martedì 14 febbraio 2012

TARME A GO-GO

Questa gigantesca nevicata che si è abbattuta su buona parte dell'Italia la ricorderemo per un pezzo. Non solo per i disagi, per le difficoltà di un paese che rimanda sempre a domani soluzioni e rimedi confidando esclusivamente sulla buona sorte ( vedi la nave Costa affondata a metà per fare " l'inchino all'isola" abituale e mai negato dalle autorità competenti che sapevano) ma anche per certi pittoreschi episodi e amenità che ci hanno accompagnato nella tormenta. L'emittente televisiva locale, ad esempio, ha fatto dirette sotto l'imperversare della tormenta per ore, ore ed ore, dando ragguagli su messaggi, proteste, consigli, interventi fatti e dati da ascoltatori, amministratori, consiglieri comunali, metereologi, cipollari, catastrofisti ecc. ecc. mettendoci addosso un'ansia ed un cattivo umore che si andavano ad aggiungere ad uno stato d'animo certamente non tranquillo, conoscendo anche la scarsità dei mezzi e dei fondi disponibili nella nostra povera Fano. " Non uscite di casa- ha consigliato il sindaco e non prendete l'auto": ma c'era bisogno che ce lo dicesse lui? Se poi qualche fesso ha voluto strafare...peggio per lui! Ma anche le TV nazionali hanno fatto la loro parte di comicità. In particolare due inviate del TG 1: servizi inviati dai posti più inaccessibili ma " prudenti" raccontati e letti con voce grave e di petto per dare maggiore drammaticità alla narrazione. " A bordo di un mezzo degli alpini siamo finalmente arrivati nella casa dell'anziana signora,90 anni, bloccata in casa al freddo e senza luce da cinque giorni. Ecco! Ecco che sta uscendo...mi precipito a farle qualche domanda: signora Caterina è contenta che la sono venuta a prendere?" Immagino Caterina che risponde:" no! mi rompe proprio! Stavo benissimo al freddo e al gelo! Una delizia!". Oppure( ancora la cronista):" siamo nell'allevamento di bovini del signor Nicola; non hanno più il mangime per sfamare le bestie. Signor Nicola, cosa farete adesso? "  E immagino sempre il signor Nicola che risponde:" beh, vede adesso, dato che non possiamo fare altro, ce ne mangiamo una al giorno, facendo delle belle arrostite".
Ma le amenità si sono viste anche per strada, a Fan,tanto per sorridere. Ad esempio: la riscoperta dei montoni, delle pellicce, degli scarponi e dei copricapo alla Totò e Peppino . Soprattutto le signore, che si sono precipitate a riaprire vecchi armadi e vecchi guardaroba, abbandonati da tempo, forse dalle nonne ed anche più. "Ma dov'è quella pelliccia di nonna? Dove l'avevamo messa?" e giù tutta la famiglia a cercare. Ecco, trovata! Afferrata e tirata con forza la pelliccia inonda la stanza di peli, di palline di naftalina e di nuvole di tarme che protestano pesantemente per questa intrusione. Cosparsa di profumi, la stessa viene indossata dalla signora, unitamente a stranissimi cappelli alla russa, dal pelo lungo e folto, alti mezzo metro, e persino ai piedi trovano posto stivali di pelo e di lana. E via fuori di casa ad affrontare la nevicata ed a farsi vedere. Una lunga scia di strani odori seguono l'elegantona, odori che ammorbano l'aria e segnalano agli altri pedoni che è meglio farsi da parte per non  essere mangiati a loro volta dalle tarme. Se ne sono viste diverse in giro: di tutti i tipi e di tutti i modelli: persino anni '50. Il marito con il SUV ( deve andare a lavorare per forza!) le signore con il pelo per non prendere freddo. E le tarme stanno a guardare...
La foto è di Lorenzo Amaduzzi

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