inconfondibile gusto e piacere
di una profumata cioccolata amara
e di un bacio sulle labbra
dato alla donna amata
subito dopo averla messa in bocca.
Quanto durerà?
AVVISO IMPORTANTE!!!
Un po' surreale (ma non so quanto); pensando un mondo dove i quattro zampe sono più degli umani, immagino di pubblicare questo appello:
AVVISO IMPORTANTE!!!
appello
CUCCIOLONE UMANO BUONO ED AFFETTUOSO, RISPONDE AL NOME DI ROCCO,VACCINATO CONTRO TUTTE LE TEMPESTE DELLA VITA, RAZZA NORMALE, GIOCHERELLONE QUANTO BASTA, CHIP ELETTRONICO,
cerca
CALORE UMANO, COMPRENSIONE, PASTO E ALLOGGIO,OSPITALITA' IN CASA COMODA ED ACCOGLIENTE, PRESENZA FEMMINILE OBBLIGATORIA E
DI BELLA PRESENZA, POSTO AL SOLE ED IN GIARDINO,
TV E MUSICA, CELLULARE NON INDISPENSABILE,
PASSEGGIATA ALMENO DUE VOLTE AL GIORNO, D'INVERNO BEN COPERTO,ESTATE AL MARE.ALTRE RICHIESTE SUL POSTO.
mercoledì 25 dicembre 2013
NEL VIALE DEL TRAMONTO
Nel viale del tramonto
camminava lenta
guardando ogni tanto
la sua figura riflessa
nei cristalli delle vetrine;
la sua figura ancora
bella e piacente
e il viso che reggeva bene
gli attacchi del tempo.
Vestiva in modo perfetto
e sapeva essere
elegante in ogni momento.
Giudicava con disprezzo
le sue amiche
che indossavano tute
o jeans anche nelle ore
del passeggio o del caffè;
non si vestono perchè
non sanno vestirsi e fanno
le ragazzine, diceva
e non solo a se stessa.
E andava, nel viale
del tramonto,a passo lento
e a testa alta guardando
lontano, lo sguardo
verso un orizzonte che solo
lei vedeva.
Aveva un incedere morbido
e gambe lunghe,
si guardava ogni tanto
nei cristalli delle vetrine
per vedere riflessa
la sua figura e provarne
piacere.
Notava che gli uomini
la occhieggiavano ancora
con interesse e le sorridevano
seguendola con lo sguardo.
Dovrò comperarmi un cane
un bel cane di razza
fiero e grande come un molosso
e portarlo con me, nelle
mie passeggiate nel viale
del tramonto; dovrà
camminarmi a fianco
come un leone e la regina.
Sfiorava appena con i piedi
il selciato del viale del tramonto
ed i suoi tacchi altissimi
facevano un piccolo rumore
quando toccavano terra
quasi a segnare il passo.
Un'ultima occhiata
nell'ultima vetrina;
il viale era alla fine.
I suoi occhi belli e luminosi
avevano guardato nei cristalli
il riflesso della sua bellezza
e poi era sparita
nel buio della sera.
camminava lenta
guardando ogni tanto
la sua figura riflessa
nei cristalli delle vetrine;
la sua figura ancora
bella e piacente
e il viso che reggeva bene
gli attacchi del tempo.
Vestiva in modo perfetto
e sapeva essere
elegante in ogni momento.
Giudicava con disprezzo
le sue amiche
che indossavano tute
o jeans anche nelle ore
del passeggio o del caffè;
non si vestono perchè
non sanno vestirsi e fanno
le ragazzine, diceva
e non solo a se stessa.
E andava, nel viale
del tramonto,a passo lento
e a testa alta guardando
lontano, lo sguardo
verso un orizzonte che solo
lei vedeva.
Aveva un incedere morbido
e gambe lunghe,
si guardava ogni tanto
nei cristalli delle vetrine
per vedere riflessa
la sua figura e provarne
piacere.
Notava che gli uomini
la occhieggiavano ancora
con interesse e le sorridevano
seguendola con lo sguardo.
Dovrò comperarmi un cane
un bel cane di razza
fiero e grande come un molosso
e portarlo con me, nelle
mie passeggiate nel viale
del tramonto; dovrà
camminarmi a fianco
come un leone e la regina.
Sfiorava appena con i piedi
il selciato del viale del tramonto
ed i suoi tacchi altissimi
facevano un piccolo rumore
quando toccavano terra
quasi a segnare il passo.
Un'ultima occhiata
nell'ultima vetrina;
il viale era alla fine.
I suoi occhi belli e luminosi
avevano guardato nei cristalli
il riflesso della sua bellezza
e poi era sparita
nel buio della sera.
UN RACCONTO DI NEVE.
Scendeva la neve che Dio la mandava, fiocchi grandi e leggeri che coprivano velocemente tutto: le case, le piante, la strada, i lampioni, le auto ferme sul ciglio della strada.
Nevicava forte; aveva iniziato all'improvviso e Mario non si era preparato ad affrontarla, non aveva neanche l'ombrello e ne doveva fare di strada prima di arrivare a casa. Aveva chiuso bottega tardi perchè di clienti ce n'erano stati tanti, portando qualche soldo in più che facevano comodo; ora doveva fare in fretta, molto in fretta. Accellerò il passo tenendo la testa bassa e tenendosi il cappello in testa con una mano.Andava rasentando i muri delle vecchie case del paese ma serviva a ben poco. Cadeva la neve come non ne aveva mai vista in vita sua, persino nel viso, nella bocca, nella barba, ne aveva dalle spalle sino ai piedi. Era anche freddo e le mani, seppur coperta da guanti fatti con grossa lana, servivano a ben poco.
