mercoledì 9 aprile 2014

IL PENDOLO

Risuonavano lenti e cupi
i rintocchi dell'antico orologio
in quella grande sala
le cui pareti facevano eco;
sembravano i rintocchi
di una campana
che chiamava a messa
da una chiesa vicina.
Di notte si sentivano
ancora più forti e più maestosi
come la grande voce
di un vecchio saggio
conosciuto nelle favole.
Era alto e grande
e dal vetro si vedeva il pendolo
color dell'oro,
che andava a destra e a sinistra
senza fermarsi mai
perchè i miei genitori
lo ricaricavano ogni settimana
salendo su una piccola scala
 per raggiungere il grande quadrante
e girare la chiave.
Ed io, con il naso all'insù,
stavo sempre a guardare
affascinato, senza un perchè,
da quella operazione
che facevano i " grandi".
E quell'orologio, che ha segnato
anche il trascorrere dei miei anni,
mi è ancora vicino,
testimone della mia vita.
( l'orologio della foto non è quello di cui parlo)




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