venerdì 27 giugno 2014

NOTTE D'ESTATE

Nella calda notte d'estate,
confusi tra altre mille persone
camminando sulla ghiaia 
tra barche in riparazione
e odori di catrame e di petrolio,
si aspettava che il botto
aprisse le danze 
colorate e affascinanti
dei fuochi d'artificio
che nella notte squarciavano
il buio e illuminavano a giorno
per qualche minuto
tutto la riva e il mare
tra grida, risate, applausi.
Con il naso all'insù
 gli occhi rivolti al cielo
si restava a bocca aperta
a vedere quegli arcobaleni
di fuoco e le piogge dorate
che scendevano verso terra.
Era una serata unica,
una notte senza ritorno.
Poi il buio ripiombava improvviso
e il porto tornava ad essere 
un cimitero
di legni, di scafi, di rottami
e intorno odori di petrolio e catrame.


mercoledì 25 giugno 2014

IL PIANTO

Il silenzio è rotto solo da un pianto
sommesso e trattenuto, 
si sente appena in quell'angolo di strada
cammino cercando di non guardare
e di non far rumore,
ho pena dentro di me senza sapere
scorgo  una figura di donna
vestita in modo giovanile
con il capo girato verso l'antico muro.
Si sente appena il  pianto,
 e nel mio cuore il suo dolore fa male.
Ancora qualche passo, veloce
e poi giro l'angolo, allontanandomi.








martedì 24 giugno 2014

UN ATTIMINO...

Forse...adesso...un attimino...
vorrei farci un pensierino...
certo ho avuto una trombata
una sberla assai salata.
Niente giunta, niente onori
sol di panza gran dolori
come faccio a andare avanti
che ho promesso a tutti quanti?
Ma se faccio un po' lecchescion
forse...trovo una lochescion,
or ci penso un attimino...
................................ecco:
posso chiedere il teatrino!
Perchè no! Sovrintendente
visto che non ne so niente.

Però,come sono intelligente
son sprecato pe 'sta gente
altro che sovrintendente
dovrei fare il presidente !
Quasi quasi, un attimino...
ora ci faccio in pensierino:
presidente della Fondescion
è la mia giusta lochescion.

Ma sarò stato sfigato
che nessuno mi ha votato?
Però...adesso...un attimino
mi sfarfalla un pensierino:
e se invece del sovrintendente
non mi danno proprio niente?
Bene, bravo, grazie, prego.













venerdì 20 giugno 2014

CONOSCO TUTTO DI TE

Conosco quello sguardo tuo
timido e malizioso 
nello stesso tempo,
conosco il tuo sorriso
che non sempre 
dice la verità
su quel che pensi,
conosco tutti i particolari
del tuo corpo,
del tuo viso, la tua bocca,
le labbra carnose
le minuscole rughe
 vicino  gli occhi,
i capelli folti e neri
che si increspano
come le onde del mare.
Conosco la tua figura
che riconosco fra mille
quando te ne vai per strada,
conosco tutto di te.
Ed è un peccato
che invece tu di me
conosca appena il  nome.




martedì 17 giugno 2014

IL SILENZIO

Il silenzio, improvviso,
piombò sulla scena
era giunta la fine
senza essere attesa,
e le luci si abbassarono
il sipario calò cigolando
il pubblico stanco
si alzò dalle sedie
senza batter le mani,
gli attori rimasero muti
si guardarono attoniti
abbassarono il capo
e tornarono ai camerini
mentre l'ultimo in sala
prima di infilare l'uscita
si girò verso il palcoscenico
e senza pietà
si mise a gridare, ridendo,
" ma git a lavura' ch'è mej !"
chiudendo la frase
con un rumor di bocca.
Era finita l'illusione,
per sempre,
era finita una storia
che non aveva mai avuto
nè capo...nè coda.