Era costretto ad affrontare una cascata di neve, come se fosse un tunnel senza fine.
Riusciva a seguire la strada tenendo d'occhio le case che rasentava; le conosceva tutte e quindi mentalmente contava quanta strada gli restava ancora da fare. La luce dei lampioni era fioca e non serviva a nulla. Cercava di tenersi su di morale pensando alla bella serata che lo aspettava in famiglia con la moglie, i figli, i nipoti per il cenone e canticchiava, non sapeva neanche lui cosa, canticchiava mentalmente, tenendo la bocca chiusa.
E la neve scendeva. scendeva, sempre più fitta. Cominciava a perdersi d'animo; sentiva freddo, le gambe si muovevano a fatica, non ci vedeva quasi più e gli restava difficile riconoscere le case. Ad un certo punto immaginò che non ce l'avrebbe fatta e si era messo a piangere piano piano, asciugando le lacrime con i guanti freddi e bagnati.
Sarebbe morto congelato proprio la notte di Natale?
Oramai era alla disperazione: vedeva solo bianco, solo un grande sipario bianco fatto di neve. Forse stava arrivando il momento di cedere per sempre. Nella testa sentiva confusione, suoni indistinti, voci dall'aldilà; e gli sembrava di vedere, lontano, persino le lucciole
Pensò alla moglie, ai figli, alla sua vita modesta ma alla quale era legato, avrebbe perso tutto questo . Si era fermato, oramai stremato. I rumori si facevano sempre più forti e le lucciole sempre più vicine. Addio a tutti-aveva pensato- appoggiandosi al muro.
Mario! Mario!!! Lo abbiamo trovato! Si era mobilitato mezzo paese per andarlo a cercare, dopo l'allarme dei suoi familiari.
Lo avevano subito aiutato, scaldato e coperto con un mantello di lana e portato in casa dove lo aspettavano trepidanti i familiari.
E la neve cadeva ancora, cadeva in tutto il paese.
Nevicava forte; aveva iniziato all'improvviso e Mario non si era preparato ad affrontarla, non aveva neanche l'ombrello e ne doveva fare di strada prima di arrivare a casa. Aveva chiuso bottega tardi perchè di clienti ce n'erano stati tanti, portando qualche soldo in più che facevano comodo; ora doveva fare in fretta, molto in fretta. Accellerò il passo tenendo la testa bassa e tenendosi il cappello in testa con una mano.Andava rasentando i muri delle vecchie case del paese ma serviva a ben poco. Cadeva la neve come non ne aveva mai vista in vita sua, persino nel viso, nella bocca, nella barba, ne aveva dalle spalle sino ai piedi. Era anche freddo e le mani, seppur coperta da guanti fatti con grossa lana, servivano a ben poco.
Era costretto ad affrontare una cascata di neve, come se fosse un tunnel senza fine.
Riusciva a seguire la strada tenendo d'occhio le case che rasentava; le conosceva tutte e quindi mentalmente contava quanta strada gli restava ancora da fare. La luce dei lampioni era fioca e non serviva a nulla. Cercava di tenersi su di morale pensando alla bella serata che lo aspettava in famiglia con la moglie, i figli, i nipoti per il cenone e canticchiava, non sapeva neanche lui cosa, canticchiava mentalmente, tenendo la bocca chiusa.
E la neve scendeva. scendeva, sempre più fitta. Cominciava a perdersi d'animo; sentiva freddo, le gambe si muovevano a fatica, non ci vedeva quasi più e gli restava difficile riconoscere le case. Ad un certo punto immaginò che non ce l'avrebbe fatta e si era messo a piangere piano piano, asciugando le lacrime con i guanti freddi e bagnati.
Sarebbe morto congelato proprio la notte di Natale?
Oramai era alla disperazione: vedeva solo bianco, solo un grande sipario bianco fatto di neve. Forse stava arrivando il momento di cedere per sempre. Nella testa sentiva confusione, suoni indistinti, voci dall'aldilà; e gli sembrava di vedere, lontano, persino le lucciole
Pensò alla moglie, ai figli, alla sua vita modesta ma alla quale era legato, avrebbe perso tutto questo . Si era fermato, oramai stremato. I rumori si facevano sempre più forti e le lucciole sempre più vicine. Addio a tutti-aveva pensato- appoggiandosi al muro.
Mario! Mario!!! Lo abbiamo trovato! Si era mobilitato mezzo paese per andarlo a cercare, dopo l'allarme dei suoi familiari.
Lo avevano subito aiutato, scaldato e coperto con un mantello di lana e portato in casa dove lo aspettavano trepidanti i familiari.
E la neve cadeva ancora, cadeva in tutto il paese.
PENSIERI DI NATALE
In questi giorni, ognuno di noi ha dentro di sè pensieri intimi, desideri che vorrebbe fossero realizzati magari per pochi minuti; in cuore forse anche qualche sogno che non si è mai concretizzato nè mai prenderà forma ma che resta lì e non si spegne mai e noi siamo i primi a volere che restino accesi.
E' certamente l'atmosfera del Natale, quell'aria di mistero che circonda questa festività che ci spinge a pensare che proprio in questo giorno tutto si può chiedere, tutto si potrebbe ottenere.
