sabato 7 marzo 2015

IL VIAGGIO

Sarebbe stato lungo il viaggio?
E in che direzione si sarebbero mossi?
Cose doveva portare con sè:
una piccola borsa o tanto bagaglio?
Non erano stati chiari nell'invitarlo,
gli avevano solo detto che sarebbero
passati a prenderlo nell'ora X nel giorno Y.
Avvertiva una strana sensazione,
in parte emozione, in parte timore;
li conosceva poco, sapeva di loro quasi nulla
e non si spiegava assolutamente l'invito.
Avrebbe voluto chiedere, sapere, 
essere più informato
ma non conosceva i loro nomi,
nè dove abitavano 
o dove li avrebbe potuti incontrare.
Aveva deciso quindi di usare il buon senso,
mettere in valigia l'utile senza andare oltre.
Arrivati il giorno e l'ora fissati,
era uscito di casa e si era seduto sulla panchina
che stava nel giardinetto a fianco.
Si era guardato intorno e memorizzato
cose, oggetti, immagini che gli erano cari.
Chissà quanto sarebbe durato il viaggio...
Poi li aveva visti arrivare, puntuali.
Pensava sarebbero stati di più, invece
era un modesto gruppetto, quattro, cinque al massimo.
Da lontano gli avevano fatto segno con la mano
e gli avevano sorriso, chissà perchè.
Andiamo? Andiamo aveva risposto lui
e si era incamminato insieme a loro.
Ma quale sarebbe stata la meta?
Non riusciva proprio a liberarsi
da questo pensiero.
Improvvisamente aveva sentito 
un rumore secco, forte,
che aveva fatto tremare i vetri delle case.
Si era svegliato di colpo
mentre il vento, forte e rumoroso,
fischiava tra le serrande delle finestre
ed un colpo, più forte degli altri,
aveva fatto cadere i vasi di fiori 
che erano nel terrazzo.
Però- aveva pensato- che strano sogno...








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