mercoledì 18 aprile 2012

GIALLO A TEATRO

I'ispettore  Trombetti avrebbe preferito lasciare l'ufficio e andarsene a casa; era stanco, la barba lunga, aveva fame. La città non era grande ma piena di rogne, di impicci, fattarelli di quartiere spacciati per tragedie, autorità pubbliche piagnone, lamentose, con poco cervello e molte ambizioni, chiamavano in continuazione, pretendevano miracoli da un modesto gruppo di agenti che facevano l'impossibile, anche fuori orario. Dunque voleva andare a casa l'ispettore Trombetti ma non era proprio il caso. Gli aveva infatti telefonato pochi minuti prima il sindaco, avvertendolo che una donna che faceva le pulizie al Teatro Comunale aveva ritrovato in un palco di seconda galleria un indumento intimo femminile, apparentemente macchiato di sangue. Fosse accaduto in un altro luogo, all'aperto nessuno ci avrebbe fatto caso ma... nella casa più importante della cultura locale, in un palco, la mattina dopo lo spettacolo lirico  della notte, beh, era il caso di dare una occhiata e vedere  che non ci fosse dietro niente di tragico. Così, l'ispettore Trombetti si era armato di santa pazienza e si era recato in piazza per incontrare il sindaco ed andare insieme a vedere la scena e l'oggetto incriminato. Stretta di mano, saluti e convenevoli e poi insieme a teatro. La donna che aveva ritrovato l'indumento era ancora agitata e parlava, parlava mentre li conduceva al palco. Qui l'ispettore era entrato insieme al sindaco, pur sapendo che forse sarebbe stato meglio allontanarlo ma...le relazioni pubbliche avevano il loro peso. Trombetti aveva subito notato in terra il piccolo indumento, di colore chiaro, tessuto e taglio elegante- non certo quelle che portava sua moglie-  effettivamente con alcuni segni di coloro rosso simile a sangue.  Aveva  guardato velocemente dapertutto ma non aveva trovato altro che potesse dare qualche altro indizio. Insomma c'era solo quello, un pò poco. Con una penna che teneva sempre nel taschino, l'ispettore  aveva sollevato l'indumento per osservarlo meglio e non ci aveva messo molto a capire che quei segni rossi non erano altro che tracce di  checkup: una cosa un pò strana ma niente giallo, dunque,  una spericolata serata d'amore e di ... patatine fritte e salsa in un palco di teatro in pieno spettacolo lirico. Una sfida alla folla e alla normalità. Niente di serio, aveva allora detto al sindaco e possiamo anche andarcene. Ma il sindaco, che aveva ascoltato attento la deduzioni dell'ispettore incuriosito e sorridente gli aveva detto: " ispettore, io sono molto curioso; vogliamo andare a vedere chi aveva preso questo palco? Sa io sono un uomo del popolo e queste cose  cosi audaci ancora mi meravigliano. ". Trombetti non ne aveva nessuna voglia, voleva andare a casa ma.. si era arreso ed insieme erano andati in segreteria per scoprire quel nome. Alla ragazza non avevano detto nulla se non la necessità di trovare  la persona che aveva prenotato quel palco. Pochi secondi ed era arrivata la risposta. Il sindaco e l'ispettore si erano guardati negli occhi rimanendo a bocca aperta." Ma no!!!" Ma come era possibile!  Una persona importante in città, con molto potere in mano, uno dei pochi membri del Club dei Maneggioni, lui.lui!!! Da non credere. E non era possibile che ci fosse andato con la moglie,quindi... doveva aver avuto un bel coraggio . Si erano lasciati ridendo: Trombetti di fuga  verso casa, il sindaco di corsa nel suo ufficio per raccontare tutto agli amici. E farsi quattro risate. Ma...zitti e mosca! Non dite niente a nessuno, mi raccomando!!!

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