sabato 7 aprile 2012

CREDERE ...NON CREDERE

Porgi gli auguri, saluti, Buona Pasqua. E' una abitudine, forse, una convenzione, quasi un obbligo tanto che non eviti  e quando li fanno a te, rispondi allo stesso modo. Perso quasi per strada il senso spirituale e religioso vero della santità di questo giorno, la "festa" è accettata  e ricordata dai più  per le vacanze, per il viaggetto fuori porta, per il pranzo pantagruelico con annessi dolci e agnelli ( sacrificati a decina di migliaia), per le spesuccie che ancora si riescono a fare. Insomma sacro e profano unito insieme senza troppo scandali. Ma va così. Quello che più mi meraviglia e mi dà da pensare ancora oggi è quando qualche amico, qualche conoscente che-incontrato per strada e forse per buona educazione- ai miei auguri risponde in tono pacato ma fermo :" io non ci credo a queste cose, non  credo  a nulla, sono ateo". E ce ne sono più di quel che si immagina. Di solito non chiedo e non approfondisco perchè sono rispettoso delle idee degli altri e non vado ad indagare o a porre domande. Però mi chiedo:" cosa vuol dire esattamente credere e non credere? Non credi a che cosa? Non credi intimamente oppure lo dici apertamente anche a casa, anche ai tuoi familiari e ne fai un credo o peggio ancora un vanto?". Se sei sposato e ti sei sposato in  chiesa ( a cui non credi specie,immagino, anche nelle sue cerimonie diciamo così convenzionali) lo hai fatto solo per far far contento lei o lui ed i suoi familiari? E perchè non hai tenuto fede al tuo credo ( non credo)? E quando sono nati figli li hai battezzati per le stesse ragioni, e poi hai fatto fare loro anche la comunione e la cresima? Non credere è come credere: o ci sei o non ci sei; accettare per convenienza mi sembra una bella vigliaccata. Il coraggio delle proprie idee forse pesa troppo. Ma il mistero pià grande per me resta ancora questo: cosa vuol dire non credere? Non credere a nulla, non credere solo alla religione, non credere a tutto quel che è stato aggiunto nei secoli? Alla spettacolarità di certe manifestazioni religiose? Sono ateo. E c'è pure qualche mistero, qualche cosa di inspiegabile intorno a noi  che meriterebbe qualche riflessione.Non credi forse neanche ai sentimenti, all'amicizia, al rispetto umano, al rispetto di tutto ciò che è su questa terra. Mi sembra un pò troppo: questo non è essere ateo , vuol dire essere arido che è molto peggio. Perchè credere o non credere vuol dire anche e soprattutto avere fiducia in tutto ciò che ti circonda, essere umani compresi. Il resto credo sia solo una posa. Tant'è che spesso, assai spesso, i cosi detti "atei" poi per varie ragioni difficili della vita trovano a ritrovano la voglia di spiritualità e cercano aiuto guardando verso il cielo. E vogliono un prete accanto prima di passare a miglior vita. Credere o non credere...

la foto è di Viviana

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