mercoledì 25 dicembre 2013

NEL VIALE DEL TRAMONTO

Nel viale del tramonto
camminava lenta
guardando ogni tanto
la sua figura riflessa
nei cristalli delle vetrine;
la sua figura ancora
bella e piacente
e il viso che reggeva bene
gli attacchi del tempo.
Vestiva in modo perfetto
e sapeva essere 
elegante in ogni momento.
Giudicava con disprezzo
le sue amiche 
che indossavano tute
o jeans anche nelle ore
del passeggio o del caffè;
non si vestono perchè
non sanno vestirsi e fanno
le ragazzine, diceva
e non solo a se stessa.
E andava, nel viale
del tramonto,a passo lento
e a testa alta guardando
lontano, lo sguardo
verso un orizzonte che solo
lei vedeva.
Aveva un incedere morbido
e gambe lunghe,
 si guardava ogni tanto
nei cristalli delle vetrine
per vedere riflessa
la sua figura e provarne
piacere.
Notava che gli uomini
la occhieggiavano ancora
con interesse e le sorridevano
seguendola con lo sguardo.
Dovrò comperarmi un cane
un bel cane di razza
fiero e grande come un molosso
e portarlo con me, nelle
mie passeggiate nel viale 
del tramonto; dovrà
camminarmi a fianco
come un leone e la regina.
Sfiorava appena con i piedi
il selciato del viale del tramonto
ed i suoi tacchi altissimi
facevano un piccolo rumore
quando toccavano terra
quasi a segnare il passo.
Un'ultima occhiata
nell'ultima vetrina;
 il viale era  alla fine.
I suoi occhi belli e luminosi
avevano guardato nei cristalli
il riflesso della sua bellezza
e poi era sparita
 nel buio della sera.



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