mercoledì 24 aprile 2013

IL VOLO

Volava lento il falco
nelle cime della gola
e la strada
tagliata
come da lama
 di coltello
aveva dall'alto
le sembianze
di un serpente.
L'auto procedeva
adagio
e noi guardavamo
quelle meraviglie
con il viso
attaccato al vetro.
Poi siamo scesi
e in pochi passi
abbiamo raggiunto
una grotta 
scavata nel tufo
dentro un'aria
calda e afosa
le fiammelle dei ceri 
tra ombre e luci
il mormorìo 
di alcuni fedeli
in preghiera
immagini sacre
e un crocefisso.
Qualche minuto
e via sulla strada
ancora piano
a seguire il serpente
mentre sulla cima
lentamente
volavano i rapaci
segnando 
grandi cerchi
nell'aria
e noi con il naso
 all'insù
a guardare
quelle meraviglie.





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