PICCOLE STORIE DI PICCOLI UOMINI

Non è di adesso, fa parte del nostro mondo, piccolo o grande che sia e della sua storia.
Ai margini del potere, soprattutto politico, marcia sempre una fitta e disordinata schiera di personaggi che sperano di ottenere qualcosa dopo che hanno fatto finta di appoggiare durante la campagna elettorale questo o quello che alla fine ha vinto la competizione, sia essa la conquista del Comune, 
o ( una volta) della Provincia o della Regione.
Singolarmente hanno sempre contato poco o nulla ma sono stati capaci di mettersi in mostra, in prima fila, di fianco al candidato, ovunque ci fosse folla, TV, giornalisti.
E se si sono candidati, hanno raccolto pochissime preferenze, assai spesso meno di quaranta; il nulla ! Però, alla fine anche loro si sentono in dovere di chiedere qualcosa, di avere in cambio il " ringraziamento" concreto di chi ce l'ha fatta.
E non mollano, stanno attaccati al vincitore come cozze allo scoglio, gli corrono dietro, e chiedono senza mandarlo a dire  e di persona,  spesso ,assai spesso, andando oltre il limite della decenza.
Ed anche adesso, in questa tornata elettorale, tornano a galla, vanno sempre di corsa, sempre il cellulare attaccato all'orecchio, gridano, sussurrano, si imbucano nelle conferenze, si fanno vedere a fianco del capo senza minimamente vergognarsi. Anzi!
E' cosi che tra gli altri problemi colui che è stato eletto primo cittadino si ritrova fra i piedi il dovere di arginare queste pretese che lo assalgono da ogni direzione.
Ce ne sono tanti... ed anche quando il tempo passa e non hanno avuto quel che chiedevano...trovano sempre il modo di affacciarsi nelle stanze del sindaco, di passare avanti agli altri, di prenderlo sottobraccio per i corridoi del palazzaccio, di fermarlo per strada, e di chiedere..chiedere...chiedere.
Questa volta tocca a Massimo Seri. Ce la farà ad arginare la piena dei questuanti? Io qualcuno li conosco e li riconosco.
Saltellavano prima, saltellavano durante, saltellano anche dopo che tutto è finito. Saltellano intorno al capo...in attesa.

lunedì 16 giugno 2014

PIOGGIA E SABBIA

Scorre lentamente la sabbia
tra le dita segnando il tempo
che passa come in una clessidra
poi gocce di pioggia
a bagnare il viso, le braccia,
i vestiti, 
cambia colore il mare
mentre i gabbiani volano
tornando a riva.
Nuvole grandi e scure
avanzano verso terra
annunciando il temporale.
Non c'è più nessuno in giro,
tutti scomparsi in un attimo;
un tuono, fortissimo,
 rompe la tregua
ed un fiume d'acqua sommerge
il paesaggio.

sabato 14 giugno 2014

MATTINATA DI PIOGGIA

In una mattinata di pioggia
di corsa per le strade
nel tentativo di evitare
un bagno non desiderato
ed infine grondante d'acqua
infilarmi ,quasi ad occhi chiusi,
in un portone inaspettatamente
aperto, quasi per miracolo.
Tiro un sospiro di sollievo,
mi asciugo un poco con il fazzoletto
che non serve a nulla;
 mi guardo intorno in quell'ingresso
cosi ospitale e piano piano
ritrovo nella memoria
lontani ricordi di fanciullo,
i primi anni della vita fanese,
l'ingresso, il breve corridoio,
le scale che portano di sopra,
e dietro la vetrata di fondo
un piccolo giardino 
fatto di qualche aiuola
ed un albero dai fiori
 bianchi e profumati.
Una casa abitata per qualche anno
prima di trovare quella definitiva.
Che strana coincidenza...
ritrovare in un attimo
storie dimenticate da decenni;
nulla è cambiato da allora
mi sembra ieri.
La pioggia ha smesso di cadere
esco e riprendo a camminare
e mi allontano, lasciando
qualche battito di cuore
in quelle vecchie mura.



giovedì 12 giugno 2014

TUTTO CROLLA...

