giovedì 23 luglio 2015

PARLIAMO...

Io parlo, tu parli, loro parlano,
un fiume di parole 
di cui afferriamo il significato
poco o niente, qualche minuto dopo,
qualche giorno dopo...,mai.
Distorte, contorte, lette
secondo il nostro modo di pensare
e non di chi le ha dette;
sussurrate, modulate, gridate
per lo più al telefono, al cellulare,
in mezzo al chiasso, al bar,alla strada,
nell'acqua al mare, all'interno
dei negozi, del tram, dell'auto;
non c'è campo...non c'è testa...
in verità non c'è voglia di ascoltare.
Bla bla bla bla...tanto per dire..
poi sorrisini, pause." cosa avrà detto?"
"va  bene, poi tanto ci vediamo"
e si stanno parlando a pochi metri
di distanza l'uno dell'altro; il fatto è
che non si erano visti.
Minuti, ore di vita persa in chiacchiere,
discorsi inutili, chiacchiere 
per ammazzare il tempo,
per passatempo.
E spesso la conversazione finisce
con questa frase:" che rottura di palle!
Non ne potevo più !" Detta indistintamente
da uomini, donne, ragazzi, fanciulle,
neonati...(tra non molto tempo, quando
metteranno internet nel ciuccio).


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