giovedì 9 luglio 2015

LA STRADA INFUOCATA

Era assolata e bianca la strada,
dritta e polverosa, senza una fine
e gli alberi ai lati non avevano foglie
ma rami secchi rivolti al cielo
come in una estrema preghiera
e richiesta di aiuto.
Non c'erano uccelli in cielo
nè farfalle nei campi,
pochi fili d'erba a formare
minuscole macchie nella terra arsa.
Possibile tutto questo silenzio?
Il ronzio di un'ape, una cicala,un grillo...
ma che campagna era? 
Seguitava a camminare
in quel bianco nastro senza vita
sperando di trovarne la fine.
Qualche volta aveva sognato
una situazione simile
e si era sempre svegliato
con il desiderio di dimenticare.
Come picchiava il sole
e non sapeva proprio 
come difendersi da quella calura,
riusciva solo a coprirsi gli occhi
con una mano e ad asciugarsi la fronte.
Quando sarebbe finita? Quando...
si ripeteva mentre le forze
gli venivano meno.
Aveva sete, aveva fame,
desiderava solo trovare
 un po' d'ombra e sedersi ,
in fondo non chiedeva molto.
Poi, all'improvviso
sentì un grido...
ancora un grido ancora,
e una voce che diceva:
" ma come fai a dormire
sul lettino sotto quel sole !
Guarda che ti prende un accidente".
Aveva sete, aveva fame...
sarebbe andato al bar, finalmente.

Nessun commento:

Posta un commento