A chi non piacerebbe rivedere, ritrovare persone care che ci hanno lasciato, parlare con loro come se nulla fosse mai accaduto; a chi non piacerebbe vivere una vita diversa, più "normale" con meno pensieri, meno angosce; o figli che finalmente trovano un lavoro, una degna sistemazione; o ancora riunirsi magari con parenti che vivono in paesi lontani, riabbracciarli, raccontare e raccontarsi le piccole, grandi cose della vita trascorsa lontana.
Ognuno di noi ha in cuore un sogno, un desiderio, un pensiero che in questo giorni così ricchi di spiritualità vorrebbe si realizzasse.
E perchè non sperare ?
E' certamente l'atmosfera del Natale, quell'aria di mistero che circonda questa festività che ci spinge a pensare che proprio in questo giorno tutto si può chiedere, tutto si potrebbe ottenere.
A chi non piacerebbe rivedere, ritrovare persone care che ci hanno lasciato, parlare con loro come se nulla fosse mai accaduto; a chi non piacerebbe vivere una vita diversa, più "normale" con meno pensieri, meno angosce; o figli che finalmente trovano un lavoro, una degna sistemazione; o ancora riunirsi magari con parenti che vivono in paesi lontani, riabbracciarli, raccontare e raccontarsi le piccole, grandi cose della vita trascorsa lontana.
Ognuno di noi ha in cuore un sogno, un desiderio, un pensiero che in questo giorni così ricchi di spiritualità vorrebbe si realizzasse.
E perchè non sperare ?
domenica 22 dicembre 2013
COMETA
E se mai passerà la cometa
quanto tempo resterà in cielo?
La potrò vedere nella notte
o le nuvole, il brutto tempo
copriranno la sua presenza?
E allora, dopo aver atteso
un anno,o forse più,
resterò muto a guardare
e vedrò solo il chiarore tenue
dei lampioni, dei fari
di qualche rara automobile?
Passerà la cometa,
ne sono certo
e se anche non vedrò
la sua luce
saprò che sta
attraversando
il cielo, perchè è così,
da sempre.
E il cuore allora
non griderà
ma sussurrerà
desideri.
quanto tempo resterà in cielo?
La potrò vedere nella notte
o le nuvole, il brutto tempo
copriranno la sua presenza?
E allora, dopo aver atteso
un anno,o forse più,
resterò muto a guardare
e vedrò solo il chiarore tenue
dei lampioni, dei fari
di qualche rara automobile?
Passerà la cometa,
ne sono certo
e se anche non vedrò
la sua luce
saprò che sta
attraversando
il cielo, perchè è così,
da sempre.
E il cuore allora
non griderà
ma sussurrerà
desideri.
venerdì 20 dicembre 2013
STELLA DI NATALE
Guarda di notte
il cielo
con gli occhi
incantati
di un bimbo
oltre il vetro
di una buia
finestra
e cerca
una stella
che ti piace
più delle altre.
Guarda
e sogna
cancellando
i pensieri
più tristi.
Guarda
e vedrai la stella
venirti incontro
e illuminare
la tua mente.
E allora
potrai
chiudere
gli occhi
e lasciarti andare;
andare
dove i sogni
a volte
si avverano.
il cielo
con gli occhi
incantati
di un bimbo
oltre il vetro
di una buia
finestra
e cerca
una stella
che ti piace
più delle altre.
Guarda
e sogna
cancellando
i pensieri
più tristi.
Guarda
e vedrai la stella
venirti incontro
e illuminare
la tua mente.
E allora
potrai
chiudere
gli occhi
e lasciarti andare;
andare
dove i sogni
a volte
si avverano.
giovedì 19 dicembre 2013
IN OGNI CASA...
Sentita questa mattina, in città, tra due signore un pò su con gli anni che evidentemente non parlavano dei loro problemi personali ma di parenti; camminavamo vicini perchè, di questi tempi, c'è comunque gente in giro, e mentre le superavo, una stava dicendo all'altra:" magari andasse tutto bene! Ma tieni a ment che...in ogni casa c'è una croce..." e credo che mai verità sia stata più concreta.
Per quanto più gravi o meno, per quanto più sopportabili o meno, in ogni famiglia ci sono problemi tra i quali naturalmente certe volte anche quelli di salute.Ma l'orizzonte ne è pieno, per tutti e le feste natalizie riescono solo per poco e ben poco a mitigare.
Ma non facciamoci prendere dalla tristezza di questa realtà che ci circonda e che peggiora di giorno in giorno.
Vediamo invece queste giornate pre natalizie che ci vedono tutti impegnati ad assolvere alle ritualità dei regali, dei pranzi, delle cene, degli addobbi, dell'albero di Natale ecc. ecc. i soliti di sempre, insomma.
Si cerca di spendere sempre di meno e sono sempre più affollati i negozi ( vedi quelli tutto un euro) che offrono oggettini per pochi soldi. Sciocchezze tanto per non arrivare a mani vuote. Sono finiti ( anche se non per tutti) i regali personalizzati: ai nonni questo, ai genitori quest'altro, ai figli altro ancora e via per i nipoti, per gli amici,per le amiche; adesso si acquistano calendari ( vanno a ruba), libricini da pochi euro, saponi e saponette, confezioni bagno,e via via senza stare troppo ad elencare.
Braccino corto per tutti. Ma a sei giorni dal Natale posso dire che, almeno in città, non si vedono più file nei negozi, persone in attesa alle casse; c'è un totale deserto con qualche rara oasi che acquista a prezzi scontati ed in certi casi anche a metà prezzo. Cosi vanno le cose adesso e forse peggio sarà ancora.
