Seguo con attenzione quei segni del tempo
che lasciano via via tracce nel tuo viso;
scruto come se guardassi un antico dipinto
per non perdere nessun particolare,
nessuna sfumatura di un capolavoro
che, pur trasformandosi, non perde nulla
della sua passata bellezza.
Certo gli occhi non sono gli stessi
e neanche le labbra,una volta morbide e delicate,
anche le guance hanno perso
quel tenero colore di pesca, di albicocca,
per assumere l'aspetto gioioso di un fico,
ed il collo, che sembrava modellato di cera
ora tende a piegarsi come un ramo di olmo.
Ma non è questo che conta,
gli anni passano per tutti, per te e per noi.
La bellezza, però rimane tale e quale,
ed il ricordo non si cancella;
la ragnatela che lentamente
ma inesorabilmente
si diffonde nei nuovi tratti,
ne copre le linee e le curve
non potrà mai e poi mai offuscarne la luce...
la luce di un tempo lontano.
Sono cambiata? Mi chiedi...
Sono diversa?
Nei miei ricordi no di certo,
ma per i miei occhi un pochino si...
ma non tanto, cara, dolce Francesca.
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Guarda che io sono Beatrice,
Francesca è mia madre
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Pardon !!!
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