domenica 9 marzo 2014

LA FINESTRA

Quando sedeva nella vecchia
logora poltrona di finta pelle
aveva davanti a sè i vetri impolverati
di una sbilenca finestra 
dalle persiane di legno oramai incolori
e l'unica cosa che vedeva guardando fuori
era un alto e scorticato muro
che era a pochi metri, dall'altra parte.
Ma a guardare non erano gli occhi
ma la fantasia  e allora il muro
diventava l'azzurro del cielo con le rondini
il mare in tempesta e i gabbiani
lunghi viali infiniti di alberi
dalle foglie rosse e color del sole
distese infinite di fiori, papaveri, cespugli,
e tante gente allegra e sorridente
che andava e bimbi felici e scatenati
che correvano inseguendo farfalle.
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Ed erano solo una sbilenca finestra
ed un muro di calce e mattoni.

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