I governanti ci ripetono tutti i giorni che ci sarà la ripresina però intanto annunciano altre succhiate di sangue per gli italiani; si stanno arrabattando per trovare il sistema di toglierci ancora soldi facendoci fessi.
Per concludere: non discuto sulla necessità, può darsi che sia veramente irrinunciabile, però...acquistare oggi ( come è stato deciso) 250 Maserati ( o Mercedes, non ricordo) blindate con un costo a base d'asta( se non ho capito male) di 250 milioni di euro...è proprio una ennesima ripresa...per i fondelli !!!
Per quanto più gravi o meno, per quanto più sopportabili o meno, in ogni famiglia ci sono problemi tra i quali naturalmente certe volte anche quelli di salute.Ma l'orizzonte ne è pieno, per tutti e le feste natalizie riescono solo per poco e ben poco a mitigare.
Ma non facciamoci prendere dalla tristezza di questa realtà che ci circonda e che peggiora di giorno in giorno.
Vediamo invece queste giornate pre natalizie che ci vedono tutti impegnati ad assolvere alle ritualità dei regali, dei pranzi, delle cene, degli addobbi, dell'albero di Natale ecc. ecc. i soliti di sempre, insomma.
Si cerca di spendere sempre di meno e sono sempre più affollati i negozi ( vedi quelli tutto un euro) che offrono oggettini per pochi soldi. Sciocchezze tanto per non arrivare a mani vuote. Sono finiti ( anche se non per tutti) i regali personalizzati: ai nonni questo, ai genitori quest'altro, ai figli altro ancora e via per i nipoti, per gli amici,per le amiche; adesso si acquistano calendari ( vanno a ruba), libricini da pochi euro, saponi e saponette, confezioni bagno,e via via senza stare troppo ad elencare.
Braccino corto per tutti. Ma a sei giorni dal Natale posso dire che, almeno in città, non si vedono più file nei negozi, persone in attesa alle casse; c'è un totale deserto con qualche rara oasi che acquista a prezzi scontati ed in certi casi anche a metà prezzo. Cosi vanno le cose adesso e forse peggio sarà ancora.
I governanti ci ripetono tutti i giorni che ci sarà la ripresina però intanto annunciano altre succhiate di sangue per gli italiani; si stanno arrabattando per trovare il sistema di toglierci ancora soldi facendoci fessi.
Per concludere: non discuto sulla necessità, può darsi che sia veramente irrinunciabile, però...acquistare oggi ( come è stato deciso) 250 Maserati ( o Mercedes, non ricordo) blindate con un costo a base d'asta( se non ho capito male) di 250 milioni di euro...è proprio una ennesima ripresa...per i fondelli !!!
martedì 17 dicembre 2013
RICORDI
Perchè abbiamo bisogno
di chiedere aiuto ai ricordi
tornare con la mente al passato
di uscire per un attimo
dalla realtà che ci circonda
e sognare l'orologio della vita
che torna indietro?
Non so dare risposte,
forse la convinzione
che fossero anni più belli
quando non avevamo pensieri
c'era chi pensava per noi
lavorava per noi, soffriva per noi
e il nostro compito era quello
di vivere come animali liberi
nel nostro piccolo prato.
E poi le esperienze di vita,
la scuola, gli amori,
le amicizie, scoprire il mondo.
Ricordi...che sono nei cassetti
della nostra memoria
e che noi apriamo
quando ne sentiamo il bisogno.
Sappiamo bene
che quel che è stato è stato
ma evadere dall'oggi
per sfogliare il libro
della nostra storia
ci aiuta a trovare
una mano amica
che ci accompagna.
di chiedere aiuto ai ricordi
tornare con la mente al passato
di uscire per un attimo
dalla realtà che ci circonda
e sognare l'orologio della vita
che torna indietro?
Non so dare risposte,
forse la convinzione
che fossero anni più belli
quando non avevamo pensieri
c'era chi pensava per noi
lavorava per noi, soffriva per noi
e il nostro compito era quello
di vivere come animali liberi
nel nostro piccolo prato.
E poi le esperienze di vita,
la scuola, gli amori,
le amicizie, scoprire il mondo.
Ricordi...che sono nei cassetti
della nostra memoria
e che noi apriamo
quando ne sentiamo il bisogno.
Sappiamo bene
che quel che è stato è stato
ma evadere dall'oggi
per sfogliare il libro
della nostra storia
ci aiuta a trovare
una mano amica
che ci accompagna.
sabato 14 dicembre 2013
ERA PICCOLA LA CHIESA
profumava di incenso e cera
le candele accese nell'altare
le donne vestite di nero
con lo scialle a coprire il capo,
gli uomini coi mantelli sulle spalle
e tutti con gli scarponi ai piedi,
i bimbi avvolti in coperte di lana;
ai lati dell'altare due grandi bracieri
per mitigare il freddo intenso
di quella fredda notte di Natale.
Nevicava forte ma tutti avevano
deciso di esserci e la chiesetta
riusciva a contenere i pochi
abitanti del paese;
vicino l'ingresso, in una cappellina,
c'era il presepio, modesto e bello
come tutto il resto, con la capanna
fatta con due rami d'albero
incrociati tra loro e legati con la corda,
poche le figurine, intagliate nel legno;
l'unica occasione nella quale
qualche monetina cadeva nella cassetta
delle offerte, di solito sempre vuota.
Il prete arrivava da una parrocchia
lontana e per prudenza
prendeva la corriera il giorno prima.
La messa non era lunga ma aveva
il sapore vero del Natale
ed i presenti lo sentivano nel cuore.