Giornate di mare, quasi anticipata l'estate, con sole e caldo.
Le spiagge affollate ed anche a Lido, zona di sosta per me, sotto gli ombrelloni ed in riva al mare e in acqua gente a godere di queste belle giornate.
Rivedo, quindi, dopo dodici mesi, vicini di ombrellone, amici ed amiche, conoscenti, frequentatori del lido da anni.
Dopo un anno...non è ieri e le differenze si vedono; le signore, soprattutto, che si nutrono di uno-dicesi uno- yogurt in tutta la mattinata, che hanno camminato per ore nella pista della Trave, che spingono sui pedali sia in strada sia in palestra, che si nutrono vegano pur tappandosi il naso e mandando giù facendo smorfie come i neonati quando assaporano il limone...le signore, dicevo stentano a restare nelle misure che già a fatica avevano contenuto lo scorso anno, e- anche facendo finta di niente- salvo rarissime eccezioni, si nota un generale tracollo delle curve, dei fianchi, degli addomi, dei sederi  che a stento riescono ad essere trattenuti dai costumi che in certi punti sono tirati come vele al vento di tramontana.
Rotolano a valle slavine di adipe confondendosi con le ginocchia, i polpacci, la vita, i fianchi; vanno, purtroppo, contro la volontà  delle interessate che tanto hanno sacrificato e che ancora insistono pur rendendosi conto che è un lavoro inutile.
Di riserva, dalla simpatiche cinquantenni, vengono messe in atto operazioni di mascheramento e di mimetizzazione che consistono di solito nel frappeggiare dal seno in giù o dai fianchi in giù coloratissimi pareo grandi quanto una piazza, legati con vezzosi nodi che-alla fine-invece di mascherare  esasperano la tragedia.
Niente di male, comunque, basta adattarsi alla situazione e non prendersela troppo. Certo è che hanno faticato tanto e che faticano tutt'ora e vedere i risultati...certo immagino non faccia piacere.
Stai benissimo cara ! Si fanno i complimenti fra di loro, sei una strafiga ! bugia stratosferica; non ti è passato un giorno!
siamo fuori di testa; con tua figlia sembrate due sorelle ! E sembrano invece nonna e nipote...
Bugie dette a fin di bene, forse, ma sempre bugie sono.
Insomma: al Lido non è cambiato nulla; tutto come lo scorso anno, come l'anno precedente...salvo qualche piccolo particolare di cui ho già detto.
Ma già sta per aprirsi un'altra speranza di recupero: tra una settimana iniziano i corsi di ginnastica in acqua e quindi, l'illusione sarà l'ultima morire, quando il mare, durante la zampate in acqua con le tardone in vena di dimagrimento, avrà le famose onde anomale che sommergeranno la spiaggia sino all'ultimo ombrellone.
Speriamo bene...


mercoledì 11 giugno 2014

UNA FARFALLA



Una piccola farfalla
dai colori dell'arcobaleno
è disegnata sulla tua spalla;
sembra pronta a volare
per andare chissà dove
ma resta sempre lì
ad aspettare 
che il fiore apra
i suoi petali.





lunedì 9 giugno 2014

QUALCHE VOLTA RITORNANO

E' stato per me come rivedere un film che si proietta andando all'indietro.
Notte fonda, piazza xx settembre, domenica al termine dello scrutinio del ballottaggio. Mentre su Fano TV il direttore ed un giornalista cazzeggiano su cose futili ed inutili dei loro casi quasi personali, le telecamere poste negli angoli dell'area riprendono l'affollarsi sempre più numeroso della piazza dove oramai la vittoria del socialista Massimo Seri è diventata di dominio pubblico.
Sono davanti il televisore per seguire le ultime fasi dello spoglio, tanto per avere un'idea di quanto Seri ha surclassato Omiccioli e vedo...vedo...proprio come in un film che torna indietro nel tempo, personaggi, figure, volti e profili che non vedevo più da secoli, da decenni, personaggi politici che hanno fatto la modesta storia della nostra città negli ultimi 30, 40 anni.
Usciti dal buio totale dell'oblio e della pensione, stanno piano piano tornando nel centro città per rivivere-nel possibile-emozioni che essi stessi hanno vissuto e provocato quando erano giovani e forti. Ora sono anziani, camminano piano, hanno i capelli bianchi, in pochi li salutano, si sono ritirati nell'ombra ma adesso...dopo dieci anni di governo Agussi, dopo il forzato esilio, vedono rispuntare il centro sinistra, i socialisti, i comunisti, gli ex democristiani, insomma quelli che adesso si considerano ancora di sinistra (  pensate come è ridotta la sinistra!) tornano a festeggiare una vittoria politica.
E vedo nello schermo figure politiche che non ricordavo neanche più: anni 60, 70, 80, quando erano sindaci, assessori comunali e provinciali,segretari di partito, consiglieri regionali, presidenti di circoscrizione, membri di organismi importanti; contavano tanto che potevano fare il bello ed il cattivo tempo, allora.
E tornano in piazza a festeggiare Massimo Seri. Si abbracciano, sventolano le bandiere dei partiti ( dove le avevano nascoste?), si riconoscono, si salutano si abbracciano; sembrano dire " siamo tornati!" e folleggiano bevendo e brindando.
Ne ho riconosciuti molti, tanti. Pensano e dicono " siamo tornati!".
Ma non è vero, sono tornati solo i fantasmi; i tempi sono cambiati, la storia è cambiata, le bandiere servono poco,
oggi la politica non è militare in un partito e credere per fede e votare per fede; le persone votano come vogliono e fanno quel che vogliono e gli ordini di scuderia...vanno a farsi fottere.
Li ho visti, li ho rivisti, socialisti, comunisti, sono tornati a rivivere un attimo di emozione ma la storia è finita da un pezzo.
Oggi è un altro giorno.

