Vedete come tutto passa
come tutto è stato
e non è più, non è più.
Sembrava la fine
sembrava la morte
sommersi e pietrificati
dal gelo e dalla neve a metri.
Nessuno a tendere la mano
nessuno a spalare per te
hai dovuto fare da solo
hai dovuto sudare e sudare
morderti le labbra e faticare;
unica consolazione
unico calore al cuore
la voce pacata e suadente
del cronista fanese TV
suono amico e consolante
che secondo dopo secondo
ti diceva, ti raccontava
ti metteva al corrente
di ciò che stava accadendo
nel tuo territorio diventato
polo o Alaska o forse più.
" Lì ci sono due metri
là sono scomparsi sotto la neve
di sopra non c'è luce e gas
di sotto crollano tetti e pini"
e tu che da solo spali e spali
per aprire venti centimetri di passo
non sai come fare
per spalare con una mano sola
mentre con l'altra ti tocchi
per respingere la sfiga
e la sorte avversa.
Arriveranno mai? Arriveranno
i crociati, le truppe Cucuzza?
Scruti e scruti ancora, al freddo
tendi l'orecchio come un volpino
annusi l'aria
ma nessuno arriva
nessuno, nessuno, nessuno.
Dove saranno, dove?
Eppure pronti erano all'evento
paletta e secchiello
per tenere pulito il territorio
e in tasca il sale..non si sa mai.
Ma tutto passa, tutto diventa ieri;
la bianca coltre
è diventata nera e poi
ha fatto posto al sole,
e i crociati di Cucuzza
alla fine son passati
quando non c'era
più niente da spalare.
Ma non importa.
Tutto passa , tutto passa
e la pioggia benedetta
a pulire e purificare
e le maschere e il getto
a ridonare sorrisi
ai pupi e alle pupe.
Ritorneremo all'anormalità di sempre.
Aguzzi ballerà con Santorelli
Cecchini danzerà con Mancinelli
Silvestri il paso doble con Del Vecchio
pene e dolori getterem nel secchio.
Pupo sparirà nel nulla e...
tutto passa, tutto passa
passeranno anche loro.
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