Alla fine si salutavano in fretta,
qualche parola e via ancora
sotto la neve per tornare a casa
mentre i bimbi dormivano
in braccio ai genitori.
venerdì 13 dicembre 2013
C'E' CONFUSIONE IN GIRO
C'è confusione in giro ma soprattutto nelle nostre teste. Volenti o nolenti si avvicinano rapidamente le festività natalizie e con esse...gioie e dolori; perchè sono giornate belle, intense,ricche di fascino e di atmosfera, qualche volta fatte anche di incontri, di viaggi, di vacanze ma il retro della medaglia è che...bisogna pensare ai soldi, ai regali, ai pranzi, alle cene, alle cose da comperare, il frigo da riempire, i parenti da tenere lontani, le serate da evitare, le "magnate" inevitabili ed i successivi mal di pancia da sopportare.
I primi giorni siamo in definitiva ancora lucidi; abbiamo scritto, preso appunti, disegnato progetti e date da rispettare, praticamente abbiamo tutto in testa. Poi, con il passare dei giorni: 15, 16, 17, 20,22....arriva il terrore. I soldi non bastano mai, i regali si ammucchiano in casa, pronti, incartati, con bigliettino annesso, ma...abbiamo sbagliato niente? Abbiamo dimenticato qualcosa e qualcuno? I regali riciclati sono stati ben mimetizzati ? Quanti siamo il giorno di Natale? E a cena? E quello che non mangia carne, l'altro non mangia pesce, l'altro è vegetariano, l'altro è vegano, l'altra è allergica al formaggio, l'altra ancora è insopportabile ma non si può fare a meno; e l'ultimo dell'anno, l'albero, il presepio, i festoni, le luci cinesi che non funzionano, le palle di vetro che si rompono, la neve che sembra schiuma da barba. Il cervello comincia ad andare in tilt; i figli chiedono, i parenti chiedono, gli amici chiedono, i vicini chiedono, non c'è più pace. Allora si comincia ad andare a naso, mandando a quel paese tutti:" sarà quel che sarà..." ma più passano le ore più la situazione diventa ingovernabile.
Allora si va in giro: al centro, nei supermercati, nei grandi magazzeni, nei centri commerciali per trovare sostegno e idee. Pienoni impossibili!!! Altre centinaia di persone hanno le vostre stesse preoccupazioni, gli stessi problemi ed incontrate-sicuramente- buona parte di coloro con i quali trascorrerete i giorni di festa, anch'essi alla ricerca di cazzatine da poco prezzo per far fronte ai doveri natalizi.
E' un caos generale dove i più deboli tragicamente spariscono e vengono eliminati; gli altri tornano alla macchina ( con multa) stracarichi di cose inutili, impossibili da accettare in una situazione normale, soprattutto regali che non verranno mai aperti e mai utilizzati. Messi da parte per essere riciclati da chi li ha ricevuti.
Poi c'è anche chi-potendoselo permettere- viaggia alla grande: cellulari, Iphone, tablet, cani, gatti, navigatori satellitari,orologi di lusso, e tanto altro, ma questi sono i privilegiati ai quali non possiamo guardare con invidia; ad ognuno il suo senza rancore.
E passano veloci le ore, passano i giorni...stipendi e tredicesime volano in fretta, i conti correnti sono anemici e senza più sangue. E gennaio? Meglio non pensarci.
Fate anche un gesto altruista: promettete a qualche candidato sindaco che gli darete sicuramente il voto; non costa nulla ed agli interessati porterà tanta felicità.
Tanto poi nella cabina...nessuno vi vede.
I primi giorni siamo in definitiva ancora lucidi; abbiamo scritto, preso appunti, disegnato progetti e date da rispettare, praticamente abbiamo tutto in testa. Poi, con il passare dei giorni: 15, 16, 17, 20,22....arriva il terrore. I soldi non bastano mai, i regali si ammucchiano in casa, pronti, incartati, con bigliettino annesso, ma...abbiamo sbagliato niente? Abbiamo dimenticato qualcosa e qualcuno? I regali riciclati sono stati ben mimetizzati ? Quanti siamo il giorno di Natale? E a cena? E quello che non mangia carne, l'altro non mangia pesce, l'altro è vegetariano, l'altro è vegano, l'altra è allergica al formaggio, l'altra ancora è insopportabile ma non si può fare a meno; e l'ultimo dell'anno, l'albero, il presepio, i festoni, le luci cinesi che non funzionano, le palle di vetro che si rompono, la neve che sembra schiuma da barba. Il cervello comincia ad andare in tilt; i figli chiedono, i parenti chiedono, gli amici chiedono, i vicini chiedono, non c'è più pace. Allora si comincia ad andare a naso, mandando a quel paese tutti:" sarà quel che sarà..." ma più passano le ore più la situazione diventa ingovernabile.
Allora si va in giro: al centro, nei supermercati, nei grandi magazzeni, nei centri commerciali per trovare sostegno e idee. Pienoni impossibili!!! Altre centinaia di persone hanno le vostre stesse preoccupazioni, gli stessi problemi ed incontrate-sicuramente- buona parte di coloro con i quali trascorrerete i giorni di festa, anch'essi alla ricerca di cazzatine da poco prezzo per far fronte ai doveri natalizi.
E' un caos generale dove i più deboli tragicamente spariscono e vengono eliminati; gli altri tornano alla macchina ( con multa) stracarichi di cose inutili, impossibili da accettare in una situazione normale, soprattutto regali che non verranno mai aperti e mai utilizzati. Messi da parte per essere riciclati da chi li ha ricevuti.