domenica 8 giugno 2014

ROSA ROSSA

C'è una sola rosa rossa
nel piccolo giardino,
una rosa rossa tra cento
di altri colori, tutte belle
ma quella è speciale,
i suoi petali sembrano
fatti di velluto e spicca
nell'aiuola come una
macchia di sangue 
nella neve.
Si fa notare
 e parla al cuore.
Come si fa
a spedirla
 oltre le nuvole?




sabato 7 giugno 2014

TRA GLI ALBERI, UN'ALTALENA...

Dondola lenta, spinta da un soffio di vento
la piccola altalena consumata dal tempo
tra foglie secche, rami di alberi, passeri e lucertole
per vederla bisogna arrivarci vicino
perchè è coperta da grandi alberi e siepi
i raggi del sole filtrano appena in quel groviglio di verde
e nel silenzio si sente scorrere l'acqua
nel canale che attraversa il parco.
Avanti e indietro, un piccolo movimento
come il pendolo di un orologio,
tic,tac,tic,tac...
Quanto tempo era passato da quando veniva,
bambino, con le sorelline e gli amici
a trascorrere qualche ore di giochi in quel lungo prato
dove era facile ridere e sognare.
Si rivedeva, in quegli attimi di felicità
che non costava nulla;
 gridare, correre,inseguire
i compagni di giochi, stancarsi, riposare
e correre ancora.
E poi, l'altalena, dove si poteva salire uno per volta
e gli altri a spingere, sempre più forte.
Avanti e indietro, spinta da un alito di vento,
come allora;e vedere tra i rami visi infantili
che sorridono alla vita, spensierati e felici
chiudere gli occhi e sognare che il tempo
non è mai passato.

venerdì 6 giugno 2014

QUATTRO PASSI

Quattro passi tra le nuvole
ascoltando musica celeste
salutare qualche angelo
che va di fretta in ufficio
scambiare chiacchiere 
con vecchi saggi in pensione
gettare qualche occhiata, dall'alto,
verso quella minuscola palla
coperta di esseri umani
che bruciano la loro esistenza
per stringere tra le dita il niente
e capire che un sorriso
vale più di una vita.
E riprendere il cammino
facendo altri passi tra le nuvole,
prima che arrivi  sera.

giovedì 5 giugno 2014

FORSE...

Forse..non so...domani
uno di questi giorni...
appena ho risolto i miei problemi
mi faccio viva..ti contatto
sai come passa veloce il tempo
le ore volano...io ci metto impegno
ma certo che vorrei venire!
Tu lo sai come sono messa,
mattina, sera, sempre di corsa.
Dai sorridi e non fare quella faccia,
perchè devi pensare questo ?
Ma credi veramente che io...che noi
come ti viene in mente ?
L'altra volta era molto diverso
e forse tu eri il primo a voler tagliare il filo;
io ? Allora non hai memoria,
non farmi arrabbiare, ti prego!
Ma bene non dico " forse",
dico che mi farò viva senz'altro
appena ho un quarto d'ora libero
te lo prometto e basta,
non chiedermi di giurare !
Sai che tanto non lo faccio.
Prima di mando un messaggino,
magari uno squillo. No ?
Allora aspetta la mia chiamata,
e se ti dico che chiamo...chiamo.
Ciao amore, devo correre,
non ho un minuto da perdere,
anzi! Mamma mia come sono in ritardo!
Ciao, ciao, un bacio,
e vedi, per colpa tua...
adesso cosa racconto a mio marito ?



martedì 3 giugno 2014

UN FIORE TRA I CAPELLI

Aveva il sapore del mare
il profumo della primavera
il suo sguardo andava
oltre l'anima, oltre il cuore,
la sua voce sussurrava musica;
 con lei si camminava
sulle nuvole
e la mente volava
come i palloncini colorati
alla festa del paese.
A volte metteva un fiore
tra i capelli biondi
e attraversava la piazza
a passi lenti e morbidi
con lo sguardo lontano
ed in pensieri al vento.
Tutti si giravano a guardarla
attratti dalla sua figura 
leggera e bella
e per qualche attimo
il mondo si fermava
per farla passare.
 Lei girava l'angolo...
per andare chissà dove.