Poi c'è anche chi-potendoselo permettere- viaggia alla grande: cellulari, Iphone, tablet, cani, gatti, navigatori satellitari,orologi di lusso, e tanto altro, ma questi sono i privilegiati ai quali non possiamo guardare con invidia; ad ognuno il suo senza rancore.
E passano veloci le ore, passano i giorni...stipendi e tredicesime volano in fretta, i conti correnti sono anemici e senza più sangue. E gennaio? Meglio non pensarci.
Fate anche un gesto altruista: promettete a qualche candidato sindaco che gli darete sicuramente il voto; non costa nulla ed agli interessati porterà tanta felicità.
Tanto poi nella cabina...nessuno vi vede.
giovedì 12 dicembre 2013
DICEMBRE E NATALE
ogni volta, mi invita
a ricordare il paese
dove sono nato,alle
giornate passate
sotto e tra la neve
che scendeva sempre
abbondante, tanto
da costringere spesso
le autorità
a chiudere le scuole
e fare vacanza.
Cadeva la neve
di giorno ma soprattutto
di notte e all'alba
era invitante alzarsi
e guardare dalla finestra
la strada,le case, le
colline che si vedevano
lontane nel chiarore
del giorno.
Ero piccolo ma la neve
era molta anche
per i grandi
che lavoravano di pala
e di braccia
per aprire almeno un varco
difronte la porta
di casa.
Nella cucina e nella sala
da pranzo
il camino ardeva
giorno e notte
perchè la legna
proprio non mancava.
Ricordo i profumi
delle arance appena
sbucciate, dei
mandarini, dei dolci,
del fumo e degli
aromi della legna
ardente.
E cadeva la neve,
cadeva, bianca
e senza fine
mentre in un grande
tavolo si preparava
il presepio, tra lumi
di candele accese.
Mancava poco
a Natale.
mercoledì 11 dicembre 2013
QUANDO SI ANDAVA...
Quando si andava
coi capelli al vento
pedalando forte
sulla bici,
rossi in volto
dalla gioia
e dalla fatica,
senza pensieri
mentre il sole
scendeva
dietro le colline.
Si correva
per andare incontro
a qualche minuto
di felicità
fatto di niente
per i verdi anni
che volavano
in fretta
ma non per noi.
Si andava
con i capelli
al vento
pedalando
forte
ridendo
a un domani
che ci avrebbe
aspettato ancora.
coi capelli al vento
pedalando forte
sulla bici,
rossi in volto
dalla gioia
e dalla fatica,
senza pensieri
mentre il sole
scendeva
dietro le colline.
Si correva
per andare incontro
a qualche minuto
di felicità
fatto di niente
per i verdi anni
che volavano
in fretta
ma non per noi.
Si andava
con i capelli
al vento
pedalando
forte
ridendo
a un domani
che ci avrebbe
aspettato ancora.
VECCHIO TROMBONE PD
Vecchio trombone
ora Renzi è passato
quante miserie
fai rivivere tu,
certo tu speri
che se volesse
il destino
forse potresti
ritornare anche su.
Vecchio trombone
sei passato veloce
da comunista
a modesto DC
Bersani, Occhetto
e Veltroni l'Eletto
sono finiti con
il c..o all'ingiù.
Ora ti chiedi
con la pena
nel cuore
posto per me
non ne trovo
mai più!
Vecchio trombone
è finita la festa...
ma forse è un bluff
che finisce già qui.
Renzi lo dice...
lo promette...
ci ride...
e a pagare
non sarai certo tu.
Vecchio trombone
prendi fiato e respira
che con l'aria che tira
rimarrai sempre lì.
ora Renzi è passato
quante miserie
fai rivivere tu,
certo tu speri
che se volesse
il destino
forse potresti
ritornare anche su.
Vecchio trombone
sei passato veloce
da comunista
a modesto DC
Bersani, Occhetto
e Veltroni l'Eletto
sono finiti con
il c..o all'ingiù.
Ora ti chiedi
con la pena
nel cuore
posto per me
non ne trovo
mai più!
Vecchio trombone
è finita la festa...
ma forse è un bluff
che finisce già qui.
Renzi lo dice...
lo promette...
ci ride...
e a pagare
non sarai certo tu.
Vecchio trombone
prendi fiato e respira
che con l'aria che tira
rimarrai sempre lì.
martedì 10 dicembre 2013
CORREVA
Correva un bimbo sul prato
ridendo alle nuvole e al cielo
correva sfiorando l'erba e fiori
passava come piuma nel vento
e correva, correva, correva
correva come fosse un puledro
che insegue la madre nei campi
le rondini gli facevano ala
incrociando il volo sopra il suo capo
la collina dolcemente scendeva
per raggiungere un piccolo rivo
e il bimbo ancora correva
mai sazio della sua libertà.
Poi è volato insieme alle rondini
per andare lontano, oltre il rivo.
ridendo alle nuvole e al cielo
correva sfiorando l'erba e fiori
passava come piuma nel vento
e correva, correva, correva
correva come fosse un puledro
che insegue la madre nei campi
le rondini gli facevano ala
incrociando il volo sopra il suo capo
la collina dolcemente scendeva
per raggiungere un piccolo rivo
e il bimbo ancora correva
mai sazio della sua libertà.
Poi è volato insieme alle rondini
per andare lontano, oltre il rivo.
lunedì 9 dicembre 2013
NEBBIA
La nebbia copre
come un velo grigio
mare e spiaggia
case e lampioni,
la strada bagnata
le foglie a marcire
in terra;
un silenzio irreale
avvolge
il lungomare
e le immagini
sono solo ombre
indistinte e cupe.
Un tardo pomeriggio
di novembre.
In una panchina,
sotto il grande
ombrellone del molo,
una coppia di giovani
teneramente
amoreggia
insensibile a tutto,
scaldati solo dalla
loro gioia di vivere.
Lei forse quindicenne
lui poco di più;
gronda acqua
dal tendone
e la panchina
pare galleggiare
in una nuvola.
E per loro
non c'è mondo
più grande
e più bello.
come un velo grigio
mare e spiaggia
case e lampioni,
la strada bagnata
le foglie a marcire
in terra;
un silenzio irreale
avvolge
il lungomare
e le immagini
sono solo ombre
indistinte e cupe.
Un tardo pomeriggio
di novembre.
In una panchina,
sotto il grande
ombrellone del molo,
una coppia di giovani
teneramente
amoreggia
insensibile a tutto,
scaldati solo dalla
loro gioia di vivere.
Lei forse quindicenne
lui poco di più;
gronda acqua
dal tendone
e la panchina
pare galleggiare
in una nuvola.
E per loro
non c'è mondo
più grande
e più bello.
domenica 8 dicembre 2013
QUESTA E' VITA
Nel viale del tramonto
che costeggia
le antiche mura
tra auto e alberi ombrosi
procede a passo lento
una coppia di anziani
che si tengono
teneramente per mano
come se fossero
giovani sposi.
Sono curvi
sotto il peso del tempo
ma non si arrendono
e vanno, seguiti
da un cagnolino
nero e spelacchiato
che forse è ancor più vecchio.
Il tutto ha l'atmosfera
di un quadro
appena dipinto
da un grande maestro
ma questa è vita.
che costeggia
le antiche mura
tra auto e alberi ombrosi
procede a passo lento
una coppia di anziani
che si tengono
teneramente per mano
come se fossero
giovani sposi.
Sono curvi
sotto il peso del tempo
ma non si arrendono
e vanno, seguiti
da un cagnolino
nero e spelacchiato
che forse è ancor più vecchio.
Il tutto ha l'atmosfera
di un quadro
appena dipinto
da un grande maestro
ma questa è vita.
sabato 7 dicembre 2013
TORNARE INDIETRO ...
Ci sono momenti
in cui vorremmo
tornare indietro,
riavvolgere il nastro
e cambiare le carte,
cancellare qualcosa
della nostra vita
pensando
di aver sbagliato,
spostare una frase,
fare un sorriso in più,
guardare negli occhi
ascoltare
prima di parlare.
Avrei potuto...
avrei dovuto...
forse se...
Vorremmo,
ma il pendolo fa tic tac,
non si ferma mai
e noi possiamo solo
guardare la strada
che abbiamo percorso
sperando
di non sbagliare ancora.
Sembra che una voce
alle nostre spalle
ci chiami e noi
volgiamo lo sguardo
e tratteniamo le lacrime
cercando passi
che hanno lasciato
un segno
nella tratto
già percorso
della nostra vita.
in cui vorremmo
tornare indietro,
riavvolgere il nastro
e cambiare le carte,
cancellare qualcosa
della nostra vita
pensando
di aver sbagliato,
spostare una frase,
fare un sorriso in più,
guardare negli occhi
ascoltare
prima di parlare.
Avrei potuto...
avrei dovuto...
forse se...
Vorremmo,
ma il pendolo fa tic tac,
non si ferma mai
e noi possiamo solo
guardare la strada
che abbiamo percorso
sperando
di non sbagliare ancora.
Sembra che una voce
alle nostre spalle
ci chiami e noi
volgiamo lo sguardo
e tratteniamo le lacrime
cercando passi
che hanno lasciato
un segno
nella tratto
già percorso
della nostra vita.
venerdì 6 dicembre 2013
UN VOLTO
Quando ti senti solo
anche un volto amico
conforta la solitudine.
In una strada vuota
illuminata solo da fioche
lampade stradali
dove le ombre assumono
figure irreali e contorte
sfiorando gli antichi muri
tra pesanti portoni
e piccoli negozi
dalle serrande abbassate,
dall'altra parte
una figura femminile,
impermeabile chiaro,
capelli biondi,
occhi come i petali
di fiordaliso,
la pelle di luna,
mi viene incontro
a passo lento.
Un attimo,
prima di incrociarci
e perderci di vista;
un volto bello
che penso di riconoscere
ma nella penombra
non ho tempo
di capire.
Non importa;
mi solleva l'anima
pensare
che non sono solo.
anche un volto amico
conforta la solitudine.
In una strada vuota
illuminata solo da fioche
lampade stradali
dove le ombre assumono
figure irreali e contorte
sfiorando gli antichi muri
tra pesanti portoni
e piccoli negozi
dalle serrande abbassate,
dall'altra parte
una figura femminile,
impermeabile chiaro,
capelli biondi,
occhi come i petali
di fiordaliso,
la pelle di luna,
mi viene incontro
a passo lento.
Un attimo,
prima di incrociarci
e perderci di vista;
un volto bello
che penso di riconoscere
ma nella penombra
non ho tempo
di capire.
Non importa;
mi solleva l'anima
pensare
che non sono solo.
NATALE FAI DA TE
Più o meno, tutti gli anni si dicono ( e diciamo) le stesse cose; arriva il Natale, non ci sono più i soldi, le tredicesime servono solo per saldare i buffi fatti durante l'anno, i negozi fanno svendite perenni che durano dodici mesi ma i locali sono assai spesso deserti, cosa mangeremo, cosa faremo, dove andremo, ricerca spasmodica di regalini che facciano fare bella figura ma costino pochino...ino...ino..; insomma oramai la solfa di sempre.
Mi si dice che la novità di quest'anno( provare per credere) è il regalo della foto scattata con cellulare, fatta stampare un pò più grande del normale, incorniciata con modesta cornicetta acquistata in piazza ( se ne ne trovano ancora...)
impacchetta ed omaggiata soprattutto ai genitori, ai nonni, ai parenti in genere. Spesa totale, tutto compreso, non si arriva ai dieci euro.
Poi naturalmente ci sono anche coloro che possono, che hanno soldi, che si possono permettere quasi tutto ma...sono oramai una stretta minoranza.
Comunque: a due settimane dal Natale ( a pochi giorni dalle tredicesime) l'aria che si respira a Fano è un'aria sicuramente dimessa, poco incline al sorriso, all'ottimismo; a prescindere dalle dichiarazioni roboanti di qualche assessore in vena di risate, a prescindere dalle luminarie doverose almeno nella strada principale del centro, a prescindere dal mercatino in piazza che oramai hanno anche i paesi più sperduti dell'appennino marchigiano; a prescindere da tutto ciò è evidente che i negozi si sono arrangiati da soli con piccole luminarie acquistate da " Tutto un euro"; festoni quasi assenti, babbi natale recuperati nei magazzini, addobbi arrangiati alla bene e meglio tanto per dire" ci siamo anche noi". Palese e palpabile l'aria di crisi, insomma, alla quale speriamo che l'atmosfera addolcisca un poco il broncio.
Poi...veramente ci sarà di che soffrire. A gennaio avremo la percezione esatta di quel che ci aspetta.
Ma conviene aspettare per non rovinarci la festa.
Cerchiamo di fare quel che possiamo; albero di plastica tenuto da parte in garage, lucine correnti comprate dai cinesi per pochi spiccioli, un pò di carta colorata, palline di vetro ammaccate ma ancora utilizzabili, disco con musiche natalizie ereditato dai genitori, panettoni a 3 euro l'uno, spumantino della Valmetauro, ma ..............
cellulari ultima generazione, IPhone, Ipad, Tablet,Vattelapesca con zoom fotografico e luci da set cinematografico, insomma tutte le idiozie che fanno tanto figo perche? Perchè dobbiamo scattare foto, fare riprese, mandare e ricevere auguri, suoneria natalizia, buona fine e buon principio a tutti i parenti ed amici, vedersi sullo schermo vestiti ok per l'occasione, mostrare che non siamo secondi a nessuno. E Mentre si augura Buon Natale, riprendere tutta la scena in diretta con il cane extra lusso vestito da babbo natale e con il cappellino rosso in testa.
Che figata !!!!!!!
Mi si dice che la novità di quest'anno( provare per credere) è il regalo della foto scattata con cellulare, fatta stampare un pò più grande del normale, incorniciata con modesta cornicetta acquistata in piazza ( se ne ne trovano ancora...)
impacchetta ed omaggiata soprattutto ai genitori, ai nonni, ai parenti in genere. Spesa totale, tutto compreso, non si arriva ai dieci euro.
Poi naturalmente ci sono anche coloro che possono, che hanno soldi, che si possono permettere quasi tutto ma...sono oramai una stretta minoranza.
Comunque: a due settimane dal Natale ( a pochi giorni dalle tredicesime) l'aria che si respira a Fano è un'aria sicuramente dimessa, poco incline al sorriso, all'ottimismo; a prescindere dalle dichiarazioni roboanti di qualche assessore in vena di risate, a prescindere dalle luminarie doverose almeno nella strada principale del centro, a prescindere dal mercatino in piazza che oramai hanno anche i paesi più sperduti dell'appennino marchigiano; a prescindere da tutto ciò è evidente che i negozi si sono arrangiati da soli con piccole luminarie acquistate da " Tutto un euro"; festoni quasi assenti, babbi natale recuperati nei magazzini, addobbi arrangiati alla bene e meglio tanto per dire" ci siamo anche noi". Palese e palpabile l'aria di crisi, insomma, alla quale speriamo che l'atmosfera addolcisca un poco il broncio.
Poi...veramente ci sarà di che soffrire. A gennaio avremo la percezione esatta di quel che ci aspetta.
Ma conviene aspettare per non rovinarci la festa.
Cerchiamo di fare quel che possiamo; albero di plastica tenuto da parte in garage, lucine correnti comprate dai cinesi per pochi spiccioli, un pò di carta colorata, palline di vetro ammaccate ma ancora utilizzabili, disco con musiche natalizie ereditato dai genitori, panettoni a 3 euro l'uno, spumantino della Valmetauro, ma ..............
cellulari ultima generazione, IPhone, Ipad, Tablet,Vattelapesca con zoom fotografico e luci da set cinematografico, insomma tutte le idiozie che fanno tanto figo perche? Perchè dobbiamo scattare foto, fare riprese, mandare e ricevere auguri, suoneria natalizia, buona fine e buon principio a tutti i parenti ed amici, vedersi sullo schermo vestiti ok per l'occasione, mostrare che non siamo secondi a nessuno. E Mentre si augura Buon Natale, riprendere tutta la scena in diretta con il cane extra lusso vestito da babbo natale e con il cappellino rosso in testa.
Che figata !!!!!!!
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